In bilico

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2 marzo 2011

"Oh Dio Louis. Oh Dio. Oh Dio - mppfhhh - "

Harry viene bruscamente zittito dalla mano del suo ragazzo che gli arriva dritta sulla bocca, in un lampo di lucidità comprende la sua ragione e si lascia andare con la testa contro la parete alle sue spalle. Giusto, non può urlare. Non sono a casa loro.

Da quando hanno cominciato a fare qualche settimana fa, non si sono più fermati. La prima volta è stata bella, la seconda ancora meglio, la terza meravigliosa e la quarta sensazionale. Da lì è stato tutto in salita, talmente in salita che certe volte si ritrovano ad avere la netta sensazione di toccare le vette del paradiso.

Inutile dire che hanno cominciato a sperimentare, tanto. Appena hanno cominciato a fare sesso, è stato come tornare a bere per un alcolista dopo un periodo di disintossicazione. Sono comunque due adolescenti nel fiore degli anni, che due mesi che sono stati insieme, si sono limitati a baciarsi e a non andare mai sotto la cinta dei pantaloni per la paura di non essere ancora pronti. Ora che sanno cosa si prova a stare insieme in quel senso, non riescono più a fermarsi. E, l'esigenza che hanno di aversi, li porta spesso a fare sesso nei posti più incredibili e disperati.

Proprio come sta succedendo in questo momento, che sono nel bagno di una trasmissione televisiva dove tra pochi minuti dovranno fare una intervista con gli altri ragazzi. E devono anche darsi una mossa a venire perché hanno poco tempo.

Harry è schiacciato contro la parete, mentre Louis lo prende da dietro e gli lascia baci sul collo. Questa è la prima volta che lo fanno in questa posizione, ma in questi giorni hanno cominciato a sperimentare sempre più nuove cose. Proprio questa mattina, Louis ha deciso di svegliare Harry praticandogli il sesso orale per la prima volta, affondando il naso tra le sue natiche e facendolo urlare per la sorpresa. Oppure come due giorni fa, quando Harry lo ha placcato contro il frigo e ha cominciato a baciarlo, abbassandogli i pantaloni e masturbandolo lì in piedi mentre si strusciava contro la sua gamba.

Insomma, sì, sono due adolescenti con una indipendenza di cui forse si stanno approfittando troppo, ma non potrebbero essere più felici - ed eccitati, soprattutto - di come sta procedendo la loro personale scoperta del sesso.

"Haz. Vieni?" gli chiede Louis in un orecchio, facendo scivolare il braccio lungo il suo fianco e afferrandogli l'erezione. Era talmente disperato, Harry, che stava cercando attrito contro il muro. "Sei così bello. Harry, sei bellissimo, ti amo. Quando fai così, impazzisco."

Harry continua a gemere mentre la mano di Louis si muove su di lui, getta la testa sul suo collo e va incontro alle sue spinte, mentre Louis continua a scoparlo come se ne dipendesse la sua vita.

Dopo essersi liberato, uno nella mano dell'altro e l'altro nel preservativo - che non usano più da quando hanno fatto i controlli, ma che in questo caso hanno usato per non sporcarsi troppo -, si accasciano contro il muro per riprendere fiato e si baciano, lasciandosi carezze tra i capelli e respirandosi addosso mentre cercano di riprendersi.

"Oh Dio. Credo di essere morto" sussurra Harry, con la faccia spiaccicata contro la parete. "Non la faccio l'intervista."

"Non dirlo ad alta voce che puoi muori davvero, ma ad ucciderti saranno i ragazzi" gli dice Louis divertito, baciandolo sulla nuca. "Dai, vieni qua."

Louis trascina Harry verso il lavandino e si danno una sistemata, poi lo aiuta a rivestirsi perché, ogni volta che fanno sesso Harry finisce sempre per accoccolarsi tra le sue braccia e addormentarsi. Non è ancora abituato alle sveltine.

"Amore. Sveglia, ok? L'intervista e poi subito a casa a dormire."

Quando lo trascina dagli altri mezzo addormentato, Niall ci mette un secondo a capire cosa è appena successo. In ogni caso, l'importante è non arrivare in ritardo.


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