3. 𝐋𝐢𝐯𝐞

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Finalmente il campanello...Se sto attenta probabilmente non noterà niente <<Hey>> gli sorrido mentre mi guarda sghembo

<<Il maglione a settembre? L'altro giorno eri quasi nuda e ora hai improvvisamente freddo?>> nota mettendomi a disagio

<<Si>> dico sembrando di essere convincente <<Senti...Non avrei dovuto baciarti l'altro giorno questo é vero...Ma non sono un coglione non mi distraggo con dei pantaloni corti od un paio di tette>> risponde indignato

<<Guarda che non é assolutamente per quel bacio che ho messo il maglione>> lo rassicuro <<No ? E allora levalo>> mi mette alle strette

<<Ho freddo tutto qui, entra non abbiamo tutto il giorno>> rispondo spazientita

<<Mina al volo>> mi lancia le sue chiavi <<A cosa sarebbe servito ?>> chiedo <<Per tenerti occupata>> dice alzando il maglione ridendo

<<No !>> mi sposto rapidamente crollando nell'imbarazzo più totale <<Che hai fatto ?>> chiede spostandosi anche lui a disagio

<<Non ti riguarda...Senti ho cambiato idea ci vediamo un altro giorno tanto fino a settimana prossima siamo entrambi sospesi>> lo spintono fuori

<<Ma che maniere sono !>> sbotta <<Autolesionista del cazzo>> ultimamente basta molto poco per farmi perdere la calma e lui ne é praticamente sempre la causa, il secondo schiaffo nell'arco di tre giorni lo prende in piena faccia facendo angolare la direzione del suo viso

Sta volta però mi viene incontro spingendomi <<Ma hai capito che sono una persona ? Non un manichino da prendere a schiaffi quando ti pare ?>> mi grida contro <<Non sono un autolesionista !>> ribatto io furiosa

<<No ? E a cosa servono quelle fascie ?>> chiede alzando la voce sostenuto <<É stata mia madre !>> dopo aver realizzato ciò che ho detto tento di chiudere la porta il più veloce possibile, é più veloce di me entra

<<Cosa vorresti dire Mina>> mi guarda fisso negli occhi preoccupato <<Vattene non ho bisogno di un ficcanaso>> rispondo ergendo un muro

<<Ti ha picchiata ?>> continua ignorandomi <<Mi senti ? Esci da casa mia !>> alzo la voce urtonandolo per farlo uscire

<<Lo dirò ai professori>> sbotta uscendo con l'intenzione di andarsene <<Mi ha rotto una bottiglia addosso>> si ferma

<<Cosa ??>> esclama voltandosi verso di me <<É spesso ubriaca...Quando torna arrabbiata non sa quello che fa, non ha fatto apposta...Non dirlo ai professori>> la giustifico

<<A ferito sua figlia non ci sono giustificazioni, mia madre non lo farebbe mai>> la sminuisce <<Non tutti hanno una famiglia perfetta, tieni chiusa la bocca>> rispondo chiudendogli la porta in faccia.

<<Dai solo un altro>> dico a Francesca supplicandola per un altro shottino <<Mina sei già ubriaca ti riporto a casa vieni>> non ho intenzione di tornare in quell'inferno, devo ancora pulire tutto cio che ha rotto mamma

<<Andiamo a casa tua la mia é a pezzi>> dico rouscendo a farmi sentire a stento

<<C'é Gio guarda>> dice paralizzandomi <<Andiamo da lui se proprio non vuoi tornare>> mi mette alle strette

<<Chicca ti ho già detto cos'é successo oggi pomeriggio, non voglio vederlo fino a lunedì>> le mie parole sono inutili, un attimo dopo me lo trovo di fronte assieme al suo amico

<<Hey Gio>> lo saluta <<Francesca vero?>> le dice sorridendole <<Ciao Mina>> dice poi notandomi, é quasi in imbarazzo

<<Fan di Sfera Ebbasta ?>> ci chiede il ragazzo che lo accompagnava mentre il rosso cerca di zittirlo

<<Di chi ?>> chiede Francesca <<Di Gionata ovvio, se no come lo conoscete ?>> chiede

<<Facciamo la stessa classe>> dico io biascicando un po' <<Hai bevuto ?>> mi chiede Gio sentendo come parlo

<<É cotta ma non vuole tornare a casa>> dice Francesca <<Ti stai zitta>> le dico io <<Ora vado>> dico avviandomi infastidita <<Aspetta Mina...Ti accompagno io>> mi trattiene Gio

<<Sfe fra meno di venti minuti devi essere su quel palco lascia perdere>> gli dice l'amico chiamandolo ancora con quel nomignolo buffo

<<Non la lascio tornare da sola>> dice abbastanza fermo sulla sua decisione <<É lei ?>> chiede l'altro mentre Gio annuisce

<<Se rimaneste qui fino alla fine della serata ?>> ci chiede l'amico contrariato da Gionata <<Va bene dai>> risponde la mia migliore amica per entrambe.

<<É davvero bravo non avevo idea facesse musica>> dico alla mia amica che non stacca gli occhi dal suo amico accanto a noi

<<Ho capito ti ho già perso>> le rispondo ridendo <<Come hai detto di chiamarti ?>> chiedo poi all'amico

<<Paolo...Ma preferisco essere chiamato Charlie Charles, bravo Sfera no ?>> ci chiede <<Bravissimo>> dico osservandolo cantare sul palco, ha qualcosa di persuadente...

Qualcosa che lo contraddistingue dagli altri anche se non so bene cosa

<<Ci risiamo>> interrompe i miei pensieri Charlie andando a fermare una quindicina di ragazza che tentavano di stare addosso a Gio

La scena un po' mi infastidisce non sopporto vedere tutte quelle poco di buono che si strusciano su di lui...O meglio non sopporto vederle e basta...Credo...

𝐒𝐜𝐡𝐨𝐨𝐥 // 𝑺𝒇𝒆𝒓𝒂 𝑬𝒃𝒃𝒂𝒔𝒕𝒂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora