Quella domenica Nina era a casa da sola, Dafne aveva portato di nuovo Mia allo stadio mentre lei aveva deciso di starsene a casa a leggere il suo libro preferito e a rilassarsi. E infatti così andò, passò il primo pomeriggio ad ascoltare musica sul divano per poi iniziare a leggere il suo libro preferito. Aveva letto al massimo una decina di pagine quando il suo telefono iniziò a squillare. Il nome di Paulo comparve sullo schermo del telefono di Nina e lei non poté che sorridere nel vederlo. Appoggiò il libro accanto a lei sul divano e rispose subito dopo. -Pronto?- chiese lei.
-Oh, quindi mi rispondi?- chiese lui ridendo -Pensavo fossi allo stadio...- continuò quasi malinconico. Nina sorrise. -Perché non dovrei risponderti?- chiese subito -E no, non sono allo stadio, ci sono andate solo Dafne e Mia.- continuò per poi fare una pausa. -Io non avrei nessuno da vedere allo stadio...- il suo cuore batteva forte, se lo sentiva fin dentro le orecchie e sapeva che quella frase non era passata inosservata a lui. -Piuttosto, perché non ci sei tu allo stadio?- chiese subito dopo Nina. -Perché pensavo di passare il pomeriggio insieme a te.- rispose lui sinceramente facendo arrossire la ragazza dall'altra parte della cornetta. -Ti passo a prendere tra mezz'ora, fatti trovare pronta.- Nina sorrise, era incredibile come aveva ricominciato a sentirsi per lui, pensava di non riuscire mai più ad essere sé stessa con lui. -Va bene, ti aspetto.- rispose lei per poi chiudere la telefonata e precipitarsi in camera a scegliere i vestiti che avrebbe indossato quel pomeriggio.
Aprì l'armadio e lo fissò per qualche minuto, ovviamente non sapeva cosa scegliere così chiamò Dafne sperando di non essere mandata a quel paese per averla disturbata durante la partita. L'amica le rispose subito. -Nina, che succede?- chiese subito. -Niente, tranquilla, devi solo consigliarmi al volo qualcosa da mettere.- rispose Nina fissando ancora il suo armadio. -Esci?- chiese Dafne -Con lui?- continuò subito dopo. -Sì...- sussurrò appena lei in risposta. -Allora fammi pensare...- Dafne restò qualche minuto in silenzio e poi ricominciò a parlare. -Jeans chiari e gli stivali neri quelli fino al ginocchio che porti di solito, ti stanno da Dio.- disse la bionda dall'altra parte della cornetta mentre Nina tirava fuori i vestiti dall'armadio.
-Poi?- chiese Nina. -Prendi un maglioncino bianco e la mantella di lana dal mio armadio da mettere sopra senza giubbetto, si sta bene fuori, non è freddo.- le rispose ancora Dafne. -Va bene, grazie mille amica mia.- sorrise Nina. Dafne sorrise di rimando dall'altra parte del telefono. -Goditelo.- le disse poi. -Ha occhi solo per te.- le disse abbassando il tono, come se non volesse farsi sentire. -E io per lui.- ammise Nina sedendosi sul letto per poi salutare l'amica e iniziare a vestirsi.
Tornò in bagno qualche minuto dopo per truccarsi e sistemarsi i capelli che legò in una treccia non troppo ordinata, ma che a lei piaceva da impazzire e che le arrivava a metà schiena dati i suoi capelli lunghissimi. Quando Paulo le scrisse di essere sotto casa sua, prese la borsa e chiuse la porta per poi scendere con l'ascensore e aprire il portone. La Jeep grigia scura del ragazzo era parcheggiata poco più avanti e lui era seduto al posto di guida impegnato a guardare il telefono con la partita in diretta.
Nina aprì lo sportello e si sedette sul sedile del passeggero per poi chiudere lo sportello e guardare verso il cellulare insieme al ragazzo. -Sì! Vamos!- esultò Paulo al gol della Juve e per Nina, vedere quella felicità nei suoi occhi era un'emozione unica, un'emozione che non provava da tempo. Si dice sempre che la propria felicità sta nella felicità dell'altro e in quel momento Nina si rese conto di quanto fosse vera quella frase, perché se Paulo era felice, per una qualsiasi cosa, lei era felice alla stessa maniera. Non lo stava nascondendo più da un po' di tempo ormai, ai suoi amici più stretti e a lei stessa, con Paulo stava di nuovo bene, come quattro anni prima e sì, lei era ancora innamorata di lui.
La ragazza sorrise vistosamente per poi appoggiare la mano su quella di Paulo che le sorrise di rimando. -Ciao...- disse lei quasi imbarazzata. -Ciao.- rispose lui per poi avvicinarsi a lasciarle un dolce bacio sulle labbra accarezzandole la guancia. -Dove mi porti?- le chiese lei dopo essersi staccata dalle sue labbra. -Ovunque tu voglia.- rispose lui sorridendo e baciandola di nuovo. Nina ricambiò il bacio con dolcezze e appoggiò una mano alla guancia priva di barba di lui mentre sorrideva. -Stupiscimi.- gli sussurrò poi, prima di mettersi la cintura di sicurezza.
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Baciami ancora.
Fanfiction"Un bellissimo spreco di tempo, un'impresa impossibile" Quale frase avrebbe saputo descrivere meglio la storia di Nina e Paulo? Forse tutte e forse nessuna. Già, perché quella è diventata la loro frase. Quella che ti fa battere il cuore e sentire i...