7. 𝐁𝐚𝐛𝐲

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<<Non insisto>> dice facendomi l'occhiolino <<Fra poco devo andare, sai che ti sono infinitamente grata per la mano che mi date tu e tua madre vero?>> dice Eva accarezzando il viso del nipote

<<Non preoccuparti zia>> le risponde lui sorridendo <<Tutte le cose di cui a bisogno sono in quella borsa, oh e se continua a piangere prova a dargli il ciuccio vuole solo avere il seno in bocca non ha fame é un capriccio>> dice passandogli il piccolo.

<<Sei carino con un frugoletto fra le braccia>> commento una volta soli <<Certo>> é ancora agitato continua a guardarsi intorno, in effetti non é un posto dove dovrebbe stare un neonato, in ogni parete c'é la muffa

<<Non dovrebbe stare qui con Andrea>> dice <<É troppo piccolo, questo posto é orribile>>

<<Andiamo a casa mia>> gli propongo<<Non posso chiederti una cosa del genere>>

<<Mamma resterà da un...Amico per questa settimana>> spiego leggermente suggestionata al pensiero

<<Andiamo lì fino a che non devi tornare a casa...Emm prima devo sistemare però>> lo avviso <<Sei un angelo>> mi bacia sorridendomi.

Le bottiglie rotte sono ovunque <<Arrivo subito...Vai in camera mia al piano di sopra, c'é scritto il mio nome fuori dalla porta>> gli spiego

<<Vuoi una mano?>> chiede dispiaciuto <<No, so come fare alla svelta>>

Il piccolo si sveglia iniziando a piangere <<Cosa devo fare?>> chiede agitato

<<Cullalo non é una bomba>> rispondo ridendo

<<Non sono abituato ai bambini piccoli>> ribatte offeso <<Dai non prendertela>> gli lascio un bacio sulla guancia

<<Grazie piccola>> mi rivolge quello sguardo dolce che lo caratterizza <<Vai, su, che mi distrai>> rido iniziando a pulire.

Andrea sta piangendo da una buona quindicina di minuti e finalmente ho finito, vado al piano di sopra sentendo Gio imprecare

<<Hey, hey che succede>> dico vedendolo fare avanti e indietro rapidamente

<<Non riesco a farlo stare buono non vuole questo stupido ciuccio>> lo lancia

<<Prova a darlo a me>> prendo il piccolo

Non appena mi sente cerca il seno continuando a piangere disperato, guardo il rosso che capisce all'istante ciò a cui stavo pensando

<<Prova>> mi dà il consenso

É una sensazione davvero strana ma vederlo tranquillo mi rasserena, dopo qualche minuto prende sonno volendo però restarmi vicino

<<Sembri un ottima mamma>> sussurra il cugino facendomi arrossire <<Dai girati é imbarazzante>> cerco di nascondere il viso con una mano

<<Sei così sexy>> dice sdraiandosi accanto a me

<<Ai ! Non pizzicarmi piccoletto non sono la tua mamma vacci piano>> accarezzo il visetto al bimbo

<<Sei così dolce...Proprio non capisco perché ti tocchi sopportare tutto ciò>> sospiro <<Smettila di torturarti sono cose che capitano nella vita>> ripeto ancora una volta

<<Non sarò mai d'accordo>> risponde appoggiando il viso al mio

<<Posso farvi una foto ?>> annuisco se pur imbarazzata <<Siete così belli>> commenta scattandola

Più la osserva e più vedo il sorriso sul suo viso farsi grande <<Nel prossimo album ci sarà sicuramente una canzone che parla di te>> dice entusiasta

<<O due o tre...>> continua osservandomi

<<Pazzo sei, piuttosto spiegami perché vai ancora a scuola>> so perfettamente che abbiamo minimo 4 o 5 anni di differenza

<<Beh...In realtà per mamma, a me é sempre importato poco niente della scuola, l'unico che riusciva ad aiutarmi...Ora non c'è più, voglio renderla fiera anche se non ci riesco proprio>> gli accarezzo il viso

<<Sicuramente é già fiera di te>> dico mentre mi stampa un bacio sulle labbra.

<<Non avrei mai detto di trovarmi così bene con una marmocchia>> dice ridendo

<<Non sei tanto più grande>> lo spalleggio <<Ho vent'anni piccola sono un uomo>> scuoto la testa ridendo

<<Ieri eri messo come tuo cugino>> ironizzo mentre si passa le mani sul viso imbarazzatissimo

Mi piace vederlo a disagio sfoggia un sorrisetto così tenero

<<É impossibile resisterti quando fai così>> dico spostando fra di noi il piccolo e protraendomi verso Gio

<<Forse non sono così grande dopo tutto>> mi guarda negli occhi baciandomi <<Piccolo Dexter>> lo battezzo.

<<Eccoci siamo tornate>> annuncia la zia di Sfera

<<Siamo qui>> le avvisa Gio, un'altra donna affianca Eva ma al contrario della prima non sembra affatto disposta a conoscermi

<<Lei cosa ci fa in casa mia?>> chiede come se mi conoscesse già

<<É lei la ragazza che ti dicevo>> ironizza la zia di Sfera prendendo in braccio il piccolo

<<Non voglio che la frequenti Gionata, anzi non voglio mai più rivederla>> dice severa riservandomi uno sguardo pieno d'odio

<<Ma Valentina cosa ti prende>> le chiede la sorella presumo

<<Allora ? Ancora qui sei ?! Esci da casa mia ! Oh, saluta tua madre sempre ammesso che sia lucida>>

So bene a cosa si riferisce ma non capisco come possa saperlo una completa estranea

<<Mamma !>> la rimprovera il figlio

<<Scusi>> scappo uscendo il più veloce possibile...Davvero non posso crederci, non può essere davvero andata così...

𝐒𝐜𝐡𝐨𝐨𝐥 // 𝑺𝒇𝒆𝒓𝒂 𝑬𝒃𝒃𝒂𝒔𝒕𝒂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora