22 anni - Primo animale domestico

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"Resisti piccolino, siamo quasi arrivati" affanna Sam stringendo tra le braccia il cucciolo che ha appena salvato.

Il navigatore nell'auricolare gli dà le ultime indicazioni e presto si ritrova all'entrata dello studio veterinario.

La porta si apre a sensore ed una folata di caldo lo rende ancora più consapevole di essere bagnato fradicio. Immediatamente gli sguardi dei clienti sono su di lui ed anche la receptionist si spaventa ed aggira il bancone per venirgli incontro.

Deve avere una faccia da schifo.

"Signore, che è successo?" Lo approccia cauta.

"Questo cane stava venendo maltrattato" affanna alzando un lembo della giacca con cui ha coperto il cucciolo, "per favore, so di non avere un appuntamento, ma potreste dargli un'occhiata?".

"Certo, venga con me. La faccio accomodare nell'altro studio".

"Grazie mille" esala rilasciando un sospiro che non credeva di star trattenendo.

Si trascina dietro la signorina ed appoggia delicatamente il cucciolo sul tavolo. Lui uggiola flebilmente e a Sam gli si stringe il cuore.

"Il dottore arriverà tra qualche minuto" lo avvisa, "nel frattempo posso fare qualcosa per lei?".

"Se è possibile avere qualcosa di caldo..."

"Certo, le preparo subito un thè".

"Gentilissima".

Apre bocca per dire qualcosa, ma l'arrivo del veterinario la fa ritirare in silenzio.

"Giovanotto, hai davvero una brutta cera".

"Dovreste vedere come ho conciato gli altri, signore".

Lui accenna un sorriso prima di mettersi i guanti e la mascherina. "Allora, cos'abbiamo qui?"

Solleva la giaccia, rivelando il cagnolino disteso su un fianco che trema spaventato e ferito.

"Lo stavano prendendo a calci in un vicolo" spiega Sam trattenendo a stento la rabbia, "sono intervenuto subito, ma non so se prima gli hanno fatto altro".

L'uomo annuisce e comincia a tastargli la pancia già livida e gonfia facendolo uggiolare, poi ispeziona il collo e la schiena, gli muove con delicatezza le zampe in cerca di eventuali fratture dove riceve un altro mugolio dolorante ed infine controlla la testa e la bocca.

"Di primo acchito posso dirti che non ha subito gravi danni" ed un poco della tensione accumulata lascia le spalle di Sam, "ma sarebbe meglio svolgere degli esami più approfonditi, soprattutto data la giovane età del cucciolo".

"E lei può farglieli qui o bisogna rivolgersi ad una struttura più grande?" Domanda apprensivo.

"Anche noi abbiamo le attrezzature richieste, ma è chiaro che questo tipo di esami esige un costo e da quel che ho capito è un cane randagio..."

"Allora gli faccia tutti gli esami che ritiene necessari. Me ne assumo io il costo".

L'uomo annuisce contento. "Lascia il tuo contatto alla reception e ti faccio chiamare quando abbiamo i risultati".

"Ci impiegherà tanto?".

"Dipende. Se la mia diagnosi è corretta e non ci sono danni interni in circa quattro ore dovrei aver concluso".

"Allora se mi è concesso preferirei aspettare qui" e lascia una carezza sulla testa del cucciolo che anche in quelle condizioni sembra confortato dal suo tocco. "Non me la sento di andarmene".

"Come vuoi, ma anche tu non sei messo molto meglio" ed il suo sguardo di medico lo scannerizza dalla testa ai piedi.

"Mi faccio portare un cambio d'abiti, promesso" alza tre dita vicino al viso.

30 prime volte con te {BL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora