<<Non insisto>> dice facendomi l'occhiolino <<Fra poco devo andare, sai che ti sono infinitamente grata per la mano che mi date tu e tua madre vero?>> dice Eva accarezzando il viso del nipote
<<Non preoccuparti zia>> le risponde lui sorridendo <<Tutte le cose di cui a bisogno sono in quella borsa, oh e se continua a piangere prova a dargli il ciuccio vuole solo avere il seno in bocca non ha fame é un capriccio>> dice passandogli il piccolo.
<<Sei carino con un frugoletto fra le braccia>> commento una volta soli <<Certo>> é ancora agitato continua a guardarsi intorno, in effetti non é un posto dove dovrebbe stare un neonato, in ogni parete c'é la muffa
<<Non dovrebbe stare qui con Andrea>> dice <<É troppo piccolo, questo posto é orribile>>
<<Andiamo a casa mia>> gli propongo<<Non posso chiederti una cosa del genere>>
<<Mamma resterà da un...Amico per questa settimana>> spiego leggermente suggestionata al pensiero
<<Andiamo lì fino a che non devi tornare a casa...Emm prima devo sistemare però>> lo avviso <<Sei un angelo>> mi bacia sorridendomi.
Le bottiglie rotte sono ovunque <<Arrivo subito...Vai in camera mia al piano di sopra, c'é scritto il mio nome fuori dalla porta>> gli spiego
<<Vuoi una mano?>> chiede dispiaciuto <<No, so come fare alla svelta>>
Il piccolo si sveglia iniziando a piangere <<Cosa devo fare?>> chiede agitato
<<Cullalo non é una bomba>> rispondo ridendo
<<Non sono abituato ai bambini piccoli>> ribatte offeso <<Dai non prendertela>> gli lascio un bacio sulla guancia
<<Grazie piccola>> mi rivolge quello sguardo dolce che lo caratterizza <<Vai, su, che mi distrai>> rido iniziando a pulire.
Andrea sta piangendo da una buona quindicina di minuti e finalmente ho finito, vado al piano di sopra sentendo Gio imprecare
<<Hey, hey che succede>> dico vedendolo fare avanti e indietro rapidamente
<<Non riesco a farlo stare buono non vuole questo stupido ciuccio>> lo lancia
<<Prova a darlo a me>> prendo il piccolo
Non appena mi sente cerca il seno continuando a piangere disperato, guardo il rosso che capisce all'istante ciò a cui stavo pensando
<<Prova>> mi dà il consenso
É una sensazione davvero strana ma vederlo tranquillo mi rasserena, dopo qualche minuto prende sonno volendo però restarmi vicino
<<Sembri un ottima mamma>> sussurra il cugino facendomi arrossire <<Dai girati é imbarazzante>> cerco di nascondere il viso con una mano
<<Sei così sexy>> dice sdraiandosi accanto a me
<<Ai ! Non pizzicarmi piccoletto non sono la tua mamma vacci piano>> accarezzo il visetto al bimbo
<<Sei così dolce...Proprio non capisco perché ti tocchi sopportare tutto ciò>> sospiro <<Smettila di torturarti sono cose che capitano nella vita>> ripeto ancora una volta
<<Non sarò mai d'accordo>> risponde appoggiando il viso al mio
<<Posso farvi una foto ?>> annuisco se pur imbarazzata <<Siete così belli>> commenta scattandola
Più la osserva e più vedo il sorriso sul suo viso farsi grande <<Nel prossimo album ci sarà sicuramente una canzone che parla di te>> dice entusiasta
<<O due o tre...>> continua osservandomi
<<Pazzo sei, piuttosto spiegami perché vai ancora a scuola>> so perfettamente che abbiamo minimo 4 o 5 anni di differenza
<<Beh...In realtà per mamma, a me é sempre importato poco niente della scuola, l'unico che riusciva ad aiutarmi...Ora non c'è più, voglio renderla fiera anche se non ci riesco proprio>> gli accarezzo il viso
<<Sicuramente é già fiera di te>> dico mentre mi stampa un bacio sulle labbra.
<<Non avrei mai detto di trovarmi così bene con una marmocchia>> dice ridendo
<<Non sei tanto più grande>> lo spalleggio <<Ho vent'anni piccola sono un uomo>> scuoto la testa ridendo
<<Ieri eri messo come tuo cugino>> ironizzo mentre si passa le mani sul viso imbarazzatissimo
Mi piace vederlo a disagio sfoggia un sorrisetto così tenero
<<É impossibile resisterti quando fai così>> dico spostando fra di noi il piccolo e protraendomi verso Gio
<<Forse non sono così grande dopo tutto>> mi guarda negli occhi baciandomi <<Piccolo Dexter>> lo battezzo.
<<Eccoci siamo tornate>> annuncia la zia di Sfera
<<Siamo qui>> le avvisa Gio, un'altra donna affianca Eva ma al contrario della prima non sembra affatto disposta a conoscermi
<<Lei cosa ci fa in casa mia?>> chiede come se mi conoscesse già
<<É lei la ragazza che ti dicevo>> ironizza la zia di Sfera prendendo in braccio il piccolo
<<Non voglio che la frequenti Gionata, anzi non voglio mai più rivederla>> dice severa riservandomi uno sguardo pieno d'odio
<<Ma Valentina cosa ti prende>> le chiede la sorella presumo
<<Allora ? Ancora qui sei ?! Esci da casa mia ! Oh, saluta tua madre sempre ammesso che sia lucida>>
So bene a cosa si riferisce ma non capisco come possa saperlo una completa estranea
<<Mamma !>> la rimprovera il figlio
<<Scusi>> scappo uscendo il più veloce possibile...Davvero non posso crederci, non può essere davvero andata così...
STAI LEGGENDO
𝐒𝐜𝐡𝐨𝐨𝐥 // 𝑺𝒇𝒆𝒓𝒂 𝑬𝒃𝒃𝒂𝒔𝒕𝒂
Roman d'amour𝐋𝐮𝐢 𝐦𝐢 𝐢𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐯𝐚 𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞, 𝐢𝐨 𝐚𝐝 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐟𝐢𝐝𝐮𝐜𝐢𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐥𝐨 𝐚𝐯𝐞𝐯𝐚 𝐟𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨...𝐔𝐧 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐬𝐩𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐞𝐨, 𝐮𝐧 𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐟𝐮...