Padre e figlio

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*Buona domenica*
Penultimo capitolo in arrivo❤ avevo detto sin dal primo capitolo che questa storia sarebbe stata piccola, ma con tanto amore e affetto😘 separarmi da Riccardo e Beatrice sarà triste, malinconico, ma sono lieta che abbiano il loro lieto fine.

Spero che nonostante questi pochi capitoli, questa storia vi abbia trasmesso qualcosa...
Ho cercato nella sua brevità di dargli significati profondi e spero di esserci riuscita.

Perdonatemi se qualche volta il mio livello di scrittura ha alti e bassi, il fatto è che sono presa da due lavori, dal caldo, da alcune situazioni familiari...e molto dipende dal mio umore e stato d'animo...

Cosa posso dirvi? Beh, i ringraziamenti finali li lascio all'ultimo capitolo che molto probabilmente vorrei pubblicare tra qualche giorno❤🫀🙏😘

Nel frattempo, preparatevi, perché chi vorrà continuare a seguirmi avrà molto da leggere.

La prossima storia, già in corso di scrittura, sarà decisamente più lunga, e carica di colpi di scena, per non parlare di momenti di passione e di tensione❤ cercherò di dare il massimo...

E poi, non appena sarà pronta, per la gioia di qualche mio lettore, ripubblicherò la mia storia romance fantasy, sarà un pò diversa, avrà anche un titolo diverso...
Vedremo...

Al prossimo capitolo,
Un bacione grandissimo

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Padre e figlio



Riccardo

"Dunque, stai di nuovo bene." s'informò mio padre sinceramente sollevato, scrutandomi da capo a piedi.

Mio padre sembrava diverso, o forse il mio modo di vederlo era cambiato?

"Sì, grazie papà." risposi, un po' confuso, immergendo i miei occhi nei suoi castano scuro, senza alcun timore.

Cosa ne aveva fatto di quell'uomo che non voleva sentire ragioni e che obbligava tutti ad eseguire soltanto le sue intenzioni?

"Quindi puoi tornare in piedi quanto prima." aggiunse lui, utilizzando un tono di voce pacato e così strano...era come se fosse il padre che avrei sempre voluto avere al mio fianco.

"Mi sono già alzato una o due volte, domani torno a casa e riprenderò a lavorare."

"Molto bene, ma preferirei che riposassi un po' prima di tornare al lavoro, d'accordo? Inoltre, non sei obbligato a continuare a fare l'avvocato se non è ciò che realmente vuoi."

Non era mai stato premuroso con me, nemmeno così comprensivo.

Che gli prendeva?

"Non devi...non puoi fare così." commentai, senza riuscire a trattenermi. "Non puoi essere chi non sei, papà."

Lui trasse un profondo respiro e si passò una mano tra i capelli brizzolati: "Sto cercando...di essere migliore, figlio mio, ma se fai così non mi rendi le cose facili. Questa è una parte di me che non ti ho mai mostrato, che non ho mai mostrato a nessuno in realtà, e me ne dispiace tanto."

Scossi la testa, ancora più confuso di prima, provando ad alzarmi dal letto.

Lui mi trattenne dal farlo, afferrandomi le spalle e obbligandomi a rimanere seduto per continuare a guardarlo bene negli occhi: "Ho sbagliato, so di averlo fatto...e ti chiedo scusa per questo, ma so anche che sbaglierò ancora, perché sono fatto così...non so mostrare la parte migliore di me, non sono in grado di donare l'affetto che provo per qualcuno, e probabilmente non sarò mai il padre migliore del mondo, ma tu sei mio figlio...sangue del mio sangue, capisci? E per quanto io possa urlarti contro, dirti parole orribili in momenti di rabbia, io...ti voglio bene e voglio che tu stia bene."

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