RISVOLTI- IL RITORNO DI NATHAN

6 0 0
                                    

"la famiglia Botolo che negli anni ha strappato sorrisi e compiuto azioni positive per la popolazione. Ma cosa si cela dietro a queste persone ormai conoscete a livello nazionale? Un patrimonio cresciuto a dismisura, soldi sporchi ottenuti girati in apparenti operazioni benefiche. La realtà è ben diversa. In allegato troverete qui sotto una serie di contratti firmati per ripulire quel sporco denaro che hanno ottenuto tramite entrate fittizie. Quelle gesta che tanto osannate, sono frutto di movimenti illeciti che tramite un processo indecoroso hanno portato a quei edifici che tanto allegramente usufruite. Dunque, in parole misere e povere, state utilizzando luoghi costruiti tramite riciclaggio del contante, ottenuto con dei modi che nemmeno potete immaginare. Estorsioni, droga, pizzi, acquisizione illecito di appalti e tanto altro. In allegato qui sotto troverete tutto ciò che vi sto dicendo attualmente. Che ne siate indignati o no, tutto ciò che ho reperito è visualizzatile online. Per quanto le loro opere siano utili per il benessere pubblico, avevate l'obbligo di conoscere la loro colpevolezza, la loro ripeto "apparente" innocenza. Non avendo la potenza legale per denunciare, mi limiterò alla testimonianza della loro malizia. A presto, con nuovi aggiornamenti." -Nathan

Così recitava l'ultima sezione dell'articolo, che la mattina aveva già fatto il giro nelle pagine web, scatenando un putiferio ancora più potente di quanto lui si immaginasse. Quella non era una bomba, ma un uragano. La mattina prese la sua macchina, viaggiò per venti minuti nella solita statale A45 per poi uscire a Collegno, dove una volta arrivato in città, bastava prendere il controviale, nell'incrocio centrale. La Bright era grande, all'interno risiedevano più di trenta dipendenti e quel giorno lo avrebbero visto con un occhio diverso. Aveva rischiato, ma con autorità. Sapeva a chi andava contro, che la sua potenza era minima a confronto di quel colosso di famiglia. Aveva mentito sule fonti, quella erano documenti dati da terzi, probabilmente più loschi dei Botoli.Che lo citassero in giudizio, pensò lui, quella era tutta roba vera.

Entrò nel portone, retto da due piloni di cemento, finendo nel reticolo che lo portava direttamente all'ingresso. Suonò il campanello e la segretaria, la composta Donatella fece scattare la serratura. Lui sfoggiò il suo solito sorriso, che aveva perso nei mesi di alcol, e lei fece a sua volta, nonostante lo sguardo leggermente accusatorio.

"Buongiorno Nat, l'hai sparata grossa stavolta."

"L'ho fatto per il bene della nazione" rispose lui con fermezza.

" ti ha citato pure la stampa nella sezione online, evidentemente hai avuto un bel riscontro. Tutto questo in nove ore."

"Il vero crea sempre scalpore mia cara Donatella".

Salì le scale a sinistra dell'edificio, quella struttura era enorme e talvolta si trovava solo con Giulio a chiudere le porte ed attivare il sistema di sicurezza. Quanto siamo irrilevanti di fronte a tanta potenza! pensava ogni volta che guardava quel mostro pieno di mura e di carta pronta ad essere data in mano a quel marchingegno chiamato stampa. Si perché oltre a produrre articoli, producevano pagine dei quotidiani.

Il suo ufficio si trovava all'uscita laterale del corridoio che portava al primo piano, era immediato e soprattutto non sentiva rumori esterni, visto che la stanza era rigorosamente sonorizzata. Era una delle poche con quella caratteristica, e sapeva bene che la scelta di posizionarlo lì non era casuale, si fidavano del suo operato. Ad aspettarlo, c'era proprio Giulio in un completo elegantissimo con una piccola scritta GA sopra la toppa destra.

"Porca puttana se l'hai che bomba, non mi aspettavo una simile risonanza, cavolo hai ottenuto una popolarità non indifferente."

"Ti è piaciuto?" chiese eccitato.

"Troppo Nat, mi sono quasi gasato. Quella è la tua tipica scrittura, tendente a divagare ma pronto a colpire nel momento meno aspettato, hai colpito il centro. Oggi hai da revisionare alcuni articoli arrivati direttamente dal Libero, che prontamente ha già condiviso l'articolo del tuo blog. Ti ho già riportato tutto il materiale, lo troverai all'interno della mail aziendale."

UnicitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora