CAPITOLO 8

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Era il giorno del suo matrimonio. Electa si liberò dal lenzuolo che le si era attorcigliato intorno alle gambe mentre dormiva e si mise seduta sul bordo del letto. Sul comodino, in un bicchiere d'acqua, c'era la rosa che Haroon le aveva fatto recapitare insieme all'assegno per la sua vincita.

Lo sguardo di Electa si posò sulla lettera sgualcita e il biglietto infilato sotto la lettera di suo padre e la sua lista. Prese per prima la lista.

Numero uno: Lasciare Grant.

Chiuse gli occhi. Niente sensi di colpa. Grant era molto più felice sposato a Kara.

Numero due: Mettere un rossetto rosso.

Fatto.

Numero tre: Flirtare con uno sconosciuto.

Fatto. Vi si era dedicata con slancio... ed ecco in che cosa si era cacciata. Adesso stava per sposarlo. Anche se non l'aveva nemmeno baciato... Electa sorrise leggendo la voce successiva.

Numero quattro: Mangiare gelato a letto.

Un tabù in casa Powell. E la sera prima, quando Haroon aveva ordinato il gelato, lei aveva subito pensato alla sua lista... ed era stato fin troppo facile immaginare sé stessa mentre faceva un sacco di cose, che non avrebbe dovuto nemmeno prendere in considerazione, in compagnia di quell'uomo tenebroso e... pericoloso. Bene, non avrebbe certamente mangiato gelato a letto con Haroon in un futuro imminente.

Numero cinque: Giocare d'azzardo tutta la notte.

Electa rilesse di nuovo la voce. La sera precedente aveva dimostrato che non aveva bisogno di giocare tutta la notte per provare, a sé stessa e agli altri, di essere una vincitrice.

Numero sei: Visitare luoghi esotici.

Fatto. Sarebbe andata con Haroon a Sharjah. Ci sarebbero stati altri viaggi. Il passaporto che portava con sé stava per essere utilizzato spesso.

Un sorriso le illuminò il volto mentre dava un'occhiata alle voci restanti. Era a buon punto, anche se i compiti diventavano più ardui verso la fine. Electa rimise la lista sul comodino, poi prese la lettera del padre e i suoi occhi corsero subito all'intestazione.

Carissima Electa, mia saggia, gentile e bellissima figlia,

se stai leggendo queste righe, significa che non sono più con te... con voi.

Anche se conosceva il contenuto a memoria, le parole avevano ancora il potere di chiuderle la gola per l'emozione. Lesse la lettera fino in fondo, poi la posò desiderando per l'ennesima volta di non aver mai scoperto che suo padre aveva piedi d'argilla.

Scoprire la relazione che il padre aveva coltivato con Larah Turner mentre era sposato con sua madre aveva minato la sua convinzione che il loro fosse un matrimonio felice.

Haroon non le avrebbe offerto amore... ma quantomeno le offriva sincerità. I vantaggi sarebbero stati molto reali. Sposandolo, avrebbe realizzato molti dei suoi sogni. Al tempo stesso, sarebbe riuscita a trovare spunti per nuovi affari da riferire a suo fratello Eroll.

In quel modo avrebbe rispettato la voce numero nove della lista: 'Aiutare a salvare il Powell Group'.

All'ufficio per le licenze matrimoniali, bastarono pochi minuti in coda ed Electa si trovò ad apporre la propria firma sul modulo accanto a quella di Haroon. Fissando la parola SPOSA, stampata sopra il suo nome, per un attimo, fu colta dal panico.

SCELTA D'AMORE NEL DESERTO (5 LIBRO- LA SAGA DEI POWELL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora