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P: Quello era uno stronzo.
IO: Vai troppo veloce non arriveremo alla croce se saremo morti.
P: Non moriremo. La croce è un nostro diritto divino.
Dice girandosi verso di noi.
JB: Guarda la strada!

IO: Moriremo tutti!
Pope va a sbattere contro degli alberi e tutti e vetri della macchina si rompono cadendoci addosso.
Mi metto le mani sulla testa per coprirmi e maledico Pope.
JB: State tutti bene?
IO: Benissimo.
Dico ironica.
K: Credo di si.
JJ: Io sto bene.
Dice aprendo la portiera della macchina.
Scendiamo tutti e guardiamo la macchina.
JJ: Ci serve un meccanico.
IO: Con quali soldi?
JJ: Già.

JJ mi si avvicina e mi prende la mano.
JJ: Stai bene?
Io annuisco e gli stringo di più la mano.

JJ: È l'ultima volta che guidi Pope.

Mi metto in mezzo alla strada e guardo le condizioni della macchina.
IO: La macchina di mio padre.
JJ: Valery una sola parola: distrutta.
Dice guardando con la torcia la macchina.

IO: Dio santo.
P: Continuiamo a piedi a questo punto.
IO: Scherzi?
P: Vado a prendere la mia croce.
Gli vado incontro e lo fermo.
IO: Pope rilassati un attimo.
P: Devi lasciarmi andare.
IO: Pope vogliamo aiutarti.
P: Voglio la mia croce.
IO: Ci siamo appena schiantati.

Pope comincia a correre e io lo inseguo.
S: Li dovremmo fermare?

IO: Pope cerco di proteggerti.
K: Pope!
IO: Calmati.
Dico rincorrendolo.

JJ: Ragazzi sta arrivando un camion!
Dice arrivando da noi.
JJ ci sposta di poco e Pope guarda il camion.

Guardo anche io e dentro il camion c'era il cagnolino da guardia della Limbrey e Rafe.
Ci salutano ed è lì che perdo la pazienza.

P: Dobbiamo tornare in quella chiesa!
K: No! No! No!
Ci mettiamo a correre per la strada come se non ci fosse un domani.
Insomma abbiamo perso l'oro ora anche la croce.

Arriviamo alla chiesa ed entriamo.
La croce non c'era più.
K: È sparita.
JJ da dei calci alla panchina e io lo fermo.
IO: Smettila.
JJ: Non ho avuto il tempo di nasconderla bene!
Maledizione! Che si fa? Che si fa?!

Mi siedo su una panchina e comincio a mangiarmi le unghie.
JJ: Ci vuole un piano. Qual è il piano? Ecco cosa faremo. Prendiamo dello Cherosene dallo Chateau andiamo nel negozio di mio padre e prendiamo la dinamite e poi andiamo a Charleston e gliela facciamo vedere alla Limbrey!
Ora basta con le cazzate!
Inizia dal sussurrare al urlare. Quando fa così mi spaventa.

S: Non servirà a niente.
JJ: Hai qualche altra idea?!
JB: Sto pensando.
Il fatto che John B riesca a mantenere la calma ogni volta, in ogni situazione è incredibile perché non ci riuscirei.

JB: Non possiamo fa saltare in aria tutto.
JJ: Pope mi dispiace.
P: Denmark sarebbe rimasto qui...a predicare a tutti quelli che aveva liberato. Uno schiavo l'unico sopravvissuto del Royal Merchent. Prese l'oro e la croce, li portò a riva e li usò per liberare coloro che varcavano quelle porte. Costruì una chiesa, una famiglia, una congregazione, una casa e i Limbrey gli presero tutto aizzarono i cani contro la moglie e lo impiccarono per averla seppellita. Basta non ne posso più di questo schifo non finirà così.
Ci serve vittoria ragazzi.
Riprenderò la croce della mia famiglia.

Detto questo esce dalla chiesa.
P: Venite con me?
JB: Ecco se la metti così...
JJ: Pensiamoci un attimo.
Sorrido ed annuisco alzandomi dalla panchina.
JB: Pro o contro? Facciamo una lista dai.
IO: Al diavolo, andiamo.
———
Stiamo nel van io sto tra le braccia di JJ devo dire che in questi giorni non siamo stati molto insieme.
Lui mi da bacetti sulla guancia e mi coccola e io mi godo tutto questo affetto.

K: Oh no hanno trovato la macchina.
Dice guardando le macchine da polizia che avevamo davanti.
IO: Pope sta calmo.
Dico mentre lui si agita mettendosi il cappello in classe.

SH: Guarda chi c'è.
Dice Shoupe venendoci incontro.
JB: Buonasera agente.
IO: Ehi buonasera Shoupe.
Dico salutandolo.
SH: Sceriffo.
IO: Si sceriffo scusi.

JB: La velocità uccide.
Dice serio, per un momento stavo per scoppiare a ridere insieme a JJ ma poi ritorno seria dopo l'occhiataccia di Pope.
SH: Ho ricercato la targa e so di chi è il furgone.
IO: Cazzo.
Sussurro mentre faccio finta di niente.
IO: Uh guarda che bella finestra.
Ad un certo punto sento una luce puntarmi addosso.

SH: Ehi, Valery ti è caduto il vaporizzatore per l'erba.
Dice mentre io facevo finta di cercare qualcosa.
IO: Trovato.
Dico in una risata nervosa.
P: Sceriffo voglio solo dire che è tutta colpa mia.
IO: Pope sei pazzo?
P: Lei non c'entra niente mi prendo la responsabilità.
SH: Lei non c'entra eh? Puoi tentarne un'altra?
SH: I tuoi vicini hanno denunciato la scomparsa dell'auto.
IO: Che vicini? Ma se nemmeno- guarda quello stronzo.
Dico riferendomi al mio vicino.

SH: Ti porto a casa o vi sbatto dentro per aver lasciato la macchina lì.
IO: Ok, ok vado a casa.
JJ: Valery ti fidi della polizia? Tu rimani qua.
Sussurra al mio orecchio.
IO: Vuoi che ci sbattano tutti dentro?
SH: Bene.

Una poliziotta apre la porta e io scendo anche se le mani di JJ tenevano stretto il mio polso.
Io faccio segno di chiamarmi appena arrivano allo chateau e loro annuiscono.

SH: Andiamo ti porto a casa.
Entro nella macchina della polizia e mi faccio portare a casa.
Il viaggio sembra durare ore ma dopo un po' arrivo a casa.
SH: Non voglio che succeda mai più una cosa del genere Valery.
IO: Non è mio padre.
Scendo dalla macchina ed entro in casa mia.
Giuro che ora uccido i miei vicini di casa.

Vado in cucina e mi comincio a preparare qualcosa da mangiare mi cucinai della pasta al sugo ma la voglia di mangiare se ne andò subito.

Sago in camera mia e mi cambio mettendomi una maglia di JJ e dei pantaloncini corti.

Prendo il telefono e chiamo Kiara.
K:Ehi.
Mi risponde piangendo.
IO: Kie perché piangi?

P4L || jj maybank 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora