Capitolo 4.

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La osservai cercando di recuperare un po' di razionalità.

"Sei proprio sicura di non voler nulla? Un caffè? Una spremuta? Un gelato?"

"No, grazie, davvero. Non desidero nulla, però..."

Mi spiò incerta.

"Però?

Dimmi!... per piacere"

"Spero di non apparire inopportuna, se mi permetto di suggerirvi, visto che Alexander non sembra gradire il cibo che gli avete offerto, potreste forse...

Forse potreste prendere a lui qualcos'altro da mangiare"

Mi sentii un idiota, perché non ci avevo pensato da solo, e la guardai inebetito.

Lei abbassò lo sguardo.

"Mi scusi! Non era mia intenzione offendervi con un'inopportuna intromissione!"

"Io...

No!

Non... ma che inopportuna!

Mi sento scemo per non averci pensato da solo!

È... è un ottimo suggerimento e, ti prego, dammi pure del tu, ok?"

Feci un cenno alla cameriera e mi incantai a guardare il sorriso che mi fece Niky, alleggerendo, di nuovo, il mio umore in un istante.

Carlo decise allora che fosse venuto il momento di iniziare il terzo grado.

"Sei di queste parti, Niky?"

Ascoltai distratto la risposta, facendo la mia ordinazione alla cameriera.

"No, provengo dalla Toscana"

"Oh, Toscana! È incantevole! Una delle mie regioni preferite, ottimo cibo, ottimo vino, bei paesaggi, gente accogliente e schietta come piace a me!

Da dove, di preciso?"

"Dalle terre del senese"

"Territorio ricco di attrattive!"

Mi impegnai a dare un gelato ad Alexander, sforzandomi di ignorare la corte, nemmeno troppo discreta, che Carlo stava facendo a Niky, che sembrava piuttosto a disagio per tutte quelle domande.

Gli sorrise intimidita e cercò di deviare l'attenzione su Alex.

Rimasi sorpreso dalla reazione del bambino. Alexander era sempre affabile e curioso con tutti, anche troppo a volte; non era mai stato diffidente, neppure con gli sconosciuti! Con Niky sembrava restarsene prudentemente guardingo. Non le lesinava i sorrisi e accoglieva di buon grado le attenzioni che lei gli stava rivolgendo, ma sembrava che entrambi si stessero studiando a vicenda.

Finsi di bere il mio caffè ormai freddo e poco appetibile e le sorrisi.

"Fa il timido, ma gli piaci"

Di nuovo mi sentii un perfetto idiota. Avrei potuto dirle qualunque cosa e mi era uscita una vera idiozia!

"David!? Andiamo! A chi potrebbe non piacere Niky?!"

"Ti stupiresti, Carlo, di quanti hanno potuto trovarmi assai poco attraente"

"Non ci credo!"

Carlo le rivolse un sorrisetto ammiccante e io mi incantai ad ammirare il sorriso con cui gli rispose lei.

Mi persi a considerare che era da tanto che non mi sentivo sereno come mi stava accadendo in quel momento e, sebbene non avrei saputo dire perché, mi convinsi che il merito era tutto della presenza di Niky al nostro tavolo.

Davide e Nicola. Oscuro RisveglioWhere stories live. Discover now