Capitolo 6

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La mattina mi svegliai con la strana reminiscenza di un sogno fatto durante la notte. Ero uno dei cavalieri che lottavano a fianco di Darcey, così da sconfiggere la minaccia di Lauren. Ma ad un certo punto la mia testa… Tralasciando quel sogno sconcertante, mi alzai dal morbido letto a mezzogiorno, e il frigorifero era vuoto.

Avevo bisogno di mangiare, dunque uscii a comprare qualcosa per il pranzo. Tra gli scaffali del supermercato presi del cibo in scatola e mi diressi verso la cassa, dove due donne stavano discutendo.

< Le camere di criogenia sono ancora sperimentali, ma io non entrerei mai in una di quelle camere neanche se fossero certificate! > diceva una delle due.
< Ben detto. Lasciare i propri cari in questo modo è da meschini. E inoltre chissà cosa riserverà il futuro per l'umanità > disse l'altra donna.

Si allontanarono, ed io chiesi al cassiere se anch'egli avesse sentito parlare di queste camere di criogenia. Egli mi rispose che la criogenia stava per essere utilizzata per la prima volta sugli umani. Era ancora sperimentale e dunque nessuno si sarebbe preso la responsabilità di eventuali disfunzioni. Inoltre il prezzo era molto basso, proprio perché poco sicuro. Infine mi mostrò uno strano biglietto da visita, con un recapito telefonico.

L'azienda si faceva chiamare "Criotech".

Inizialmente pensai fosse un'idea ridicola, ma più mi avvicinavo a casa, più la mia bramosia si fece vivida.
La mattina stessa telefonai quel numero per prenotare una capsula di criogenia. Ad oggi non saprei dire cosa mi spinse a farlo, forse la speranza di un mondo diverso, dove potessi dimenticare il passato, o forse perché ritenevo non ci fosse nulla per cui valesse la pena vivere, ma fu una tentazione irresistibile, che avrebbe portato conseguenze nefaste.

Nessuno avrebbe potuto prevedere quanto il pianeta, dopo una storia di miliardi di anni, sarebbe così radicalmente cambiato in appena un decennio.

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