CAPITOLO 13

1.1K 108 17
                                    

Electa aveva immaginato che sarebbe stata una cena per pochi intimi, ma la lunga tavola era apparecchiata per almeno venti persone. Gli ospiti cominciavano ad affluire nella sala, tranne gli uomini della famiglia, riuniti nella sala del trono per discutere del futuro della 'MistyGold'.

Con i nervi a fior di pelle, Electa aspettava con ansia di conoscere il risultato. Sposandola, Haroon era riuscito ad ottenere il controllo della 'MistyGold' come desiderava? Oppure il Principe Tariq avrebbe scelto di darlo a Faarooq? Electa non osava pensare come avrebbe reagito Haroon.

Quando alla fine le porte della sala si aprirono e gli uomini entrarono, il suo sguardo corse subito a Haroon. Aveva un portamento così autoritario che era facile distinguerlo tra la folla, ma la sua espressione non lasciava trasparire niente di quello che era successo.

Il momento che lui la scorse, si allontanò dagli altri e la raggiunse. Poi, chinandosi verso di lei, le mormorò all'orecchio qualcosa che aspettava sentire da tanto tempo.

"Ho vinto, habbibty. Adesso sono il principale azionista della 'MistyGold'."

Electa non riuscì a contenere la gioia.

"È fantastico, Haroon. Congratulazioni!"

"Grazie."

Lui le era così vicino da avvertire il profumo fresco e pulito del suo dopobarba. Un attimo dopo, il significato delle sue parole la colpì ed Electa sentì il sorriso congelarsi sulle labbra.

Per Haroon non era più necessario restare sposato. Significava che, ben presto, potevano andare ognuno per la propria strada.

La gioia che l'aveva colmata pochi istanti prima svanì, lasciandole un penoso senso di sconforto. Fu un'impresa sedersi a tavola e fingere di gustare la cena, peraltro squisita.

Negli ultimi giorni, lontani da tutti e dai problemi, Electa aveva scoperto con stupore ma anche piacere, che si era innamorata di suo marito e non era pronta a divorziare da lui. Voleva Haroon per sempre. Voleva rimanere sua moglie per sempre.

Lanciandogli un'occhiata veloce, ammirò la sua figura, così elegante in giacca e cravatta. Lui la sorprese a fissarlo e un caldo sorriso gli illuminò il volto. Un sorriso che accese le speranze in Electa.

Haroon non poteva non provare gli stessi sentimenti... Avevano così tanto in comune... più di quanto aveva la maggior parte delle coppie. Non c'era motivo di divorziare. Il loro poteva diventare un vero matrimonio.

"Haroon..." disse Electa e gli toccò il braccio.

Un assistente apparve al suo fianco. Scusandosi, Haroon ascoltò quello che aveva da dirgli, poi respinse la sedia e si alzò.

"Non starò via a lungo, habbibty," disse ad Electa.

Rimase da sola, ma non per molto. Una mano le toccò la spalla. Voltandosi, lei si trovò di fronte la nonna di Haroon.

"Hai mangiato abbastanza, Electa?" chiese Ghaada, scivolando nella sedia lasciata libera dal nipote.

Lei annuì.

"Era tutto veramente delizioso."

"È un bene. Devi aver cura di te stessa... Mio marito ed io aspettiamo con ansia notizie da te."

"Come, scusi? Notizie? Che tipo di notizie?" replicò Electa, confusa.

L'anziana donna le diede un colpetto sull'addome.

SCELTA D'AMORE NEL DESERTO (5 LIBRO- LA SAGA DEI POWELL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora