Sblocco

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*Buon sabato*
Al prossimo cap,

Un bacione

°°°°°°°

Sblocco


Non importa dove sto andando, so che tornerò sempre da te.Tu sei la mia stella polare e la mia bussola.(Diana Peterfreund)

Beatrice

Rimasi a fissare il mio iPhone per tutto il pranzo, davanti al piatto di spaghetti al pomodoro che mi ero preparata osservando una nuova ricetta su YouTube. Come se ci fosse davvero bisogno di seguire una ricetta per prepararne una! Mia nonna mi avrebbe uccisa al solo pensiero!

Visualizzai le chat di WhatsApp, consapevole del fatto che il mio pollice fremesse per accedere a quella del mio ex! 

L'avevo bloccato...quel giorno, a lavoro. Scossi la testa, era assurdo! Quella a soffrire ero stata io! Lui sembrava aver superato egregiamente la cosa! Eppure, in quel momento per la prima volta dopo quanto era accaduto tra noi, sentivo di aver davvero un disperato bisogno di parlargli. Suor Terenzia forse aveva ragione! E parlare con lei mi aveva aperto un po' gli occhi su alcune situazioni che avevo dato per scontate. Forse, ero davvero pronta ad affrontarlo adesso. 

Il mio pollice andò sulla parola sblocca contatto, senza nemmeno aver interpellato il mio cuore ed il mio cervello, amavo davvero la mia impulsività!

Finalmente, ero in grado di vedere nuovamente i suoi accessi...e notai che non si collegasse da sabato sera ora 1:53, sospirai.

Sorrisi per il modo in cui avevo salvato il suo numero: Cuor di verme, che aveva sostituito la parola Mio, con un cuore rosso e un emoticon sposo. 

Sì, ero sciocca, banale e romantica un tempo...ma soltanto un po', eh! 

Mi passai una mano tra i capelli biondi, erano sporchi e avrei davvero dovuto dargli una bella passata di shampoo, ma non ne avevo voglia.

Roteai gli occhi e mi arresi davanti la sua immagine profilo, digitando:

Ho bisogno di parlarti.

Non avevo alcuna intenzione di perdonarlo, ma soltanto di parlargli.

Lui non visualizzò, non subito almeno. Le spunte rimasero grigie, ma friggevo affinché diventassero blu. 

Che stava facendo da ieri notte?

I pensieri andarono a finire in ragionamenti contorti degni di premi oscar per la sceneggiatura, colonna sonora, e...beh, lasciamo perdere!

Ero sotto la doccia quando avvertii quella notifica. Eh già, le sue notifiche avevano un suono diverso rispetto a tutte le altre che mi arrivavano, questo ancora non lo avevo cambiato.

Ma io amavo ancora Riccardo? 

No, ma anche se l'amore fosse imperfetto in questo mondo per colpa degli uomini, varrebbe comunque la pena provarlo e cercare in tutti i modi possibili di renderlo vero, puro e giusto?

Suor Terenzia aveva ragione, avevo scelto Riccardo perché l'avevo considerato diverso da tutti gli altri, ma poi mi aveva delusa...e mi ero resa conto che nemmeno l'uomo che amavo era perfetto, così come forse non ero perfetta nemmeno io.

Ritenevo sempre di essere nel giusto, lottavo per le mie convinzioni, giudicavo...perché sapevo di sapere e di avere solide prove, almeno secondo il mio intelletto, per motivare il mio giudizio, ma se mi sbagliassi qualche volta?

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