- Apri gli occhi.
Feci come mi aveva detto.
Il suo viso era vicinissimo al mio. Le sue braccia, intorno al mio corpo, mi stringevano forte ma non in un modo brusco, in modo urgente ... come quando si tiene tra le mani un pezzo di ghiaccio che potrebbe sciogliersi da un momento all'altro.
Ghiaccio. Ecco cosa sentivo. Il ghiaccio era ovunque intorno a noi.
Al posto della mia stanza un cielo fatto interamente di stelle, così tante che la notte neanche si vedeva; le pareti erano fatte di un ghiaccio così trasparente da sembrare vetro; il pavimento invece, prima in legno, adesso era una soffice distesa di neve dalla quale spuntavano soffioni color della luna. Chris ne raccolse uno e lo mise tra i miei capelli.
- Questi fiori portano il tuo nome ... - iniziò a spiegare, carezzandomi piano i capelli. - E anche tu come loro non resti mai nello stesso posto. Vai via, ritorni ... ti innamori e torni ad andare via.
- Non capis...
Chris mise un dito sulle mie labbra e sorrise dolcemente.
- Volevi delle risposte, no? Se le mie risposte mi aiuteranno a non lasciarti andare via, ne avrai quante ne vuoi. Inizia pure con le domande. - disse, accomodandosi su una sedia fatta di ghiaccio che poco prima non avevo notato.
- Chi sei? - chiesi, subito, senza aspettare. Quasi avessi paura che cambiasse idea.
- Sono l'inverno. Sono l'estate. Sono i fiori in primavera e le foglie che cadono in autunno. Sono tutto ciò che voglio essere ... anzi, mi correggo ... sono tutto quello che tu voglia io sia. - disse guardandomi. - Lo so, è difficile da capire, però non so in che altro modo fartelo capire ... - continuò, tendendomi una mano e attirandomi sulle sue gambe. Mi fece sedere e mi culló, scacciando il freddo che sentivo ovunque ... scacciando il freddo che avevo dentro, che in tutti quegli anni avevo ignorato. - Devo farti vedere una cosa, ma ti farà male e non so se sarai più la stessa... Devo rischiare, perché per salvarti ho bisogno che tu mi creda. Fidati di me.
Mi fidavo di lui?
Quanto ero disposta a perdere per capire cosa fosse quel ragazzo che da sempre era stata la mia ombra?
Lo guardai ed ebbi la risposta.
Per lui avrei perso tutto.Tirò fuori un coltello e incise uno strano simbolo sul suo polso, poi fece lo stesso sul mio. Non appena i due simboli si toccarono io fui risucchiata di nuovo nell'oscurità, stavolta però, e di questo ne ero certa, non avevo paura. Chris era con me.
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Il ragazzo che guardava le nuvole
FantasyIl mio nome è Dandelion. Soffione. Come quel fiore fragile che con il più leggero vento svanisce … che si scompone in tanti parti di se. Quando ero piccola mi ritenevo una bambina normale. Una che va a scuola, che legge, che ha degli amici. Una...