~CAPITOLO 19: LA PROPRIA STRADA~

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Draco non riusciva a credere alle sue orecchie.

"Io? Il tuo eroe?"

Il ragazzo annuì convinto.

Anche Hermione era rimasta sorpresa da quella dichiarazione, ma ne era piacevolmente colpita.

L'idea che qualcuno avesse visto il bello di Draco tanto quanto era riuscito a vederlo lei la colmava di gioia.

Fu Neville a correre ai ripari.

"Ragazzi, il tempo è terminato... so che avete ancora tante domande, ma ora dobbiamo fermarci, non abbiamo più tempo. In futuro troveremo altri modi per incontrarci" disse alzandosi: "Forza, salutate gli ospiti e andate a lezione".

I ragazzi, contrariati, ma costretti, si alzarono, salutando i quattro ospiti per poi disperdersi.

Linius andò prontamente incontro a Draco. Hermione, vicino all'uomo, assistette a tutta la scena.
Draco vide il giovane venirgli incontro e gli sorrise imbarazzato.

"Ciao".

"Buongiorno, signor Malfoy" salutó contento il ragazzo.

"Sei stato molto coraggioso ad esporti così" gli disse l'uomo.

"È quello che penso".

"Posso chiederti perchè... proprio io?" chiese Draco curioso.

Davvero di tutti i grandi nomi che c'erano, non capiva perchè proprio lui. Linius riflettè bene sulle parole da usare. Voleva fargli capire tutta la sua ammirazione.

"È facile essere buoni quando ti insegnano a esserlo. Tu... ehm, lei ha avuto il coraggio di mettere in dubbio tutto quello che le era stato insegnato, che conosceva. Io vengo da una famiglia come la sua... posso immaginare come sia stato... E dopo aver subito tanto, lei ha affrontato il giudizio di tutti, ha rappresentato il cambiamento di cui la casa Serpeverde e il mondo che rappresenta aveva bisogno. E tutto per... per amore".

Draco e Hermione si guardarono istintivamente. Servivano le parole di un giovane ignaro per convincerli di quanto fosse importante il loro amore?

"Io l'ammiro molto" concluse Linius.

Draco rimase sorpreso e, se non avesse dovuto mantenere il suo contegno regale, si sarebbe commosso facilmente davanti a tutti.

"Posso abbracciarla?" chiese poi timidamente il ragazzo.

La domanda lasciò ancora più spiazzato l'uomo, ma, senza pensarci troppo, non riuscì a dire di no.
Abbracciò il ragazzo, facendogli i suoi migliori auguri per il futuro.
Linius sorrise, felice di quell'incontro.
Salutò Draco e dopo Hermione per poi allontanarsi. Poco prima di uscire dalla sala sfoderò però un ghigno malizioso.

"Spero di vedervi insieme la prossima volta... magari sposati!"

Draco sorrise consapevole: era pur sempre una Serpe.

Hermione ne rimase altrettanto divertita e consapevole, quando vide Rose e Scorpius, mano nella mano, in fondo alla Sala.

Rose si accorse dello sguardo della madre e si limitò a sorriderle.
La donna ricambiò il sorriso. Sapeva che la figlia avrebbe fatto la scelta giusta. Non si sarebbe fatta condizionare.

L'incontro era finito.

Finalmente poteva tornare a casa e respirare, ma c'era ancora un dettaglio, poco irrilevante, che doveva sistemare: Ron.

L'uomo le era stato tutto il giorno a debita distanza, ma entrambi sapevano che non avrebbero potuto ignorarsi molto a lungo. Hermione aveva con sè anche la lettera di Draco.

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