The Begging

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«Bene, bene, bene. Cosa abbiamo qui?»

Louis Tomlinson si era appena intrufolato in una nave pirata ancorata al molo di una città a lui sconosciuta, sapeva di star rischiando grosso ma non se ne preoccupava molto, il ponte della nave era vuoto, non c'era nessuno, quindi sarebbe andato tutto liscio.
Di solito non rubava ai pirati, ma quando hai l'occasione di farlo, perché no?
Anche se questa era una nave abbastanza pericolosa, la sua bandiera era famosissima ed era impossibile per uno come lui non riconoscerla.

Era entrato nella stiva senza problemi e ora si trovava davanti a migliaia di monete d'oro, gioielli preziosi e quadri dal valore inestimabile. Insomma, era il paradiso per lui.

«Se cerchi qualcosa di veramente prezioso ti consiglio di guardare nella mia cabina» suggerì una voce alle sue spalle. «Tu devi essere Louis Tomlinson, vero?»
Quest'ultimo si girò lentamente, ritrovandosi una spada puntata in gola da quello che doveva essere il capitano della nave.
Cazzo, era davvero bellissimo come dicevano, pensò Louis.

«In persona, come fate a conoscermi?» chiese, alzando le mani.
«Sei abbastanza famoso, solo tu potresti essere così stupido da intrufolarti disarmato sulla mia nave»
«Dov'è la tua ciurma Styles?» domandò rimanendo immobile.
Aveva ancora quella cazzo di spada puntata in gola, un passo falso e sarebbe morto, sapeva che lui non avrebbe esitato ad ucciderlo.
Harry Styles non avrebbe mai esitato. Mai.

«Pensi di essere così forte da volere tutti i miei uomini contro di te?» domandò il capitano, sollevando la spada avvicinandola alla sua gola.
Louis negò con la testa, facendo attenzione alla lama. «No, non sono così stupido»
«Oh davvero?».

Louis non ebbe neanche il tempo di formulare una risposta che si ritrovò legato in meno di un minuto ad una colonna di legno. Harry aveva buttato la spara a terra e poi, rapido come un felino, aveva spinto Louis contro la colonna alle sue spalle legandogli i polsi con una corda.

«Be' ora sei stupido e anche legato» rise il capitano.
«Come cazzo hai fatto a legarmi?» si lamentò cercando di liberarsi invano.
«Se stai su una nave pirata queste sono le basi da sapere per sopravvivere» rispose rimettendo la spada nel suo fodero. «Riposati, dolcezza, domani ti aspetta un bel bagno in mezzo agli squali»
«Styles, sei serio?» domandò, con occhi spalancati.
«È il trattamento spettato agli intrusi e ai traditori»
«Tu sei un folle!» esclamò. «Il mare ti ha davvero reso malvagio come dicevano tutti!»

«Pensala come vuoi Tomlinson, intanto quello legato qui sei tu, non io.» disse prendendo il suo volto fra le mani per costringerlo a guardarlo. «Peccato però,» sorrise. «mi spiace rovinare questo bel faccino»
In quel momento, una scintilla passò per la mente di Louis. «Non farlo allora» disse avvicinando il suo volto a quello del capitano.
«Dolcezza se speri di convincermi così a lasciarti andare ti sbagli di grosso»
«Tentar non nuoce, sono famoso anch'io per le mie avventure di sesso sfrenato»
«Oh lo so bene!»
Afferrò violentemente la vita di Louis avvicinandola alla sua, le loro intimità ora si stavano toccando attraverso il tessuto dei pantaloni, ormai a separarli restavano solo pochi centimetri.
«Ti ho tenuto d'occhio, sai? Non sei nemmeno un pirata e prendi per il culo tutti rubando tesori per poi metterti a strimpellare storielle per sciocchi ragazzini, sei strano Tomlinson»
«Mi temi Styles?»
«No, semplicemente mi stai sul cazzo.»
Louis rise mentre fece un piccolo salto per avvolgere la vita di Harry con le sue gambe. «Potrei esserlo in tutti i sensi».

«Non sperarci troppo, dolcezza, ne approfitteresti per scappare»
«Non slegarmi allora»
Harry roteò gli occhi al cielo, sorridendo, per poi lasciare di colpo le gambe di Louis.
«Insistere così tanto ti rende soltanto più folle di me» disse, ma sciolse comunque il nodo della corda che lo teneva attaccato Louis alla colonna ma mantenendo quello che legavano i suoi polsi.
«Probabile» disse, avvolgendo il collo del capitano con le sue braccia.
Il tessuto della corda, così come le dita di Louis, stavano accarezzando la nuca del capitano e questa cosa fece eccitare irrimediabilmente il capitano.
«Smettila, non sai cosa stai facendo» sbuffò.
«Oppure lo so ma non mi interessa delle conseguenze» sussurrò, avvicinandosi al volto di Harry.
«Louis, ci sono sempre delle conseguenze per ogni nostra azione»
«Vorrà dire che le affronterò dopo».

E le affrontò davvero dopo, le affrontò quando dopo aver fatto sesso nella cabina del capitano, le affrontò quando Harry, curioso, trovò nello zaino di Louis le sue varie mappe rubando quella per l'anello di Eclipse, affrontò le conseguenze quando al suo risveglio si ritrovò accanto Harry Styles intento a guardarlo, ammirarlo, con un ghigno beffardo sul volto. Affrontò le conseguenze quando fu buttato in mare l'istante dopo.

Fortunatamente, l'aveva gettato vicino al porto e non in mezzo agli squali come gli aveva promesso.

~ angolo autrice
Io ve l'avevo detto che avremmo rivisto i nostri pirati e ho mantenuto la mia promessa, saranno capitoli brevi ma sono sicura vi piaceranno se avete amato, come me, i pirati di Souls In Love. Come al solito, salvo imprevisti, ci sarà un nuovo capitolo ogni Domenica.
Lots of love.
-M

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