"Venire con te a Las Vegas? Parli sul serio?"
Electa era rimasta a bocca aperta per lo stupore. L'invito di Haroon l'aveva lasciata di stucco. Per di più, quell'insolente sapeva di averla colta di sorpresa, perché gli brillavano gli occhi.
"Mai stato così serio, Electa."
Haroon aveva annullato la distanza che li separava.
"Potresti tentare la fortuna alle slot machine..."
"Oh, intendo fare molto di più. Ho in programma di giocare tutta la notte ai tavoli dei casinò."
"Wow! Una vera e propria ribellione..."
Il sorriso di Haroon si allargò.
"E sono assolutamente sicuro di poter soddisfare un simile programma."
"Haroon, ti stai prendendo gioco di me?" chiese lei, sospettosa.
"Perché dovrei?"
Perché lui la riteneva troppo seria... una santarellina per prendere sul serio il suo invito?
Osservò il suo atteggiamento. Nell'oscurità, il bianco della sua camicia faceva risaltare ancor di più i lineamenti bruni da falco. L'impulso avventato di sorprenderlo la colse prima di riuscire a controllarlo. Perché non avrebbe dovuto accettare il suo invito?
"Mia madre è una Winthrop," disse Electa tutto d'un fiato, poi tacque, aspettando la reazione di Haroon.
Lui la guardò con perplessità.
"Oh, vero, non sai di cosa sto parlando. Per chi non è di Charleston, il nome non significa niente. Ma nella South Carolina, gli Winthrop sono stati sempre una forza con cui fare i conti."
Gli rivolse un rapido sorriso.
"Lo so, ti sembrerà terribilmente snob, ma a Charleston sono una famiglia con radici antiche, che ha passato momenti difficili, a causa di decisioni sbagliate negli affari e un prozio noto per la sua abilità nel giocare e perdere somme indecenti al poker e in campo immobiliare."
"Mi dispiace, Electa."
Lei si strinse nelle spalle.
"Le cose sono perfino peggiorate. Negli anni Settanta, il patrimonio di famiglia era praticamente esaurito, ma gli Winthrop volevano continuare a mantenere uno stile di vita che non potevano più permettersi. Era indispensabile un'iniezione di liquidità, che è arrivata dagli utili della compagnia di trasporti marittimi della famiglia Powell e, ironia della sorte, dalla rendita delle sue proprietà immobiliari. La fortuna volle che, mentre il patrimonio dei Winthrop era in declino, i Powell stavano cercando di scalare i bastioni dell'alta società di Charleston, che però si erano rivelati impenetrabili ad un nuovo ricco. Perciò nonno Powell insistette perché mio padre sposasse mia madre."
"Sembri cinica," commentò Haroon, avvicinandosi di un passo.
"Di solito non lo sono... che tu lo creda o no."
Electa indietreggiò fino a incontrare il marmo duro della balaustra.
"Ma è un fatto che gli Winthrop e i Powell hanno combinato un matrimonio tra i miei per fini tutt'altro che nobili."
"Era così che si usava tra famiglie potenti. Ma anche i tuoi genitori sono responsabili in parte, perché hanno accettato l'accordo."
"Mia madre si è innamorata di Reagan Powell. Era bello, spiritoso... Quale donna sana di mente può resistere ad un uomo dotato di senso dell'umorismo? E lui aveva i mezzi per sanare le finanze della famiglia. Un autentico cavaliere nella sua scintillante armatura. Mia madre non aveva scampo."
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SCELTA D'AMORE NEL DESERTO (5 LIBRO- LA SAGA DEI POWELL)
ChickLitLA SAGA DEI POWELL - LIBRO 5/6 Electa Powell è certa che il matrimonio sia solo una seccatura, mentre una notte di passione è un'opportunità da cogliere al volo. Per questo non si lascia scappare l'opportunità di fuggire da Charleston con lo sceicc...