Capitolo 7

43 12 4
                                    

Dovetti aspettare più di una settimana dalla chiamata alla Criotech prima che la capsula di criogenia mi venisse consegnata in casa. Era metallica e dalla forma cilindrica. Passò a fatica dalla porta principale, e venne piazzata nella mia camera da due tecnici specializzati. Entrambi alti, con una divisa blu e delle targhette sulle quali veniva indicato il loro nome, apparivano austeri, quasi minacciosi. Avevano un aspetto ordinato, uno dei due aveva il riporto, mentre l'altro un taglio militare. In realtà si dimostrarono gentili e mi rassicurarono sulla sicurezza delle procedure.

Mi fu garantito che, tramite una mia firma su un modulo, nessuno dei miei beni sarebbe stato toccato. Il modulo era di parecchie pagine e, contrariamente a ciò che il buon senso avrebbe suggerito, lessi appena le prime e le ultime righe e poi vi incisi il mio nome. Poi i tecnici mi aiutarono a trovare una posizione comoda nella camera.

Per un attimo pensai a Darcey, a come le nostre vite si fossero separate, a causa mia, del mio egoismo. Non ci riflettei troppo, quella voce così fervida nella mia testa mi imponeva un unico pensiero, quello di andare lontano. 

Stranamente non ero per nulla teso, e anche i due tecnici ne rimasero sorpresi.

< Tra quanti anni vorrebbe risvegliarsi? > mi chiese quello con i capelli a spazzola.
< Tra dieci anni >.

EstraneoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora