Could you find a way to let me down slowly?
A little sympathy, I hope you can show meIf you wanna go then I'll be so lonelyIf you're leavin', baby, let me down slowly
Era bastato uno starnuto.
Un semplice starnuto e tutti i pesci del fiume si erano dileguati in un baleno. Caleb ed Elliott guardarono con rabbia il loro amico colpevole di aver fatto sfuggire la cena.
Raccontandolo alle ragazze, scoppiarono a ridere, consapevoli di quanto potesse essere assurda la situazione.
«Non l'ho fatto apposta! Non me ne sono accorto!»
Will cercava di giustificarsi da ore ormai ed era così carino mentre continuava a provarci, pensò Kat. I ragazzi non erano davvero arrabbiati con lui ma fingevano di essere sostenuti per aumentare i suoi sensi di colpa. "Gli avrebbe fatto bene" dicevano.
«Vi prego andiamo a comprare qualcosa, non ce la faccio più a mangiare frutta!» esclamò Rachel, il cui stomaco brontolava rumorosamente.
Caleb alzò le mani «Tu e Kat potete prendere quello che volete, dobbiamo farci perdonare.»
Rachel gli sorrise grata ma Kat scosse la testa «Per quanto l'idea possa essere buona, Rachel ha una caviglia slogata ed è meglio che non la sforzi troppo. Inoltre, mi rallenterebbe.»
Caleb scoppiò a ridere e Rachel annuì. Probabilmente si era dimenticato della caduta di stile della sua ragazza. Elliott si sbucciò una mela «Portati Will, è sua la colpa se siamo affamati e senza cibo...»
«Vi ho già chiesto scusa un milione volte!» rispose il malcapitato. I due gli lanciarono uno sguardo che non ammetteva repliche e alla fine cedette «Va bene, accompagno Kat.»
La ragazza, sorpresa, non sapeva come reagire. Non voleva certo passare del tempo con Holt! Però, in effetti, le avrebbe fatto bene: era proprio quel che le serviva per fare chiarezza.
Will le sussurrò, sensuale al suo orecchio «Prepara la lista, piccola.»
Lei sgranò gli occhi «Non chiamarmi "piccola"» e lui sorrise, perfettamente consapevole.
«Prendete anche delle caramelle gommose!» disse Elliott.
«Gli orsetti?»
«Sono i migliori!» lo informò.
Una volta pronti, salirono in auto e senza scambiarsi alcuna parola Kat mise in moto. Partirono senza intoppi e lo presero entrambi come un buon segno: l'universo sembrava dalla loro parte.
Non fecero che qualche chilometro quando la jeep rallentò fino a fermarsi. Del fumo grigio scuro usciva dal tubo di scappamento.
«Oh no» mormorò Kat.
Will scese a controllare «Pensavo sapessi guidare...»
Kat alzò la voce «E infatti è così!»
«Non credo proprio: si è fermata!»
«Questo lo vedo, signor So-Tutto-Io!» lo raggiunse mentre spalancava il cofano e vennero investiti dal fumo. «Credo sia il motore...» lo rinchiuse con forza esclamando «Dannazione!»
Kat non poteva crederci. Prese il cellulare dalla tasca dei pantaloni e verificò il segnale. Nullo. Eppure non erano sperduti sull'Everest!
«Prende?» domandò Will.
«No.»
«Eppure non siamo sull'Everest, cazzo!»
Kat sussultò dalla violenza con la quale sferrò un calcio alla jeep. Will si prese il volto tra le mani e respirò lentamente, cercando di calmarsi.
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Nothing after Midnight
Fiksi UmumIl ragazzo abbassò ancora il tono e la incatenò con lo sguardo «Se io ti baciassi, proprio qui e ora, mi respingeresti?» domandò. Rimase immobile a guardarla «Vuoi che io ti baci?» Kat non sapeva cosa dire per fermarlo. Si sentiva in trappola e non...