Ineffable Parents ( IN CORSO)

Freddie Fell

AZIRAPHALE'S POV

Dopo qualche settimana mi ricominciarono a venire le nausee. Non riuscivo a mangiare nulla e i dolci, a cui prima non riuscivo a resistere, mi facevano venire il voltastomaco. Lily mi aiutava in tutto rinunciando alle sue uscite con Louis.

Mi era sempre vicina e quando andavo in bagno per rimettere lei mi sosteneva.

Con l'arrivo della primavera quei sintomi peggiorarono e stavo sempre sdraiato a letto.

Fu però con l'arrivo dell'estate che quei sintomi terribili passarono del tutto ma arrivò un problema. La mia pancia era molto più rotonda rispetto a quando aspettavo Lily Olive ed ero felice di potermi rivedere allo specchio con un ventre evidente sapendo che all'interno c'era una piccola vita.

Da tempo Lily aveva ricominciato a viaggiare nel tempo e un giorno, non sentendo la sua voce provenire dalla sua camera, mi preoccupai.

Eravamo appena agli inizi di giugno e, a differenza della mia prima gravidanza, il nostro piccolo miracolo stava molto fermo. Dormiva sempre sia la notte che il giorno. Io comunque gli facevo percepire il mio amore accarezzandomi la pancia.

Comunque stavo raccontando che quel giorno ero molto preoccupato. Lily non si sentiva. Sapevo che lei aveva il potere di viaggiare nel tempo ma ora che i suoi poteri stavano diventando sempre più forti avevo paura per lei.

Ero sdraiato nel nostro letto a leggere un libro quando un dolore alla testa, molto più forte degli altri, mi fece chinare. Mio marito subito, allarmato, accorse.

«Angelo, tutto bene? Che succede?»

«Se ti riferisci al piccolo, va tutto bene e non sta per nascere. Mi sono ricordato qualcosa. È stata nostra figlia a farmi capire che ti amavo. Lei si trovava in quella chiesa nel 1944.»

Lui parve comprendere e ne fu felice. Si mise accanto a me coccolando il nostro piccolino.

Le ore passavano ma la nostra bambina, o meglio ragazza, non tornava.

Iniziai a preoccuparmi sempre di più e la paura cominciò a diffondersi nel mio corpo. Mi ero alzato da letto per camminare avanti e indietro per la stanza.

«Caro, e se fosse rimasta bloccata durante la Seconda guerra mondiale? Perché non sta tornando? Ho troppa paura che le sia successo qualcosa.»

Crowley era seduto sul letto e sembrava apparentemente calmo.

«Ma non sei preoccupato per lei?» gli domandai non vedendo in lui neanche un accenno di timore.

«Sono preoccupato, ma non lo manifesto così apertamente come te. Inoltre dovresti stare calmo o danneggierai Freddie. Ho letto che troppo stress può portare ad una nascita prematura quindi, per favore, stai fermo e tranquillo.» Mi informò facendomi sedere accanto a lui.

«Lui sta bene.» Gli risposi toccando la mia pancia.« E lo so benissimo quello che può succedere. Ma non riesco veramente a calmarmi. Comunque sei tu che mi preoccupi. È tua figlia e si trova in un periodo storico molto pericoloso. E se fosse morta?»

Lui sospirò.«Angelo, non ti crucciare più di tanto. Lei ha la tua intelligenza ed è molto matura per la sua età, se la caverà.» Mi abbracciò facendomi sentire molto meglio.

Per giorni e settimane continuò a quella maniera e spesso ci veniva a trovare anche Louis che chiedeva se avessimo delle novità riguardo a Lily.

Ma io non ero preoccupato solo per nostra figlia ma anche per Freddie. Alla fine, dopo tante storie fatte da Crowley, avevo accettato che venisse chiamato come il frontman dei Queen. Era successo tutto un giorno. Ero sdraiato nel nostro letto a riposare quando Crowley, che era uscito per una breve tentazione, mi svegliò saltando sul letto. Lo guardai profondamente confuso per la sua reazione e per uno strano sorriso che aveva sul volto.