25 anni - primo incontro

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Attaccato alla gamba di Sam c'è un bambino, un cucciolo d'uomo con le guanciotte rigate di lacrime ed il labbro tremante che si stringe ai suoi jeans come fossero una boa in un mare in tempesta.

"Ciao anche a te" ridacchia nervoso guardandosi attorno. Proprio adesso che Cory è andato a prendere il gelato doveva succedere?

Il bambino solleva la testa per guardarlo e Sam si scontra con due occhi castani spaventati e lucidi.

"Da dove arrivi piccoletto?".

Lui inclina il capo e poi lo scuote.

"Ti sei perso?".

Annuisce ed il corvino si accuccia alla sua altezza. "Come ti chiami?".

"Justin" mormora.

"Ok Justin, che ne dici se andiamo a lavare questo visetto appiccicoso e poi cerchiamo i tuoi genitori?".

Il piccolo lo scruta per un attimo poi annuisce prendendo la mano di Sam e sgambetta al suo fianco fino alla fontanella più vicina.

Il ragazzo recupera un fazzoletto dallo zaino e lo bagna passandoglielo sul viso e sulle mani, cercando anche di farlo ridacchiare con qualche spruzzetto.

"Ecco fatto" esclama soddisfatto e nel squadrarlo gli viene naturale sistemargli la maglietta, lisciargli i pantaloncini e riallacciargli una scarpa. "Ora sei di nuovo un ometto presentabile".

"Grazie signore".

"Signore?" Esala drammaticamente scioccato Sam, "ti sembro così vecchio? Vedi per caso delle rughe sul mio viso giovanile e perfetto? Eh, le vedi?" Ed il bambino si porta le manine alla bocca per nascondere la risata davanti alle espressioni buffe che sta facendo.

"Sei buffo, signore".

"Ah, un'altra stilettata al cuore" e si porta una mano al petto fingendo di svenire, gesto che triggera l'ansia del bambino che questa volta si aggrappa al suo braccio.

"No, non cadere!".

Lui apre un occhio. "Non mi chiamerai più signore?".

Il bambino scuote veemente la testa.

"Ok!" E torna con la schiena dritta arruffandogli i capelli.

Lui lascia la presa per farlo rialzare, ma resta blandamente attaccato alla manica che tira per richiamare la sua attenzione. "Posso chiamarti papà?".

Sam boccheggia preso alla sprovvista e dietro di loro qualcuno si schiarisce la gola.

"Ah Cory! Sei tornato!" Esala sollevato, ma lo sguardo di suo marito resta focalizzato sul piccolo, che alla vista dei due coni gelato si accende.

"Gelaaatoo!" Urla correndogli incontro ed alzando le manine verso di lui che lancia un'occhiata confusa a Sam.

"Dagli pure il mio" esclama allegro.

"Yey!" Esulta il bambino osservando goloso le due palline colorate, "grazie sig-" e si interrompe notando lo stesso anello che ha l'altro, "grazie altro papà!" E le orecchie di Cory prendono fuoco facendo scoppiare a ridere Sam.

"Siediti sulla panchina a mangiarlo, altrimenti lo rovesci" gli suggerisce osservandolo avvicinarsi mettendo un piedi davanti all'altro con estrema lentezza e tenendo il cono con entrambe le mani, dandogli la prima leccata solo una volta seduto.

"È buono?" Chiede sendendosi al suo fianco.

"Buonissimo!" Sorride con la bocca sporca porgendoglielo.

"Vuoi che lo assaggi?".

Lui annuisce.

"Ma che bambino educato!" E dopo avergli dato un morso, esagera i mugolii per soddisfarlo.

30 prime volte con te {BL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora