In Italia.
Aveva detto così.
E poi era andato via.
Cosa potevo fare io per aiutarlo?- Clara, dobbiamo andare in Italia. A Roma. Subito.
- Dely tesoro ... sei impazzita?
- No, tu non capisci. Devo salvarlo. Devo aiutarlo. - dissi, iniziando a gettare nello zaino le mie cose.
- Chi?
- Come chi? Christopher. Damien. Lui insomma. - risposi, come se fosse ovvio.
- Dely ma lui chi? Ho capito, vado a chiamare mamma. Hai bisogno di un dottore.
La fermai. Tenendola per un braccio.
- No. No. Sei mia sorella. Tu dovresti essere dalla mia parte.
Riprese posto sul mio letto.
- Bene. Spiega.Le raccontai tutto. Cercando di non tralasciare niente. Quando ebbi finito mi guardò per un lungo istante senza dire niente.
- Allora?
- Allora ha senso. - disse lei balzando in piedi. - Devi arrivare a Roma.
- Si... no ... aspetta che? Tu mi credi?
- Ma certo. Insomma ... pensavo fossi pazza ma in realtà sei convinta di cio che dici quindi ... ehy sono tua sorella . E poi Roma! Tu non sai cosa darei per andarci. - continuò senza prendere fiato. - Chris... Damian ... o come ti chiami "Grazie di esistere."
- Grazie a te. - disse una voce.
Era la sua. La riconoscevo. Ma perché Clara non sembrava spaventata?
- Non può sentirmi. - si giustificó lui.
- Se non può sentirti perché lo hai detto?
- Detto cosa? - chiese mia sorella.
- No parlavo con te.
- È qui? Davvero? Dove? - domandò Clara. La sua voce tradiva un certo allarme e un pizzico di eccitazione.
- Dille che sono dietro di lei. Fai come le medium ... hai visto Ghost no? - rispose Christopher ridendo.
- Con mia madre la scorsa settimana ... ehy mi spii?
- Chi io? - fece Clara, guardandomi confusa.
- No il fantasma formagino.
- Spiritoso. - dissi io facendo la linguaccia.
- Sono una donna mia cara sorella.
- Ah si? Non si era notato. - annunciò Christopher girandole intorno.
-Zitti. Zitti entrambi. - mi lasciai cadere sul letto. - Chris lei è mia sorella Clara. Clara lui è Chris.
- Lui chi? - chiese lei, seguendo con lo sguardo il punto che gli avevo indicato. Dove io vedevo il mio ... amico, lei vedeva solo aria.
- Ah, mi arrendo. Ti spiego tutto domani. Ora lasciatemi dormire.
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Il ragazzo che guardava le nuvole
FantasyIl mio nome è Dandelion. Soffione. Come quel fiore fragile che con il più leggero vento svanisce … che si scompone in tanti parti di se. Quando ero piccola mi ritenevo una bambina normale. Una che va a scuola, che legge, che ha degli amici. Una...