5 anni - Primo mostro sconfitto

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È ufficiale.
C'è un mostro sotto il letto.
Ed è anche molto astuto, perchè ogni volta che Amelia accende le luci della sua cameretta e si abbassa per controllare lui non c'è più.

Ma Cory non è stupido. Sa che è un mostro che i grandi non possono vedere, altrimenti perchè sarebbe venuto in camera sua?

Così, quando arriva il venerdì, giorno del loro solito pigiama party, lascia appena il tempo a Sam di togliersi le scarpe all'ingresso prima di prenderlo per mano e correre al piano di sopra, chiudendosi la porta alle spalle.

"Avevi così voglia di vedermi?" Ridacchia il corvino, buttandosi sul suo letto di faccia.

"Ti devo dire una cosa" ed il suo tono serio cattura l'attenzione del più piccolo che si mette seduto a gambe incrociate.

"Ok"

Cory si guarda intorno. Sa bene che il mostro viene solo di notte ed ora è pieno pomeriggio, ma magari ha qualche aiutante malvagio che durante la giornata lo sorveglia.

Perciò sale sul letto e si avvicina all'amico per sussurrargli nell'orecchio. "C'è un mostro sotto al letto" ed ovviamente la sua reazione è ben diversa da quella che ha avuto Cory stesso la prima notte, perciò non si sorprende quando Sam si sdraia a pancia in giù per guardare sotto al letto.

"Io non vedo niente" si lamenta deluso.

"Perchè non è ancora qui".

"Quando arriva?"

"Quando è ora di andare a dormire".

Il suo broncio si trasforma in un sorriso eccitato. "Quindi lo posso incontrare?"

"Dovresti parlare a bassa voce".

"Perchè?"

"Non so dove va di giorno, ma magari può sentirti".

"Non to dicendo niente di cattivo" si difende.

"Lo so, ma se sente il nostro piano poi non funziona più".

Sam inclina la testa confuso. "Quale piano?".

"Quello per farlo andar via" risponde calmo intuendo che il suo amico non ha compreso la situazione.

"Perchè vuoi mandarlo via?!" Si sdegna infatti.

"Perchè è un mostro".

"E quindi?"

Cory pensa alla giusta risposta. "I mostri sono cattivi".

"Ti ha fatto del male?".

Lui scuote la testa.

"E allora?"

Il moro sospira, decidendo di usare l'asso nella manica: con quello riuscirà senz'altro a convincerlo che devono disfarsi di quel mostro.
"Ha mangiato la nostra scorta di patatine al formaggio".

Passa esattamente un minuto da quando la notizia viene recepita a quando gli occhi grigi di Sam si scuriscono. Gli appoggia una mano sulla spalla chiudendo l'altra in un pugno. "Cory, prepara le armi. Andiamo in guerra".

Mi dispiace per te, mostro, ma se volevi vivere in pace non avresti dovuto toccare il cibo di Sam.

Aizzato il suo spirito ed indirizzatolo nella giusta direzione, a Cory non resta altro che affidarsi a lui per preparare il terreno alla battaglia.

"Prima di tutto ci serve un piano" borbotta Sam recuperando qualche foglio e dei colori della scrivania e tornando sul letto. "Dimmi tutto quello che sai sul mostro".

"Arriva quando c'è buio" inizia a parlare Cory concentrandosi per ricordare, "mamma non lo vede, non esce da sotto al letto e fa degli strani rumori".

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