6. Just a single glance

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La sua sicurezza non durò tanto a lungo quanto aveva sperato.

Nelle settimane successive a quella sera, Jungkook aveva cominciato a comportarsi con Taehyung nello stesso modo in cui si comportava con Seokjin e gli altri. Gli parlava tranquillamente, scherzava e rideva come se non avesse quasi assistito allo stato peggiore in cui avrebbe potuto trovarlo, e sembrava quasi che Jungkook non pensasse a lui come se fosse un ragazzo strano.

Il modo in cui lo guardava, come se davvero non fosse successo niente, gli creava reazioni contradditorie che occupavano la sua testa con la stessa intensità di una concitata partita di tennis. Era sollevato che le cose non fossero peggiorate tra lui e Jungkook, che a modo loro fossero addirittura migliorate dopo quella sera, ma era leggermente infastidito che il ragazzo non gli avesse più chiesto niente, nemmeno come si sentiva. Eppure era contento che Jungkook non avesse tirato fuori l'argomento - soprattutto per il fatto che suo cugino ancora non ne sapeva nulla - ed aveva apprezzato la sua riservatezza a riguardo; ma, di nuovo, l'assenza completa di domande da parte di Jungkook gli faceva fremere nervosamente le dita delle mani ogni volta che posava lo sguardo su di lui.

L'espressività che aveva trovato sul viso di Jungkook la sera in cui lo aveva aiutato sembrava essere sparita insieme al suo interesse per lui e Taehyung non aveva più visto quel qualcosa negli occhi del ragazzo che era riuscito a rassicurarlo quella notte. Tutto sembrava essere tornato alla normalità in cui il sorriso di Jungkook non sfiorava i suoi occhi scuri, velati da una malinconica distanza che ancora Taehyung faticava a comprendere e che erano sempre pronti a ricambiare il suo sguardo anche quando credeva di essere stato abbastanza furtivo da non farsi scoprire in flagrante con le mani nel sacco.

Non era ancora riuscito a segnarsi un'occasione in cui le proprie occhiate erano passate inosservate e Jungkook sembrava essere troppo educato per non rivolgergli un piccolo sorriso ogni singola volta che succedeva. Era una semplice gentilezza, un'accortezza che era alla base della maggior parte delle regole di buone maniere delle persone che poteva considerare normali, ma Taehyung non poteva fare niente per evitare che il suo cuore cominciasse a battere tanto velocemente da fargli quasi mancare il respiro. Non era molto abituato a ricevere quel tipo di innocenti attenzioni al di fuori della sua sfera familiare, non aveva mai avuto aspettative troppo alte nei propri confronti da parte delle altre persone, non aveva mai preteso tanto - nonostante lo avesse sperato e desiderato a lungo - e solo Hyeri lo aveva trattato con la gentilezza che si deve ad un altro essere umano.

Sapeva che, con presupposti del genere, era facile che il suo cuore decidesse improvvisamente di partecipare ad una maratona senza aver fatto alcun tipo di allenamento, scambiando una normale ed educata interazione sociale con un interesse che non poteva esserci. Si era ripromesso di non lasciar correre la propria immaginazione, aveva distrutto più castelli di sabbia di quanti ne aveva creati ed aveva mandato giù tutti i bocconi di amara verità che continuava ad ingoiare come se non mangiasse da giorni, ma gli era impossibile riuscire a cancellare ogni singolo barlume di speranza nonostante tutti i suoi sforzi.

Forse c'era un motivo per cui Jungkook aveva cambiato il modo di approcciarsi a lui e non doveva essere per forza colpa del compatimento, forse Jungkook era gentile perché voleva davvero diventare suo amico come si era definito al telefono con Hyeri e, forse, avrebbe davvero potuto esserci quel tipo di interesse che la mente di Taehyung continuava a far affiorare nella sua testa con una frequenza tale da diventare quasi un pensiero molesto. C'erano troppi forse, troppe domande di dubbia importanza alle quali non sapeva dare risposta senza utilizzare il suo solito pessimismo che mascherava grossolanamente facendolo passare come pura e semplice oggettività, e aveva cominciato a rassegnarsi al fatto che non poteva pretendere di sapere ogni risposta alle domande che lo arrovellavano fino allo sfinimento.

Icarus - TaeKookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora