La situazione era raggelante. Mi sentivo totalmente immobile e incapace di agire lucidamente. L'odio viscerale nei suoi confronti era smisurato, avrei voluto ucciderlo in quel momento. C'era qualcosa che mi impediva di farlo, una sottospecie di coscienza che faceva tremare ogni mia singola parte del corpo. Dovevo prendere coraggio, e dovevo farlo agendo attivamente sulla mente. Roberto, nel mentre, si è dirottato su Silvia per sincerarsi sulle sue condizioni. Nicolò è impassibile: il suo sguardo bruto è ancora presente ma da un po' di tempo(una ventina di secondi? trenta?) è fermo immobile sui suoi piedi, in posizione totalmente eretta come un ceppo. Devo agire, è l'occasione perfetta. Per quanto le paure mi stiano assalendo, so perfettamente che questo sarebbe il momento giusto per sferrargli un pugno o qualsiasi altra cosa. Basta nascondersi, basta far sì che le paure e le mie paranoie soprassalgano le mie gesta. Voglio essere un eroe, non un inetto. So benissimo di potercela fare.Nicolò, dopo essersi leggermente ripreso, si muove barcollando con l'intento di portare a casa Silvia. Roberto lo vede e gli intima di allontanarsi ma viene spinto con violenza inaudita. Una volta rialzata, la posa su uno sgabello ed emette un lungo respiro, come alla fine di una corsa a massima velocità.
Approffitandomi della situazione, mi avvicino tentoni a lui e calibrando in modo preciso la mira, gli sferro un pugno diretto nello zigomo destro. Nicolò cade rovinosamente a terra svenendo senza aver forza per rialzarsi.Ovviamente, la perdita di sensi è dovuta all'alcol presente in corpo, non per la seppur modesta forza del mio pugno. Roberto coglie l'occasione per chiamare la polizia descrivendo l'accaduto. Tutto il pub è immobile, stupefatto per ciò che è appena successo.
Polizia, che combinazione era nelle vicinanze, arresta Nicolò per aggressione fisica e lo porta diretto in questura. Io e Roberto osserviamo la sua faccia delusa e feroce allo stesso tempo dirigersi lontano dal pub, dal nostro pub. Silvia, che nel mentre si è medicata in bagno con l'ausilio di una delle ragazze presenti all'accaduto, esce e corre nella mia direzione. Ero rassegnato all'idea che mi ritenesse un tipo manesco o senza cognizione di causa. Mentre si avvicina, noto che il suo intento non è quello di parlarmi, mi porta fra le sue braccia e mi bacia passionalmente. Sono in paradiso, vorrei cercare di capire il susseguirsi di eventi ma non riesco, sono totalmente sopraffatto da energia che travolge ogni mia singola parte del corpo. L'unicità di questo momento è incredibile, ho compreso cosa volesse dire godersi ogni attimo come fosse l'ultimo. Tutto ciò che è successo da tre ore a questa parte non ha nessun senso logico, non ha pragmatismo o quant'altro, tutto frutto della genuina e semplice linea degli eventi. Tutto frutto dell'istinto e dell'impulsività delle nostre azioni. Questo miscuglio ci aveva portato a quel momento, a quel bacio puro e sensazionale. Direi fanculo al me freddo calcolatore e accetto di gran lunga questo più passionale.
Ci baciamo per più di cinque minuti con abbracci annessi che rafforzano la nostra intimità . Decide di fermarsi e mi guarda in modo seducente con i suoi occhi blu celeste, dopo un po' si decide a parlarmi:
SILVIA"Io non ho voglia di andare a dormire, ho vissuto troppe emozioni stasera per fermarmi"
NATHAN"e dove vorresti andare?"
SILVIA"Potresti venire nel mio hotel, è ad accesso libero."
Il mio cuore inizia a battere all'impazzata, non lo ritenevo possibile dopo tutto ciò che era successo. Esito qualche secondo a rispondere:
NATHAN"La trovo un'ottima idea."
Saluto Roberto calorosamente e gli lascio cento euro per le birre bevute senza ravvedermi sul valore intrinseco di quello che avevamo ordinato, avevo altri pensieri per la testa. Mi ringrazia sinceramente e mi augura buona fortuna, per quanto non ne avessi bisogno.
La camera d'hotel era bellissima o perlomeno la mia testa l'aveva resa più bella di quanto lo fosse effettivamente. I quadri creavano un'armonia viscerale fra loro e tutto ciò che era presente in quella stanza sembrava prendere vita, donata dalla passione che si era creata fra noi due. Il tempo di entrare che iniziamo subito col baciarci e con una mossa di non semplice esecuzione, chiudo la porta con un calcio. Il calore della stanza si alza a picco, i nostri corpi si strusciano passionalmente l'uno con l'altro. Gli levo il top di dosso evidenziando i suoi seni compatti e lei fa altrettanto con la mia camicia di seta. In un secondo tutti i vestiti erano tolti e scomposti, e ricercavano il proprio luogo nella stanza per osservare il nostro amore. Mi fermo un secondo ad osservare ciò che si stava unendo al mio essere: un corpo perfetto, un seno evidente e compatto, l'addome visibilmente allenato, le gambe solide, le anche sporgenti e il gluteo sodissimo che soddisfava perfettamente i miei pensieri fatti quando le vidi alzare i pantaloni a zampa per la prima volta. Gli stessi che erano nascosti in chissà quale zona della stanza. L'amore ci univa inevitabilmente, in un ballo in cui nessuno dei due andava fuori ritmo, nessuno era scoordinato. Il sesso era intenso e ritmato come un valzer, ogni colpo veniva integrato da un bacio passionale, sembrava che un momento così non potesse mai finire. Una volta terminato (quanto tempo era passato? mezz'ora? due ore?) finiamo abbracciati l'uno con l'altro a sorridere ingenui di tutto quello che sarebbe accaduto successivamente, delle ripercussioni delle nostre gesta. Non ci interessava e non ci toccava minimamente, volevamo e avevamo l'esigenza di goderci l'unicità di quell'istante fino all'ultimo secondo, fino all'ultimo granello di clessidra. Preso da un sonno passionale mi addormento lasciandomi coccolare fra le sue braccia. Prima di abbandonarmi al mio primordiale istinto la guardo nei occhi, quella sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei vista.Il giorno dopo mi sveglio energico e vivo. Mi alzo e sento la mia testa leggermente pesante ma fluttuante di pensieri positivi. Vado in direzione del bagno e trovo un biglietto attaccato allo specchio:
"Grazie di tutto, non dimenticherò mai quello che è successo e l'occasione di aver conosciuto un ragazzo d'oro come te. Sarai sempre nel mio cuore, sarai un frammento che godrà della sua inestimabile unicità. Ti ho amato e il mio cuore questo lo ricorderà sempre." Silvia❤️
Scoppio a piangere. Istintivamente, mi tocco le ascelle ed è presente un alone preoccupante.
Perlomeno, potrò farmi una doccia e sentire ancora il suo odore impresso in tutta la stanza.
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Unicità
Короткий рассказNathan è un giornalista sportivo italo-americano che soffre tremendamente i turni estenuanti di lavoro. Tuttavia, dopo una tappa al suo bar preferito, scoprirà che anche una routine monotona come la sua,può essere spezzata. Parte 2: Nathan decide di...