<<Attenta>> la prendo al volo impedendole di cadere, ha bisogno di dormire, di riprendere le forze
<<Non vo-glio far-vi litigare, non vog-lio es-sere un peso...>> mia madre accigliata dal dispiacere che le hanno provocato queste parole cede, mette da parte il rancore e si rivela la madre migliore del mondo, come é sempre stata
<<Non sei un problema Mina, non lo sei mai stata...Sono stata così ingiusta...>> le accarezza il viso
<<Amore portala in camera tua ha bisogno di riposare un po', avremmo tempo di parlare dopo>> annuisco facendo ciò che dice mamma.
<<Posso restare qui ?>> le chiedo titubante <<Si>> risponde con filo di voce facendomi posto sul letto, le faccio appoggiare la testa sul mio petto
<<Non ti ho tradito>> sussurra chiudendo gli occhi, le credo, ma finché non saprò che le prende non sarò sicuro di niente al cento per cento
<<Cerca di dormire mama>> le sussurro accarezzandole il viso, non posso negare di essere confuso ed arrabbiato allo stesso tempo, non sarebbe da lei una cosa simile ma per ora sembra proprio ciò che ha fatto nonostante stia male.
L'uno abbracciato all'altra mi ricordano me e il padre di Gionata, sono davvero belli insieme ho sbagliato ad ostacolare questo amore...Ma finché non avrò la certezza che lei non sarà un pericolo per il mio bambino non le permetterò di restare nella sua vita
<<Tesoro>> lo sveglio <<Che c'é ?>> chiede sussurrando per non svegliare lei
<<Ti ha chiamato il tuo amico, ti cercava per lo studio>> lo avviso <<Emm...Si dovrei andare>> rivolge uno sguardo ad Mina che dorme
<<Ma forse posso anche rimandare...>> riflette poi <<Penserò io a lei, va pure non ho intenzione di dirle assolutamente niente>> mi sorride rallegrandomi il cuore
<<Grazie mamma, ti amo>> sorride abbracciandomi, sto bene anche io vedendolo felice
<<Su muoviti che sicuramente avrà qualcosa da dirti quando avrà ripreso le forze>> annuisce uscendo velocemente e mi manda un bacio mentre la piccola si muove cercando probabilmente mio figlio.
*
Mi guardo intorno vedendo che il mio ragazzo non c'è più, sul comodino invece c'é un vasoio con una tazza di tè e dei biscotti, probabilmente lasciati dalla madre
*
<<Ben svegliata>> la saluto non appena mi compare di fronte <<Buongiorno...>> dice lei al quanto intimorita<<Non voglio recarle disturbo...Grazie mille per il tè ora cercherò di tornare a casa>> risponde appoggiando il vassoio al tavolo della cucina
<<Mi dispiace per come mi ti sono rivolta quella sera...Ti ho giudicato davvero male mi dispiace tanto>> mi scuso intenerita dal suo comportamento spaventato e titubante nei miei confronti
<<Non importa...>> minimizza a bassa voce lei
<<Gionata è uscito poco fa, si é recato in studio e se ti lasciassi andare via sono sicura che non mi rivolgerebbe mai più la parola, quindi se vuoi torna nella sua stanza ad aspettarlo...Oppure parla con me nel frattempo>>
Deglutisce pensando a qualcosa, sono certa abbiano approfittato di lei ma ciò che mi spaventa é che stia proteggendo mio figlio da questa accusa
<<Mina devi essere totalmente sincera con me, so che qualcuno ha superato il limite nei tuoi confronti ma ho bisogno di sapere se é stato mio figlio...Non proteggerlo>>
Alza le sopracciglia con fare sorpreso quasi avessi detto una cavolata <<No...Gio non lo farebbe mai, suo figlio é gentile, dolce, non potrebbe mai farmi una cosa simile>> mi rasserena dandomi una certezza che in parte sapevo di avere già
<<Se vuoi parlarne sappi che non giudicherò in alcun modo ciò che ti é stato fatto>> mi rendo poi disponibile sorridendole calorosamente
<<Non posso>> sussurra lei abbassando lo sguardo quanto basta per farmi capire che é una cosa davvero seria
<<Centra tua madre in questo ?>> solleva il capo quasi a rispondermi ma dalla sua bocca non escono parole, mi osserva soltanto
<<Non é la soluzione il silenzio tesoro, devi farti coraggio>> le accarezzo il viso
<<É stato un uomo...Non l'ho mai visto prima>> confessa <<Mentre tornavi a casa ?>> chiedo per saperne di più
<<Mentre ero al telefono con Gio...Ho sentito delle risate al piano di sotto, pensavo fosse mia madre con uno dei soliti uomini e ho messo giù...Sta volta però le ha dato dei soldi e si é chiuso in camera con me>>
<<Mio dio, piccola vieni qui>> l'abbraccio asciugandole le lacrime
<<Mi dispiace tanto, tantissimo>><<Non ti lascerò tornare da tua madre, mai>> esclamo <<D-Devo...Non posso andare da un altra parte>> ribatte lei
<<Non se ne parla, dopo ciò che ha fatto non é più una madre, devi dirlo alle autorità>> le dico <<Non posso...Non riconoscerei l'uomo, non so chi sia, non voglio rivederlo....per favore>> mi si spezza il cuore, mi dispiace così tanto, povera piccola indifesa...
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𝐒𝐜𝐡𝐨𝐨𝐥 // 𝑺𝒇𝒆𝒓𝒂 𝑬𝒃𝒃𝒂𝒔𝒕𝒂
Romance𝐋𝐮𝐢 𝐦𝐢 𝐢𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐯𝐚 𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞, 𝐢𝐨 𝐚𝐝 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐟𝐢𝐝𝐮𝐜𝐢𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐥𝐨 𝐚𝐯𝐞𝐯𝐚 𝐟𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨...𝐔𝐧 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐬𝐩𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐞𝐨, 𝐮𝐧 𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐟𝐮...