15. 𝐑𝐢𝐯𝐞𝐥𝐚𝐭𝐨

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<<Maa sono a casa>> la voce del mio ragazzo mi risolleva, deve essere andata bene in studio é davvero felice, asciugo velocemente le lacrime non voglio trasmettergli mal essere

<<Amore>> mi chiama così per la prima volta facendo battere il mio cuore all'impazzata

<<Come stai ? Hai dormito un po' ??>> chiede sedendosi accanto a me preoccupato

Annuisco guardando sua madre che mi sorride...Voglio dire ciò che é successo anche a Gionata ma la vergogna di non aver reagito mi blocca

Sua madre ha detto che é normale fra un paio di settimane forse riuscirò ad esternarlo anche con lui

<<Com'é andata in studio ?>> domando spezzando di netto il discorso <<Ora non importa, voglio sapere come stai tu>> mi rivolge uno sguardo preoccupato

<<Tesoro quando se la sentirà di dirtelo te ne parlerà, non ti preoccupare va tutto bene>> lo rassicura la madre vedendo che non sapevo ciò che dovevo rispondergli

<<Davvero ?>> si rivolge a me accarezzandomi il viso, non riesco a mentire le lacrime rispondono al posto mio

<<Amore non piangere così>> mi stringe a sé, anche esso con le lacrime agli occhi <<Ci sarò sempre, ti sarò sempre vicino>> sussurra dandomi un bacio sulla fronte.

<<Devo tenere Andrea alla zia dormo via ci vediamo domani, tesoro fa come fosse casa tua>> dice la mamma di Gio salutandoci

<<Ciao ma>> la saluta anche il mio ragazzo felice che finalemente mi abbia accolta...

<<Hai parlato con mamma ?>> mi chiede una volta soli <<Si...É davvero una bellissima persona>> dico ripensando a ciò che mi ha detto poco fa

<<Aveva ragione ? Ti hanno fatto qualcosa ?>> domanda forse un po' indelicatamente, sospiro cercando le parole

<<Si>> sussurro a mala pena non riuscendo a trovare scusanti <<Chi ?!>> si alza in piedi furioso

<<Chi ??>> richiede alzando la voce <<Non lo so, non lo avevo mai visto prima>> dico scoppiando in lacrime <<Cosa significa ? Era uno di quegli uomini ??>>

<<Ha pagato mia madre per...>> non termino la frase lasciando alla sua intuizione il continuo

<<Puttana !>> esclama lanciando il pacchetto di sigarette sul comodino, poi il telefono e via dicendo qualsiasi cosa gli passi fra le mani

<<Fermo...Gio, non serve a niente fare così>> dico cercando di avvicinarmici <<Avrei dovuto venire quella sera ! Glielo avrei impedito...Mio dio cosa ho lasciato che ti facesse quella troia>> si mette le mani fra i capelli rimuginando su quella notte

<<Smettila, non incolparti, per favore...É stata soltanto colpa mia...Non ho fatto nulla per fermarlo>> la voce a stento tiene un filo pacato e comprensibile, come il resto del corpo trema

<<Non dire cazzate>> mi stringe fra le sue braccia <<Non é assolutamente colpa tua>>

Dei baci dolci mi ricoprono il viso, mentre le sue mani mi cullano fra le sue carezze <<Non é vero che non ti amo...>> bisbiglio

<<Sei la cosa più bella che mi sia accaduta mama...>> lascia un bacio sull'estremità del collo

<<E tu la mia>> rispondo io <<Come posso stare sereno dopo ciò ? Non voglio più andare da nessuna parte senza di te, non saprei se tu fossi al sicuro o no>>

<<Ti chiamerò...Non voglio essere un peso per la tua famiglia hai già tante cose a cui pensare forse é meglio se mi levo di torno, non hai bisogno di altri problemi>> rifletto

<<Tu non sei un problema>> risponde baciandomi, lo amo così tanto.

<<Vuoi farti una doccia ?>> le chiedo <<Non ho la forza>> sussurra con gli occhi socchiusi appoggiata al mio petto <<Vuoi che ti aiuti ?>> ci riflette un attimo e poi annuisce

<<Se non te la senti, non dire di si, hai tutte le ragioni del mondo per non volermi vicino ora>> scuote la testa <<Sei l'unico che voglio avere vicino...>> smentisce.

La aiuto ad entrare nella doccia sorregendola, pochi istanti dopo scoppia a piangere singhiozzando

<<Che c'è amore ?>> le chiedo temendo che mi dica di starle lontano <<N-non voglio e-essere un peso p-per te...N-non é giusto che t-tu s-sia qui invece di s-stare in s-studio e dedicarti alla m-musica>> balbetta appoggiandosi al muro

<<N-non rie-sco nemmeno a s-stare in piedi d-da sola>> mi distrugge il cuore vederla stare così male é l'unica cosa che non avrei mai voluto vedere in tutta la mia vita

<<Piccola come potrei essere in studio sapendo che stai così male, non é un problema restare qui con te, vieni prima di tutto non preoccuparti del resto>> la tranquillizzo aprendo l'acqua calda e pian piano l'aiuto a lavarsi...

𝐒𝐜𝐡𝐨𝐨𝐥 // 𝑺𝒇𝒆𝒓𝒂 𝑬𝒃𝒃𝒂𝒔𝒕𝒂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora