~CAPITOLO 10: INCONTRI E NUOVE IDEE~

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"È da tanto che non ti vedo" constató Pansy impassibile.

"23 anni..." aggiunse Blaise.

"Già... perché sei qui? Potevi passare qualche altro anno nell'anonimato".

Blaise mantenne la calma. Se lo aspettava. Se lo meritava.

"Posso entrare? Vorrei parlarti..."

C'era un'urgenza in quella richiesta che la donna notó. Cercava di rimanere fredda e impassibile, ma dentro di lei si stavano accavallando pensieri su pensieri. Vederlo lì, davanti a lei, dopo più di vent'anni, era surreale. Per quanto si sforzasse non riusciva a rimanere indifferente.

"Non penso sia una buona idea" gli rispose.

"Per favore, dammi una possibilità" chiese quasi implorante l'uomo: "L'hai detto tu... starò qui fin quando non avrò buttato giù tutto il Manor..."

Pansy tentennò. Non poteva, non era giusto, ma lui era lì. Era pur sempre Blaise. E il ricordo di quel sentimento che l'aveva accompagnata per tanti anni era difficile da ignorare.

La donna aprì la porta, facendogli cenno di entrare. Blaise non disse nulla ed entrò. Si rese conto in quel momento che in tanti anni non era mai stato in casa dell'amica. Il pensiero lo rattristò.

"Assomiglia molto al Manor di Draco".

Pansy si lasciò sfuggire una risata amara.

"Vivi qui da sola?"

"Sì, insieme a Aemius e qualche altra domestica" rispose la donna, sedendosi su una sedia.

"Aemius è il tuo domestico di fiducia?" chiese l'uomo sedendosi poco lontano da lei.

"Domestico, consigliere, amministratore, amico... amante all'occorrenza" rispose vaga la donna.
Il suo tono era freddo e controllato.

Calò nuovamente il silenzio.

"Bene, ora dimmi cosa vuoi" lo incalzò la donna.

Blaise prese un respiro profondo, cercando dentro di sè le parole giuste.

"Come stai?" le chiese come prima cosa.

"Bene, cosa vuoi?" ripetè la donna indifferente.

Blaise si aspettava quell'atteggiamento, ma non pensava che l'avrebbe turbato così tanto.

"So che sei ancora arrabbiata con me, ma vorrei davvero sapere come stai..."

"Non sono più arrabbiata con te da molto, non commiserarti... ora, ripeto, cosa vuoi?"

"Volevo parlarti..."

"E questo l'ho capito..."

La situazione era tesa. Blaise cercava le parole migliori, ma sembrava non trovarle da nessuna parte.

"Ho pensato molto a te in questi anni..."

"Senti, onestamente non so dove tu voglia arrivare, ma ti sarei grata se evitassi discorsi patetici e nostalgici perchè sto per sbatterti fuori da casa mia" lo interruppe subito Pansy.

"Ti sto dicendo la veritá... io... sono venuto qui perchè vorrei ricominciare da capo... con te" tagliò corto l'uomo.

Pansy si lasciò andare ad una risata quasi isterica.

"Tu stai delirando, per favore... vattene" gli ripetè alzandosi.

"Sono tornato per te, Pansy, ascoltami!" esclamò Blaise fermandola.

Pansy si scostò subito: "Ma ti senti? Per favore non farmelo ripetere, vattene".

Possibile che non riuscisse a capire?

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