11. 𝐅𝐞𝐬𝐭𝐚

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<<Mi sono innamorata...Di te Gio>> dice arrossendo notevolmente, un sorriso gigante si fa strada sul mio viso

Il fatto che in questo momento sia il ragazzo più felice del mondo è innegabile, lei teneramente evita il mio sguardo temendo un rifiuto

<<Il guaio mama é che anche io sono innamorato>> le sollevo il viso con entrambi le mani stampandole una serie di baci sulle labbra che la fanno sorridere dolcemente...É così bella.

<<Hey piccolo Dexter che hai ?>> chiedo notando che non vuole aprire WhatsApp per vedere chi gli abbia scritto

<<Non voglio andare via ora>> risponde malinconico <<Dai su non fare storie, se é la tua famiglia conta sicuramente più di me che sono...>> non ho idea di cosa definirmi così mi blocco

<<La mia ragazza ?>> chiede osservandomi con uno sguardo furbo

<<Lo sono ?>> chiedo <<Beh...Devi deciderlo tu io...>> lo interrompo sorridendo <<Quindi ora posso vantarmi con tutte che sei il mio ragazzo ?>> rispondo automaticamente alla domanda facendogli scappare una risata

<<Quanto ti adoro Mina>> mi sorride tirandomi verso di sé <<Non mi dimenticherai quando sarai famoso ?>>

<<Sarai la mia regina ed io il tuo re non lascerò mai che qualcosa ci separi mama>> gli stampo un bacio sulle labbra posizionandomi sopra di lui

<<Non vorrei essere costretto ad andare via ogni volta, vorrei restare qui con te>> si sincera malinconico

<<Guarda cosa vogliono, magari non é tua madre>>

<<Hai ragione>> sorride <<É Anica la mora della seconda fila>> lo schiaffeggio giocosamente un po' offesa

<<La ricordi bene eh>> incrocio le braccia al petto <<Mi é stata appiccicata tutta la settimana assieme alla sua amica stupida come farei a non ricordarmela ? Non fare la gelosa biondina ho occhi solo per te lo sai>>

Sorrido <<Non lo dici solo per convincermi ?>> gli faccio gli occhini <<No mama sei tu quella che voglio>> ripete baciandomi

<<E poi lei non ha mica questo fondoschiena>> commenta dandomici uno schiaffo

<<Stupido>> lo spintono ridendo <<Beh che vuole ?>> chiedo vedendo che mentre legge gli compare un sorriso

<<Ha casa libera e voleva fare una festa, mi ha invitato>> dice mostrandomi il messaggio, guardo se ha scritto anche a me ma nulla

<<Che puttana, tu non ci vai vero ?>> dico ironica dando già per scontata la risposta

<<Che hai da offrire di meglio ?>> lo fulmino

<<La certezza che se ci vai ti lascio>> rispondo <<Allora mi toccherà restare qui ad annoiarmi mi sa>> continua a provocarmi

<<Con me ti annoi ?>> annuisce facendo il labbruccio <<Allora gioca con qualcun'altra>> faccio l'offesa

<<Qualcun'altra non ha questo profumo buono, questo visino carino, e questi due occhioni bellissimi>> dice tirandomi ancor più a sé

<<Non é con i complimenti che te la caverai>> rispondo <<Ci ho provato>>e alza le mani con fare teatrale

<<E con questi ?>> sussurra iniziando a baciarmi il collo <<Mmm no>> continua più intensamente

<<Ne sei sicura ?>> fa scivolare le mani sotto la maglia <<Non più>> rispondo cedendo ai suoi baci e le sue carezze sempre più convincenti

Gli arriva un secondo messaggio <<Sta volta chi é ?>> chiedo <<Ancora lei, mi ha chiesto se confermo l'invito>> lo guardo ovvia

<<No grazie>> esclams spegnendo il telefono e lanciandolo dall'altra parte del letto <<Dove eravamo rimasti ?>> chiede riprendendo a baciarmi lentamente

<<Aspetta>> mi alzo sentendo una macchina parcheggiare nel vialetto di casa

<<Che c'é ?>> chiede affiancandomi <<É solo uno di quelli che viene qui per mia madre, lo caccio e arrivo>> faccio spallucce <<Ti seguo>> risponde serio, credo abbia paura che succeda qualcosa.

<<Mia madre non c'é é via fino a settimana prossima, mi dispiace prova con qualcun'altra>> rispondo con il mio solito modo di fare arrogante

Questi uomini sono meno dei vermi, di qualsiasi cosa sia la più ripuniante su questa terra

<<Sei cresciuta tanto eh>> risponde l'uomo poco intenzionato ad andarsene <<Sei molto più bella di tua madre>> avanza

<<Vattene>> lo respingo io indietreggiando senza sapere come gestire la situazione

<<Oh, su, non sei più piccola>> avanza ancora <<Non l'hai sentita ? Fuori !>> esclama il mio ragazzo furioso comparendomi alle spalle

In un paio di secondi l'uomo scompare dalla nostra visuale risalendo in macchia ed andandosene sgommando

<<Non aprire mai più a gente del genere se sei da sola>> dice chiudendo la porta <<Se ti facessero qualcosa non sarei in grado di trattenermi dall'ammazzarli, che figlio di puttana>>

<<Non posso credere che tu sia cresciuta con gente così per casa>> faccio spallucce

<<Ero sempre chiusa in camera, non é ho sofferto come credi...>> mi rivolge un occhiataccia <<Non ti credo>> risponde <<Cambiamo argomento>> taglio di netto le su parole stroncandolo...

𝐒𝐜𝐡𝐨𝐨𝐥 // 𝑺𝒇𝒆𝒓𝒂 𝑬𝒃𝒃𝒂𝒔𝒕𝒂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora