𑁍┊14 ☁︎ˊ˗

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«un pò a sinistra!»

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«un pò a sinistra!»

«No, adesso a destra!»

«No! non così tanto!»

Yoongi sbuffò cercando di non insultare Taehyung. Stavano cercando di mettere apposto il nuovo quadro nel palazzo e Taehyung era gelido come il ghiaccio.

«Ugh! sei un buono a nulla Yoongi! Jimin! Jimin! dove sei quando servi veramente?!»

Urlò innervosito, la sua voce era dura e forte come quella di un tuono, che quando apriva bocca lanciava fulmini. Tutti avevano la testa china, spaventati da ciò che il Luna avrebbe potuto fare da un momento all'altro. Persino Jungkook sentì un brivido dietro la schiena, e non poteva negare il suo battito cardiaco; l'omega faceva paura quando non veniva accontentato.

«Sì, vostra altezza.»

domandò Jimin arrivato di corsa nella sala, aveva ancora il fiatone e i battiti accelerati. Era inginocchiato davanti a Taehyung e lui ovviamente non gli donò neanche uno sguardo.

Taehyung sbuffò pesantemente. «Sono stufo di doverti aspettare! puoi renderti utile ogni tanto? non lo vedi che abbiamo bisogno di aiuto!» Disse severo, quasi pronto a dare un calcio a Jimin. Non era nulla di nuovo, era già successo, Taehyung spesso rilasciava la sua frustrazione su Jimin.

Jungkook stava per difendere l'altro omega, ma presto Yoongi prese in mano la situazione e bloccò i movimenti di Taehyung. Lo prese per il braccio, scostandolo da Jimin che aveva ancora gli occhi chiusi dalla paura. Taehyung si girò verso Yoongi, i suoi occhi rabbiosi incontrarono quelli neutri dell'Alpha.

«Dovresti riposare, sei molto nervoso oggi.» Taehyung aveva il fiatone per via della rabbia che scorreva nel suo stomaco. Per la prima volta il tono di Yoongi uscì severo e il suo lupo stava dando ordini al fratello, e lo sentì quasi subito, incominciando a guaire e mugolare.

«Stai davvero scegliendo un misero omega a tuo fratello!» sbottò, con così tanta rabbia, che non controllò più le sue azioni: stava quasi per attaccare Yoongi, ma un omega non poteva certo competere con un alpha. Yoongi sospirò e bloccò tutti i suoi movimenti, facendolo dormire. Guardò il fratello che ora aveva gli occhi chiusi e alzò lo sguardo su Jungkook, che aveva assistito ai capricci di Taehyung mattinieri.

«Jungkook, porta Taehyung nella sua stanza.»

Jungkook si inchinò e disse un flebile 'si signore', non aggiungendo altro. Prese il corpo di Taehyung a mò di sposa e insieme ad un altra cameriera, condusse l'omega fino alla sua stanza. La cameriera se ne andò a metà strada e Jungkook fece il tragitto del corridoio da solo, con Taehyung tra le sue braccia.

Era la prima volta che vedeva Taehyung molto nervoso, per la prima volta aveva visto un litigio tra i due fratelli e si chiese come mai il loro rapporto fosse così aggressivo.

Jungkook non era stupido, era ovvio che qualcosa non quadra. Aprì la porta con la forza delle braccia e appena entrò dentro ritrovò la familiarità della stanza. Era già stato lì, ma nonostante questo ogni volta che ci metteva piede il dolce profumo di Taehyung gli innebbiava le narici.

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