CAPITOLO 8

8K 522 33
                                    

Draco tirò un calcio al muro per la frustrazione, proprio nel momento in cui Blaise entrò nella stanza.
-È un brutto momento? Ti lascio solo se vuoi...-
Il biondo gli lanciò la lettera, anche se suo padre gli aveva raccomandato di non mostrarla a nessuno. Blaise era la famiglia che non aveva mai avuto. Il moro sollevò lo sguardo dal foglio, sconvolto almeno quanto l'amico che ora se ne stava in piedi al centro della stanza guardando il vuoto e stringendo i pugni.
Blaise non disse niente, si avvicinò e abbracciò Draco.

Il giorno dopo si presentò un nuovo problema per il principe di Serpeverde: Hermione.
-Devi dirglielo Draco.-
-Lo so... ma dannazione! Non è così semplice!-
Alla fine il ragazzo si decise a mandare un biglietto alla Grifondoro dove le chiedeva di vedersi quel pomeriggio nel parco, sulle sponde del Lago Nero.

Verso le 14 erano entrambi seduti, uno accanto all'altro, sul prato punteggiato da margherite. Chiunque fosse passato di li si sarebbe di certo chiesto se ciò che vedeva era reale o frutto della sua immaginazione. Non poteva esistere coppia più diversa. La bella Hermione Granger, mezzosangue, Grifondoro e il freddo (e affascinante) Draco Malfoy, purosangue, Serpeverde.
Ad un certo punto lui prese la lettera del padre che aveva conservato e gliela passò senza dire una parola. Anche lei come Blaise rimase sconvolta.
-M-ma... questo vuol dire che ti faranno diventare ...-
-Un mangiamorte.-
-No, non possono farlo... potresti chiedere aiuto a tua madre...-
Lui rise, una risata fredda :- mia madre... lei non sa nemmeno che esisto, non glien'è mai importato nulla di me, figurati se dovesse opporsi adesso-
-Allora Silente potrebbe...-
-No, lui non può fare niente Hermione-
-L' Ordine della Fenice! Ti proteggeranno!-
-No Hermione! Non voglio l' aiuto di nessuno! -
-Già... è sempre stato questo il problema no? Tu sei... troppo orgoglioso per abbassati a chiedere aiuto a qualcuno!-
-Non hai idea di quello che succede a casa mia! Non puoi capire!-
-Hai ragione... non posso capire, in fondo sono solo una mezzosangue vero?-
Le prese il braccio:-Non intendevo...-
Lei si divincolò:- Certo, sai cosa ti dico? Non mi importa fai quello che vuoi. Addio Malfoy- e se ne andò piangendo.
Quella sera stessa, Draco, accompagnato dal padre, lasciò Hogwarts sotto gli occhi impotenti di ragazzi e professori.

Hermione invece trascorse la notte a piangere tra le braccia di Harry che sapeva per chi erano tutte quelle lacrime e, dopo che la sua migliore amica gli ebbe raccontato ciò che era successo, non riusci a non provare pena per il suo nemico di sempre.

Il potere dell'amore [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora