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In Italia la mezzanotte era passata da tre ore e tre quarti, in Italia era già il 15 novembre e Nina aveva già il telefono in mano. Si era messa in salotto da una mezz'ora più o meno, aveva guardato la tv per un po' e poi l'aveva spenta, a quell'ora non c'era nulla da guardare. Fissava l'orologio attaccato alla parete opposta e aspettava che arrivassero le quattro del mattino in punto per far partire la videochiamata che tanto aspettava. Non si vedevano da quattro giorni e a lei mancava da morire il ragazzo nonostante si sentissero ogni giorno per messaggio. Ogni minuto che passava della sua giornata a Torino, si chiedeva cosa stesse facendo Paulo dall'altra parte del mondo, si chiedeva se gli mancasse tanto quanto lui mancava a lei, se la pensasse tanto quanto lei pensava a lui durante il giorno.

A Buenos Aires, Paulo era già rientrato nella sua camera, pregando i suoi compagni di nazionale di non fargli le loro solite improvvisate a mezzanotte con coriandoli e torte perché avrebbe fatto una videochiamata con la sua fidanzata. Tutti avevano pensato che stesse parlando di Oriana e tutti gli avevano assicurato che non si sarebbero presentati in camera sua, anche se lui non si fidava minimamente. Era steso sul letto con ancora i pantaloncini della divisa della Selección, si era tolto solamente la maglietta, a Buenos Aires era già piuttosto caldo, e pensava al viso magari piuttosto assonnato di Nina e non vedeva l'ora che quegli ultimi minuti passassero per poterla rivedere, i messaggi durante il giorno non gli bastavano più.

Nina guardò l'ora del suo cellulare, mancavano pochi secondi e poi la videochiamata sarebbe partita. Schiacciò il pulsante della cornetta non appena vide sullo schermo l'ora 00:00 e passarono pochi, pochissimi secondi da quando partì la videochiamata a quando vide il viso sorridente e gli occhi azzurri del ragazzo sullo schermo del cellulare. -Feliz cumpleaños mi amor.- pronunciò la bionda e il sorriso di Paulo si allargò ancora di più. -Gracias mi amor.- rispose lui. -Non vedevo l'ora di vederti.- disse poi in italiano e Nina sorrise. -Anche io, mi manchi.- rispose la bionda.

-Mi manchi anche tu, vorrei averti qua con me.- disse lui -Sarebbe bello se un giorno venissimo in Argentina insieme.- continuò poi. -Sì, sarebbe bello. Mia non c'è mai stata, sono sicura che le piacerebbe soprattutto vedere mia nonna che ha sempre visto solo in videochiamata.- sorrise lei. Paulo sorrise in risposta. Al pensiero di vedere Nina e Mia come la sua famiglia, con il pensiero poi di crearne una tutta loro, di dare dei fratelli a Mia e avere dei figli con la donna della sua vita perdeva un battito. E quello era un pensiero che aveva da qualche tempo ormai. -A che pensi?- chiese Nina vedendo lo sguardo del ragazzo perdersi attraverso la webcam.

-Ad una cosa bella.- rispose lui con un sorriso per poi alzarsi e appoggiare la schiena al muro. -Cosa?- chiese lei sempre sorridendo, era davvero curiosa di sapere cosa passasse per la testa del ragazzo. -È una cosa a cui penso da quando ci siano lasciati quattro anni fa, però non credere che io voglia essere affrettato, questa volta faremo le cose con calma, lo giuro.- Nina gli sorrise, vederlo preoccupato di ferirla e di ferirsi a sua volta, le fecero stringere il cuore. -Ho pensato a quando un giorno avremo dei figli, a quando Mia avrà dei fratelli, a quando potrò condividere con la donna della mia vita la gioia più grande di tutte.- a Nina mancò per un attimo la terra da sotto i piedi. Era sempre più difficile mantenere il segreto, ma si fece trovare pronta e sorrise subito per poi arrossire.

-Sarebbe bellissimo, sì.- rispose sorridendo per poi cambiare discorso e chiedergli quando sarebbe tornato di preciso. -Torno il diciannove.- rispose lui e Nina abbassò lo sguardo. Era inevitabile per dare a cosa successe in quella data quattro anni prima. -Sì mi amor lo so, come quattro anni fa, ma questa volta sarà diverso.- disse lui cercando di tranquillizzarla -Passeremo del tempo assieme e se te ne andrà ne parleremo.- Nina sorrise, per un momento le passò per la testa di dirgli tutto, tutto quello che gli aveva nascosto in quei quattro anni.

Baciami ancora.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora