Incubi, amore e paure - Parte seconda

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- Uscirai con lui? - chiese Clara la mattina di qualche giorno dopo aver incontrato il ragazzo del gelato.
- La regola non lo permette. Tuo ... nostro padre ha detto che si esce solo insieme. - dissi io sorridendole.
Clara pensò per qualche minuto.
- Chiedi a Jason se ha un amico, no?
Continuai a vestirmi in silenzio mentre mia sorella non la smetteva con i suoi commenti, che divennero ben presto una piacevole musica di sottofondo.
- Insomma... si è sporcato per te. Voglio dire, secondo le mie fonti, lui è uno dei ragazzi più In. Secondo me dovresti chiamarlo. Ho il suo numero e magari...
Per tutto il giorno continuò a parlare di lui. Di come i miei occhi erano sembrati brillanti quando aveva preso le mie parti davanti a lei senza neanche conoscermi, così, quando quella sera si presentò a casa mia con dei fiori e un invito ad andare a teatro il giorno dopo, Clara pensò di aver vinto una scommessa che non avevamo mai fatto. Lei era fatta così, sapeva di vincere anche senza conoscere il gioco.
- Ho questi biglietti ... Non so neanche se ti piace il teatro ma mi stavo chiedendo ...- disse Jason, con un sorriso imbarazzato. - se magari ti andasse di venire con me.
Non dissi niente. In silenzio lo abbracciai. Anche se lo avevo visto una sola volta. Anche se non ero mai uscita da sola con un ragazzo. Lo abbracciai perché andava fatto.
Quando rientrai in casa Clara e mia madre stavano sorridendo complici.
Dopo cena chiesi di restare sola.
Salii in camera mia per decidere in santa pace cosa mettere.
Stavo per provare un vestito di mia sorella quando una voce mi paralizzó.
- Non andare con lui.

Il ragazzo che guardava le nuvoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora