stupid! || 𝙖𝙞𝙙𝙚𝙣 𝙛𝙧𝙤𝙨𝙩𝙚.

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ei! vi pubblico questo capitolo che ho scritto parecchio tempo fa, spero che vi piaccia :3

I fiocchi di neve cadevano delicatamente sul terreno, ricoprendo il paesaggio di un bianco candido.

Tu e i ragazzi dell'Alpine avevate deciso di passare una serata insieme al caldo, bevendo una cioccolata calda.

Essere la manager della squadra non era facile. Soprattutto relazionarsi con Aiden.

Eri seduta su un comodo divano di color bianco neve. Fai un sorso della tua cioccolata calda, godendoti il silenzio che c'era nella stanza.

I ragazzi erano usciti a giocare a calcio, ma per te faceva troppo freddo per andare fuori.

Che pazzi, pensavi.

Ma la tua pace fu interrotta quando sentisti qualcuno sedersi vicino a te. E quella persona non era di tuo gradimento.

Sul tuo viso nacque un espressione irritata.
"Hai intenzione di evitarmi ancora?" la sua profonda voce ti provocò un brivido lungo la schiena.

"Cosa vuoi, Aiden?"

Il ragazzo sospirò e appoggiò le mani sul divano, sporgendosi verso di te per vederti in viso.
"Ti ho già chiesto scusa."

Alzasti gli occhi su di lui e i vostri occhi si incontrarono. Ti batteva forte il cuore a quella vicinanza.

Il vostro rapporto era complicato, un "amore e odio" come diceva Shawn. Aiden piaceva provocarti, e tu stavi al gioco. Ma questa volta aveva esagerato.

"Vattene, per favore." dissi tu sottovoce, spostando lo sguardo da lui.

"No." disse seccamente, irritandoti ancora di più "possiamo chiarire?"

Ridesti, non incontrando il suo sguardo tagliente su di te. "Così domani lo rifarai ancora?"

"Probabile." disse lui ironicamente e tu lo fulminasti con lo sguardo.
"Non ti sopporto, Aiden." conclusi tu.

Lui rise e inaspettatamente appoggiò la testa sulla tua spalla.

Il tuo corpo ebbe un brivido a quell'improvviso contatto. La sua mano era appoggiata sul divano, dietro la tua schiena.

"Pensi che non me ne accorga?" ti chiese lui, ma sta volta non ti stava provocando. Era serio.
"E-eh?" il battito del tuo cuore aumentò.

"Le tue mani - disse guardandole - tremano."
Effettivamente era così. Non te ne accorsi di quanta ansia avevi in quel momento. La tazza tremava leggermente e per un secondo pensasti che ti sarebbe caduta.

"Ti provoco così tante emozioni?"
Tu d'istinto ti allontanasti da lui. Appoggiasti la tazza sul tavolino e ti mettesti in piedi, alla velocità di un ghepardo.

"Smettila..!" dissi tu sottovoce, quasi quasi non ti sentisti neanche tu. Ma Aiden sentì molto bene.
Aiden alzò lo sguardo su di te e notò quanto fossi agitata.

Il ragazzo si alzò, mise le mani nelle tasche della tuta, tenendo la distanza da te. Non voleva agitarti maggiormente.

Ti guardò negli occhi, era serio.

"Possiamo parlare?" nella sua voce c'era un tono di dolcezza, e ciò ti mise ancora di più in confusione.

"Di cosa?"

"Di questo - disse lui passandosi una mano dietro il collo - di noi." precisò.

Tu lo guardasti confusa.

"Di noi? - ripetesti tu - del fatto che mi provochi tutti i giorni? Che mi tormenti con le tue stupide battute?"

Aiden ti guardò in silenzio.

"Come pretendi che io vadi d'accordo con te?" gli chiesi tu, nel tuo tono c'era rabbia e tristezza.
Non volevi questo.

"T/N.. - disse sottovoce - scusa."

Forse era la prima volta che te lo disse così sinceramente.

"Non lo faccio per farti stare male."
"E per cosa Aiden?" gli chiesi guardandolo con gli occhi lucidi.

"Ancora non l'hai capito?

Con le mani nelle tasche, spostò lo sguardo altrove. Faceva del suo meglio per non sembrare nervoso.

Tu ti asciugasti gli occhi con la manica della felpa, per vedere più nitidamente il ragazzo davanti a te. La tua espressione diventó confusa.

"Aiden..?"

"È l'unico modo che mi permette di starti vicino." disse spiazzandoti. Aveva lo sguardo sul pavimento, il suo corpo era leggermente teso.

"Non sono bravo ad ... approcciare con gli altri. Soprattutto con te." tu rimasi in silenzio, sorpresa dalle sue parole.

"La prima volta che ti ho vista, ho provato qualcosa - disse portandosi una mano al petto, stringendo leggermente il tessuto della felpa che indossava - fin ad oggi. Fino ad ora."

Il tuo cuore batteva all' impazzata.

"Non so cosa sia, ma... mi piace starti vicino." concluse.

"Aiden..." dissi tu, rimanendo bloccata sul posto. Quella dichiarazione ti aveva spiazzata.

E quando Aiden lo notò, si pentì amaramente di averti rivelato ciò che provava per te. Si era lasciato prendere dal momento e ora temeva di aver rovinato ancora di più il vostro rapporto.

"No- fai finta che non ti abbia detto nulla, T/N..." disse sotto voce andando verso la porta. La tua mano si allungò verso di Aiden, ma era troppo lontano da te "Aspetta!"

La sua mano si fermò a pochi centimetri dalla maniglia.

"Aiden.. - feci qualche passo in avanti - a-anche io.."
Lui si girò verso di te, confuso.
Arrossisti guardando altrove, le mani dietro la schiena mentre ti dondolavi nervosamente sui tuoi piedi.

"..provo le stesse cose per te."

Lui rimase sorpreso. Si, era felice.
"...Lo sapevo." rispose lui con un sorrisetto sul viso. Ma prima che potessi controbattere, si avvicinò a te, stringendoti tra le sue braccia.

Il suo profumo attraversò le tue narici e il suo corpo caldo ti riscaldò dolcemente.

"Sei uno stupido, Aiden."

Lui rise, il viso nascosto tra i tuoi capelli profumati.
Lo sguardo di Aiden si posò sul divano in cui eravate seduti poco tempo fa.

Si staccò da te e tu lo guardasti confusa mentre andò verso il divano.

"Ma questo non è il mio ciondolo?" il tuo mazzo di chiavi era nella sua mano, e un ciondolo a forma di palla da calcio dondolava dolcemente.

"No. È il mio."
"No. È il mio." ti rispose.
"Me l'hai regalato tu."
"Io non te l'ho regalato."
"Si, Aiden. Ti avevo detto che era carino e mi hai detto 'non mi serve, puoi prenderlo'."
"Non ti ho detto che te lo regalavo però." disse.

"Ah no?" lo dissi in modo così innocente che Aiden si addolcì, ma continuò il suo stupido gioco.

"Me lo riprendo." disse provando a toglierli ma tu gli corsi in contro.

"Nooo!"
Il ragazzo alzò divertito il braccio.
Ti misi in punta di piedi e cercasti di raggiungere il suo braccio, ma inutimente dato che il ragazzo era più alto di te.

"Dai Aiden!" il ragazzo rise e abbasso la testa, avvicinandoti al tuo viso.

"È inutile che ci provi, lo sai." disse provocandoti.
Sulle tue labbra nacque un piccolo sorriso. Aiden ti guardò stranito.

"In realtà un modo c'è.." dissi tu, ti alzasti in punta di piedi e unisti le tue labbra alle sue.

Il corpo di Aiden si rilassò dolcemente e così gli triasti il ciondolo dalle mani. Ti staccasti da lui e gli feci la linguaccia.

Aiden fece un sorrisetto.

"Stupida." disse scompigliandoti i capelli.

Tu sorrisi e lo abbracciasti, e Aiden ti lasciò un bacio a stampo sulle labbra, stringendoti tra le sue braccia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 05, 2023 ⏰

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