CAPITOLO 10

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La notte precedente era stata un errore... E adesso lo capiva molto bene... Anche se Haroon si era comportato con educata cortesia a colazione e durante il tragitto fino all'aeroporto, Electa aveva avvertito tra loro due un distacco che prima non c'era mai stato.

E quando erano saliti a bordo del jet privato, aveva tentato un paio di volte di intavolare una conversazione, ma lui aveva reagito con indifferenza, dedicandosi alla lettura delle pagine finanziarie del giornale.

Il suo compagno di avventura di Las Vegas, lo stesso che era salito con lei sin tutte le rollercoaster e l'aveva portata in giro per la città, quello che lei sapeva di essere così divertente e paziente, era scomparso senza lasciare tracce. E lei voleva sapere il perché del suo cambiamento.

Haroon aveva voluto un matrimonio solo di nome? La notte prima si era sentito in obbligo di offrirle un'avventura sessuale? E lei voleva rivivere la passione che avevano condiviso? Era un'idea troppo imbarazzante per affrontarla. La mancanza di una risposta certa la lasciava in un terribile stato di insicurezza.

"Desidera un bicchiere di champagne, signora?"

La voce della hostess la strappò alle sue riflessioni.

"No, la ringrazio."

Lo champagne era l'ultima cosa di cui aveva bisogno adesso.

"Forse un succo d'arancia?" suggerì Haroon, cogliendola di sorpresa.

"Molto bene... un succo d'arancia, grazie mille."

Electa sorrise alla hostess quando posò il bicchiere sul tavolino, prima di scomparire dietro una tenda. Rimasti di nuovo soli, Electa fece un respiro profondo e si decise a parlare.

"So che hai un nonno che è un tiranno e un cugino. Parlami del resto della tua famiglia."

"Non c'è molto da dire... Sono figlio unico. I miei genitori sono morti in un disastro aereo quando avevo tredici anni. Mia madre è americana cresciuta in Inghilterra e mio padre era il maggiore di due figli e quattro figlie, tutti nati e cresciuti come parte della allargata famiglia reale del Sharjah. Mio nonno è il fratello più giovane del principe regnante."

Un lampo si accese negli occhi di Haroon alla reazione sorpresa di Electa.

"Ma non temere... Anche se sono un sceicco, sono abbastanza lontano dal trono perché la politica interna interferisca con la mia vita privata."

Ad Electa quello scarno elenco di fatti diceva ben poco sulle persone che stava per incontrare.

"Dimmi qualcosa di più, ti prego," insistette, prima che lui si rifugiasse di nuovo nella lettura di quel maledetto giornale. "Incontrerò i tuoi nonni e vorrei fare una buona impressione."

"Li incontrerai ad un ricevimento ufficiale, dove sarà difficile intavolare una conversazione personale. Perciò non ha importanza se non sai tutto sulla mia famiglia. In conclusione, non preoccuparti di fare una buona impressione... Limitati ad essere te stessa. Loro ti adoreranno."

'Essere me stessa è più facile dirlo che farlo.'

Electa cominciava a rendersi conto di aver vissuto cercando di essere come, secondo lei, la gente voleva che fosse. Per suo padre era stata la pianista dotata di talento e, in seguito, l'esperta di PR di cui il 'Powell Group' aveva bisogno.

Sua madre aveva fatto emergere il carattere responsabile di figlia maggiore. Per le sue sorelle, era stata un esempio da seguire. Era liberatorio rendersi conto che con Haroon poteva essere sé stessa.

SCELTA D'AMORE NEL DESERTO (5 LIBRO- LA SAGA DEI POWELL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora