~CAPITOLO 11: UNA SECONDA POSSIBILITÀ~

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"Io ti uccido Daphne" commentò delicatamente Draco.

"Che bella idea..." commentó ironico Blaise.

"Lo so, grazie" rispose soddisfatta la donna.

"Ti prego, ma perchè?" si lamento nuovamente Draco.

Le critiche dei due uomini si interruppero appena sentirono qualcuno alla porta d'ingresso.

Blaise si ridestò di colpo, sorpreso da quel rumore. E se fosse stata davvero lei? Se avesse accettato?

Daphne e Draco si guardarono. Erano incerti, confusi su come comportarsi.

"Mi sa che vi lamenterete un'altra volta" commentó Daphne consapevole.

Draco, senza esitare troppo, si alzó per andare ad aprire. Davanti alla porta d'ingresso, aspettò un attimo, prese un respiro profondo e poi aprì.

Si trovò davanti proprio lei, Pansy Parkinson.

Non sembrava vero. Nonostante tutti gli anni passati, una parte di lui sentiva come se il tempo si fosse fermato. Era sempre lei, non era cambiata per nulla. Anche la donna non potè far a meno di pensare lo stesso trovandosi lì davanti quell'uomo, un tempo ragazzo, a cui aveva voluto bene più che a se stessa.

Si guardarono negli occhi, bloccati dalle loro emozioni. Pansy fu la prima a ridestarsi.

"Fai in modo che non me ne penta" sentenziò entrando, senza aspettare un invito.

Draco sorrise. In fondo, era sempre lei.

Pansy entró in quella dimora piena di ricordi, osservando tutto attentamente. Entró nella Sala principale, constatando come tutto fosse rimasto per lo più uguale, come se il tempo si fosse fermato. Sorrise. Blaise aveva ragione: sembrava il suo Manor. C'era da aspettarselo. Lei e Draco erano sempre stati molto simili, anche in quello.

Solo in un secondo momento vide Daphne e Blaise, seduti poco lontano. Rivederli lì, insieme, come se il tempo non fosse mai passato, la rese inspiegabilmente nostalgica.

Nonostante tutto le erano mancati. Non poteva negarlo.

"Ciao" cominciò Daphne.

Blaise si limitò ad un accenno di saluto.

Pansy sorrise in risposta, sedendosi sull'unica poltrona che le piaceva di quella sala, sempre la stessa da più di vent'anni.

Draco tornò a sedersi subito dopo.
La situazione era molto tesa.

"Sei arrivata in tempo per una notizia meravigliosa" commentó l'uomo sarcastico.

Pansy fu grata di quell' atteggiamento in apparenza disinvolto.

"Ah si?"

"Sto organizzando un ballo!" esclamò a quel punto Daphne contenta.

"Sto per andarmene" disse di rimando Pansy.

Quella reazione così spontanea e sincera fece sorridere sia Draco che Blaise.

"Siete veramente insopportabili..." commentò Daphne fintamente offesa: "Allora inviterò tutti tranne voi... hai perso la tua occasione, Draco Malfoy, lo sai!" aggiunse decisa, guardando dritto negli occhi l'amico di fronte a lei.

Anche Pansy guardò l'uomo. Non ci voleva molto per capire a cosa si riferisse Daphne.

"Ancora pensi alla Granger, non è vero?"

Draco la guardò confuso.

"Te l'ha detta Blaise questa idiozia?"

L'amico scoppiò a ridere.

 LASCIA CHE SIA || SEQUEL || DRAMIOMEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora