Asfissia

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*Buonasera*
Questo capitolo è lungo, parecchio...intenso, spero vi piacerà! Ci porterà nel pieno di questa storia...e verso la sua conclusione.
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate🫀🗝

Grazie cari come sempre per il vostro affetto😘
Al prossimo capitolo,
Un abbraccio

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Asfissia

Beatrice

Gli avevo mostrato il test di gravidanza non appena era rientrato a casa per la cena, e c'eravamo commossi insieme, accoccolati sul divano, come se avessimo vinto il jackpot della vita.

Poi c'eravamo addormentati come due bimbi mentre guardavamo una serie tv su Netflix, fino a svegliarci a tarda notte e decidere di fare un ulteriore passo per la nostra storia d'amore: tornare a dormire insieme nel nostro letto.

Riaverlo sotto le lenzuola e al mio fianco mi fece uno strano effetto, ma il Paradiso racchiuso nei suoi occhi conquistò ogni centimetro del mio corpo, fino al midollo. Risentire il suo calore, la sua presenza, il suo profumo...nonostante le nausee mattutine.

Sembrava essere tornato tutto come prima, forse meglio di prima. In un certo senso, nel dolore per la perdita di Stefan, c'eravamo ritrovati e legati ancora più in profondità di quanto mai fatto agli inizi della nostra storia.

Stefan sarebbe rimasto per sempre nei nostri cuori, avrebbe vissuto in noi, scolpito nelle nostre anime...non sarebbe stato dimenticato, mai!

Un dono era un dono, seppur perso troppo presto...aveva significato molto, qualcosa per tutti noi, e nonostante tutto, non potevo rinnegare la gioia di averlo atteso, amato sin dall'inizio, come stavo facendo con il suo fratellino o sorellina.

Vomitai due volte quella mattina, ma riuscii comunque a raggiungere il laboratorio d'analisi e persino il lavoro, contro le proteste di mio marito.

Ovviamente, era prematuro comunicare alle persone che conoscevamo il mio stato, quindi avremmo atteso, come per la mia prima gravidanza, quando aveva optato di comunicarlo alla nascita! Ma le attenzioni di Riccardo erano proprio da tenere a freno, sul serio. Secondo il mio parere, questa volta avremmo raggiunto a stento la fine del primo trimestre di gravidanza senza che lui aprisse bocca.

Nel pomeriggio andai a visita dal mio ginecologo, e ci rilassammo un po' finalmente. Tutto procedeva bene, come avrebbe dovuto, tuttavia non mi sarei mai del tutto rasserenata, almeno fino alla fine dei nove mesi, quando avrei stretto mio figlio tra le braccia, dato la precedente esperienza.

Come se non bastasse, in quei giorni, le attenzioni di Edoardo crescevano ed io non sapevo più come dirgli che non m'importava un fico secco dei suoi sentimenti, non per essere indelicata, ma sapeva e vedeva perfettamente con i suoi occhi quanto fossi innamorata di mio marito, esattamente come un adolescente in preda alle prime crisi ormonali.

Lavoravamo tutti insieme, che cavolo! Quindi...era cieco o era sfacciatamente arrogante, presuntuoso e idiota, optavo di più per la seconda opzione.

"Quindi questo sabato stai a casa, come brava mogliettina?" indagò curioso, assottigliando lo sguardo color argento.

"Dovresti trovarti una ragazza libera, non impegnata." fece eco Cassandra, mentre eravamo in pausa caffè.

"Quelle che piacciono a me sono tutte impegnate a quanto pare..." commentò lui, sincero. "Quindi non ho altra scelta, ti pare?"

Cassandra batté le palpebre sconcertata.

"Andiamo! Sto scherzando, suvvia! Siamo amici, dopotutto! So perfettamente che per stare con lei dovrei prima ucciderle il marito!"

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