L'amore copre ogni colpa

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*Buonasera*
Come promesso, un nuovo capitolo.
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate,
Riccardo e Beatrice sono di nuovo uniti, ma...

Al prossimo capitolo,
Un bacione grandissimo

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L'amore copre ogni colpa

Beatrice

"È assurdo, annullare la vostra richiesta di divorzio..." tuonò la mamma, accigliata. I suoi corti capelli biondi la seguirono in ogni sua mossa concitata: "Rimetterti con d'Angelo, figlia mia...a questo punto preferivo che tu diventassi suora, sul serio!"

"Ti ho chiesto di chiamare il tuo caro amico, nonché avvocato divorzista, ma se ho chiesto troppo, ci penserò io a contattarlo personalmente per annullare la mia richiesta di divorzio."

"Dare una seconda possibilità a quel ragazzo è come dargli un'altra opportunità per riempirti di corna! Vuoi che tutta la città ti derida alle spalle?"

La fulminai con gli occhi, inviperita.

"Riccardo non mi ha tradito, è stato tutto un fraintendimento, non ho mai avuto una prova concreta e certa di quanto tutti volevate farmi credere, tra cui me stessa. Ed ora io mi voglio fidare di lui, perché separati o meno lui non mi ha mai lasciata del tutto andare...Riccardo c'è per me."

"Ti ha abbandonata per un'altra, tesoro. Ti ha tradita..." ribadì lei, come se ci prendesse gusto.

Mi chinai in avanti, verso la sua elegantissima e raffinata scrivania, poggiando i palmi aperti sui bordi: "No, non è così. Ha semplicemente parlato con un'amica...che tra l'altro conoscevo. Abbiamo sofferto molto, ma vogliamo una seconda possibilità perché proviamo ancora entrambi qualcosa..."

"L'amore prima o poi si spegne, dovresti saperlo. Con tuo padre è stato così!" esclamò, aggiustando la punta dei suoi occhiali da lettura sul suo naso.

La guardai dritto negli occhi castani senza alcun timore: "Io e Riccardo non siamo te e papà, siamo diversi, il nostro è un amore forte e duraturo, abbiamo avuto un nostro momento di separazione, fragilità e debolezza, ma vogliamo ricostruirlo, ricominciare da capo, perché ne abbiamo ritrovato la volontà per farlo oltre al nostro sentimento."

"Una donna che lascia il proprio marito per un presunto tradimento...lo guarderei di più come un pretesto per sbarazzarsi di lui, tesoro, tu non l'ami davvero...se fosse così non l'avresti mai lasciato andare." Ipotizzò, ritornando a dare retta alle sue scartoffie.

"In quel periodo la cosa era ben diversa, mamma. È giunto il momento che tu sappia, che tutti sappiate cosa è successo, forse così mi libererò di questo gravoso peso che porto ancora sul cuore..."

"Cosa c'è da sapere?" sospirò lei rassegnata, gesticolando con le carte che aveva in mano.

Ritornai dritta sulle gambe, levando il mento verso l'alto per mostrarmi forte e risoluta...mentre quelle parole, che conoscevo bene, si concentravano ad uscire fuori dalla mia bocca.

"Ho perso un figlio..." rivelai di getto, ma l'emozione nascosta, celata, dietro quella semplice frase mi devastò come sempre, facendo affiorare ricordi dolorosi e lacrime negli occhi.

Mia madre rimase interdetta: "Cos..." mormorò confusa, finalmente degnandomi di tutta la sua attenzione. Lasciò perdere le sue carte, si tolse gli occhiali e si alzò in piedi, aggirando la sua scrivania per raggiungermi e osservarmi più da vicino.

Mi morsi le labbra, mentre ero consapevole di tremare sotto il suo sguardo.

"L'ho partorito...ho dovuto farlo..." mi sforzai di aggiungere, deglutendo a fatica. Fui colta da una nausea non indifferente, ma dovevo dirle tutto. "Sapevo che era...era ormai morto, ma...ho dovuto partorirlo in ogni caso...mancava soltanto qualche mese alla sua nascita e...lui..." tirai su col naso, una lacrima sfuggì al mio autocontrollo riversandosi sul mio zigomo. La sentii scorrere sulla pelle, fino a bloccarsi sotto al mento e cadere giù. "Lui è morto prima ancora che io potessi abbracciarlo, rendermene conto...io l'amavo già, era il mio bambino!"

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