Prologo.

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ninagarcia
📍Edimburgh

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-Mamma, dove siamo?- la voce di Mia la risvegliò dai suoi pensieri. Mai avrebbe pensato di tornare nella sua città così presto, dopo la sua fuga di cinque anni prima. Nina le accarezzò i capelli e le sistemò la coda leggermente scomposta per poi sorriderle. -Siamo a Torino, tesoro.- le rispose solamente. Mia aveva sempre sentito parlare di Torino, ma non c'era mai stata prima di quel momento, Nina non aveva mai potuto portarcela.

Scesero dal treno, il viaggio che avevano affrontato era stato piuttosto lungo e pieno di imprevisti. Mia strinse forte la mano della mamma che portava un borsone con dentro un po' di vestiti e un altro trolley, la loro vita a Edimburgo era finita, era ora di ricominciare tutto nonostante questo inizio comportasse dei rischi.

-Dio mio, ma da quanto non ci vediamo noi due?- la voce della sua migliore amica le arrivò alle spalle, nemmeno si era accorta di averla superata. -Zia Dafne!- Mia stravedeva per quella che per lei era sempre stata una zia nonostante non ci fosse un legame di sangue. -Ciao amore mio!- Dafne la prese subito in braccio facendo un giro su sé stessa mentre entrambe ridevano e si abbracciavano, a Nina faceva molta tenerezza vederle così unite. Dafne rimise giù Mia e poi passò a stringere l'amica che non vedeva da quasi un anno.

Le tre ripresero a camminare verso l'uscita mentre Mia continuava a stringere la mano della madre. -Quanto sei dimagrita tu?- le chiese subito Dafne. -Un po'...- rispose vaga Nina, non le piaceva parlare di sé, non le era mai piaciuto. -E tu da quando hai i capelli così lunghi? Non eri quella dei capelli corti?- chiese subito dopo.

Dafne non poté fare a meno di ridere. -Non ci crederai ma non ho fatto in tempo ad andare dal parrucchiere negli ultimi mesi, troppo lavoro.- Dafne lavorava come fotografa per un'agenzia di moda e, alle volte, era lei stessa la modella. Per lei non era un lavoro, era più un divertimento, la sua passione e finalmente c'era riuscita, a non star chiusa in un ufficio come i genitori. Avrebbero voluto che diventasse medico e all'inizio si era anche convinta, ma poi aveva trovato il coraggio di ribellarsi, di riuscire a dire quello che pensava veramente, che voleva fare la fotografa e girare il mondo. Ai genitori non era andata giù la cosa e ormai non si parlavano più da anni.

Non appena arrivarono al parcheggio della stazione di Porta Susa salirono in auto e Dafne decise di portare Nina a casa sua, la sua vita doveva ancora ricominciare e sapeva perfettamente che non avrebbe rimesso piede a casa dei suoi genitori prima di qualche giorno.

Le strade e i viali alberati di cui Torino era piena scorrevano davanti agli occhi di Nina che per la prima volta era felice di rivedere Torino. Mia si guardava intorno con occhi curiosi mentre passavano davanti al Parco del Valentino. -Mamma questo è il parco di cui mi parlavi?- chiese subito indicando il cancello enorme -Quello dove ci sono gli scoiattoli?- chiese ancora. Nina non poté fare altro che sorridere, ogni giorno di più si rendeva conto di quanto amava sua figlia nonostante non fosse sempre stato così. -Sì, amore, se facciamo in tempo ti ci porto oggi. Che ne dici?- chiese di rimando la bionda seduta davanti mentre Dafne guidava e imprecava il più sottovoce possibile contro il traffico della grande città.

Baciami ancora.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora