Innkeeper

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«Oh andiamo, nemmeno un piccolo sconto?»
«Tomlinson, sappiamo entrambi che un marinaio come te non è mai a corto di denaro» disse ferma Ruby.

Se vai in Giamaica non puoi non fermarti almeno una notte nella locanda di Ruby, quella locanda in legno significava molto per quelle persone, la famiglia di Ruby lavorava lì da generazioni, non c'era un ceto sociale lì dentro, eri semplicemente tu insieme a persone che conosci da una vita o che non conosci ma che sai di aver condiviso qualcosa con loro.

Il nostro viaggiatore era lì in quella notte di Giugno, non faceva molto freddo, tirava una brezza leggera, si sentivano cani abbaiare in lontananza e il canto dei grilli.
Sperava di poter restare lì per quella notte; la sua prima notte in quella locanda, ne aveva sentito parlare quelle poche volte in cui era stato in Giamaica ma per un motivo o per un altro non era mai passato di lì, eppure quella notte le stelle sembravano diverse, il suo essere lo sentiva dentro le vene che quella sera qualcosa sarebbe cambiato.

Louis, però, da bravo viaggiatore quale era, aveva speso i suoi ultimi risparmi in vecchie mappe e informazioni segrete per trovarne di nuove e ora si trovava a corto di soldi, ne aveva un po' da parte, ovviamente, ma non voleva spenderli per una singola notte in una locanda, nonostante quella fosse una locanda importante.

«E se fossi diventato improvvisamente povero?» replicò, gesticolando con fin troppa enfasi.
«Lo sei?» domandò.
«No, ma...»
«Allora paga.»
«Oh Louis... Non fare il maleducato» intervenne una voce alle sue spalle, la sua voce.
Avrei dovuto immaginarlo, pensò Louis.
Harry Styles, in tutta la sua bellezza da pirata, al suo servizio.
«Ruby» la salutò, il capitano, con un cenno della testa.
«Capitano» gli rispose con un sorriso.

«Perché sei ovunque io vada? Mi segui forse?» domandò Louis, portando le braccia sui fianchi.
«Al contrario, dolcezza, sei tu che sei ovunque. Io sto solo svolgendo il mio lavoro»
Louis roteò gli occhi al cielo. «Certo»
Il riccio alzò le mani. «Dico sul serio, chiedi a Ruby»
Louis si girò verso Ruby che, da dietro il bancone, li stava ancora osservando.
«È vero, il capitano e la Blue Rose sono persone molto stimate qui in Giamaica»
«Te l'avevo detto» sussurrò Harry al suo orecchio abbracciando il liscio da dietro per poi lasciare un bacio sul suo collo, sotto il lobo dell'orecchio, il quale provocò in Louis una leggera risata a causa del solletico.
«Ehi!» esclamò Ruby, guardando con occhi serrati i due ragazzi. «Non procreate sul mio bancone, andate a sedervi».

Harry rise. «Vieni» disse, prendendo Louis per il polso portandolo ad un tavolo dov'erano già seduti due ragazzi. «Ragazzi non perdo tempo con le presentazioni, lui è Louis Tomlinson, sono sicuro che abbiate sentito parlare di lui. Torno subito»
«Okay...»
«Tomlinson eh?» chiese, il ragazzo moro seduto accanto a lui.
«Sì... Tu sei?»
«Malik, Zayn Malik. Co-capitano della Blue Rose»
«Bene Zayn, puoi spiegarmi perché mi stai stritolando il braccio?» domandò, quasi con un tono isterico – gli stava frantumando le ossa del gomito.
«Se Harry ti ha messo vicino a me è perché non vuole che tu scappi via» rispose con voce ovvia.
«E tu fai tutto quello che dice Harry?» sbottò.
A quel punto intervenì il biondo seduto alla sua destra. «C'è un motivo se lo chiamiamo capitano» disse sorridendo, porgendogli la mano. «Niall Horan, piacere, ho già sentito parlare di te»
Louis gli strinse la mano a sua volta. «Piacere mio»
Zayn, nel mentre, aveva versato a lui e a Louis due bicchieri di rum ambrato come le acque dell'oceano durante il tramonto.
«Allora Louis,» iniziò, passandogli il bicchiere. «perché hai intrapreso la via del mare?»
«Ho perso la mia famiglia da piccolo, mi ha cresciuto un pescatore del porto di Cuba quindi sono cresciuto in mezzo alle navi e ai miti dei marinai, quando il mio vecchio morì avevo già diciotto anni così presi e partì per scoprire se tutte le leggende sul mare che mi avevano raccontato da piccolo erano vere ed eccomi qui» spiegò, bevendo tutto d'un sorso quel bicchiere di rum. «Tu come sei finito su una nave insieme ad un tipo come Harry?»
«Io e lui siamo cresciuti insieme, ci siamo arruolati insieme sulla Blue Rose e dopo aver ucciso il vecchio capitano abbiamo intrapreso questa strada»
«E perché è Harry il capitano e tu il suo dice?»
«Perché è stato Harry a strappare il cuore di quell'uomo dal suo petto, a mani nude, a soli diciannove anni» detto ciò, bevve anche lui il suo bicchiere.

Dopo quella risposta, Louis rimase in silenzio mentre gli altri due mangiavano, sapeva com'era Harry, sapeva chi era, ma non pensava che nella sua vita fosse arrivato a tanto.
«E tu Horan?» domandò per cambiare discorso. «Come sei finito su quella nave maledetta?»
«Non mi piace parlare del passato, ti basta sapere che è stato il capitano a trovarmi»
«Ed è per questo che tu sei il mio preferito» aggiunse il capitano, tornando con dei piatti in più. «Piccola puttanella, mi dici cos'hai combinato?» domandò il riccio, a Niall, prendendo il suo volto tra le mani. «Siamo qui da soli tre giorni e mentre ero al bancone almeno dieci persone mi hanno chiesto di te».
Il biondo quasi scoppiava a ridere, ma si trattenne.
«Niall è la nostra piccola puttana,» spiegò Zayn. «quegli idioti non si accorgono nemmeno che li deruba dopo aver scopato con loro»
«Cosa posso farci, mi piace essere desiderato» ammise Niall, alzandosi dal tavolo dirigendosi verso i suoi vari ammiratori.
«Zayn controlla gli altri, io e Louis dobbiamo sbrigare delle faccende importanti» ordinò Harry.
«Certo, capitano» rispose Zayn, sempre con quel ghigno malizioso sul volto.

«Dove mi porti?» domandò Louis, seguendo Harry attraverso quel corridoio – questa scena gli ricordò di quando solo un mese prima correvano per i corridoi di quel bordello, stavolta più liberi di prima.
«Ad inaugurare la tua camera»
«Ma io non ho...»
«Una camera? Sì ce l'hai, pagata da Harry Edward Styles in persona per quattro giorni, sono i giorni in cui rimarrò in Giamaica»
«Harry...»
«Non preoccuparti, tesoro, sono sicuro che saprai come restituirmi il favore» alluse, facendogli l'occhiolino, circondandogli la vita per avvicinarlo a se ma Louis lo fermò.
«Ma perché vuoi sempre fare sesso con me?»
«Perché quando cavalchi l'orgasmo i tuoi occhi diventano così vitrei che mi sembra di rivedere la mia anima, mentre nuota dentro un mare di cristalli i quali riflettono la luce del sole»
Louis rimase, letteralmente, a bocca aperta.
«Wow... Penso sia il complimento più strano che qualcuno mi abbia mai fatto ma grazie, suppongo» sorrise imbarazzato.
«Non c'è di che dolcezza» rispose baciando quel sorriso.

Il risveglio quella mattina era diverso dagli altri, le altre volte Louis non c'era al suo risveglio ma questa volta, quando il riccio si svegliò, lui era lì, la sua testa poggiata sul suo petto nudo mentre giocava con le sue dita.
«Cosa fai?» domandò Harry.
«Penso»
«A cosa?»
«A tante cose»
«Ci sono anch'io tra le tante cose?»
Louis sorrise. «Sei così... pieno di te»
«Be' non mi sembra che tu abbia risposto di no»
Louis lo guardò dal basso e si sporse per baciarlo, Harry sorrise a quel contatto, accarezzando il volto dell'altro, aveva un po' di barba al contrario di lui.
Quando il bacio finì e nella stanza non risuonavano più gli schiocchi delle loro labbra, rimasero a guardarsi per un po'.
Harry aveva quel sorriso da bambino tutto fossette che aveva incantato i suoi occhi la prima volta che lo vide, come poteva credere alle parole di Zayn, degli altri, se davanti a lui aveva una creatura così pura e perfetta? Voleva credere che lui fosse diverso dalle storie che sentiva, ma una vocina nella sua testa continuava a ripetergli che si conoscevano fin troppo poco per fidarsi al 100% di lui.
«Hai davvero strappato il cuore ad un uomo?» domandò Louis, non riusciva più a tenersi dentro quella domanda, ma quando vide il sorriso di Harry svanire desiderò non averlo mai detto.
«Oh allora era questo...» mormorò Harry, riferendosi a poco prima, quando Louis gli disse di star pensando a delle cose.
«Sì, è vero.» rispose, sedendosi sul letto. «Non me ne pento a distanza di anni, quell'uomo non era un santo Louis, non sai a quali torture ho assistito mentre ero lì»
«Ci sono comunque modi e modi per uccidere, tu hai scelto quello più disumano»
Harry sospirò, alzandosi dal letto per rimettersi i pantaloni. «Ho fatto anch'io i miei errori Louis, non sono perfetto, neanche tu lo sei ma quello che hai saputo spero non ti faccia cambiare pensiero su di me dopo di... noi, dopo che ti ho detto la scorsa volta»
Louis lo guardò. «Lo rifaresti? Strapperesti di nuovo il cuore di un uomo a mani nude?»
Harry indossò la sua camicia lasciandola sbottonata, prese le scarpe marroni e si diresse verso la porta e l'aprì. «Solo se bisogna salvare qualcuno della mia ciurma» poi si girò a guardarlo, sorridendogli leggermente. «o te».

Quella mattina, la Blue Rose salpò, rompendo la promessa di quei quattro giorni insieme.

~ angolo autrice
Ciao people, volevo dirvi che ho aperto un profilo instagram per le mie storie di wattpad, mi chiamo michixniall anche lì.
Detto ciò, spero che il capitolo vi sia piaciuto, personalmente è quello che ho preferito scrivere.
Lots of love
-M

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