10. Tasteless freedom

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Il silenzio che seguì fu assordante. L'acqua smise di muoversi, il vento smise di soffiare e tutto sembrò fermarsi come se Taehyung fosse stato solo per tutto quel tempo, come se Jungkook non fosse mai stato con lui. 

Per un lungo attimo il suo sguardo rimase a fissare il vuoto, le sue mani ferme a mezz'aria con le dita che si stringevano attorno al niente ed il battito del cuore che pulsava sordo nelle sue orecchie; un attimo lunghissimo dal quale Taehyung venne strappato all'improvviso per essere rigettato malamente nella realtà rumorosa e bagnata in cui si trovava.

I rumori del bosco ripresero vita, le gambe erano intorpidite dalla temperatura dell'acqua che si abbassò improvvisamente e Jungkook non c'era più. Jungkook - che fino a pochi attimi prima si trovava di fronte a lui a sorridergli senza le preoccupazioni che di solito gli annebbiavano la vista - era scomparso di punto in bianco quasi senza fare rumore e senza che Taehyung potesse fare alcunché per impedirlo, trascinato sotto la superficie dell'acqua da qualcosa di non identificato che non aveva lasciato a nessuno dei due un margine di tempo per poter anche solo pensare di reagire.

Taehyung sgranò gli occhi mentre il panico prendeva repentinamente possesso del suo corpo, la mente che cominciò d'un tratto a realizzare cosa fosse successo e a mettere in moto gli ingranaggi per far ripartire il cervello. Non ci pensò due volte prima di gettarsi in avanti e seguire la scia dorata che illuminava fiocamente l'acqua sotto di lui, senza nemmeno prendere fiato prima di tuffarsi e nuotando sempre più in profondità, sentendosi estremamente grato a sé stesso per tutti gli anni passati a fare apnea e a migliorare quasi maniacalmente i propri risultati.

La resistenza dell'acqua contro le sue braccia era quasi troppa da sopportare, la pressione che gli tappò dolorosamente le orecchie rischiò di stordirlo quando superò il livello di profondità al quale il suo corpo era abituato, mentre la gola ed il setto nasale cominciarono a bruciare per l'acqua che aveva accidentalmente bevuto e respirato nella foga e nell'affanno della discesa.  Eppure tutto passò in secondo piano quando vide finalmente una sagoma scura alla fine del sentiero luminoso che continuava a scendere sul fondo del lago.

La sua vista era confusa ed annebbiata, ma Taehyung riuscì a distinguere la figura del corpo di Jungkook dibattersi nella presa che lo stava trascinando sempre più giù, disegnando con le braccia archi dorati nell'acqua attorno a lui con il viso rivolto verso l'alto e le gambe che scalciavano spasmodicamente per tentare di liberarsi. 

Fece forza sulle proprie braccia e nuotò più velocemente con tutta la forza che i  suoi muscoli gli concessero, fendé l'acqua e si calò sempre più in profondità con la testa che pulsava dolorosamente per la pressione contro le sue tempie. Non importava quanto le sue gambe stessero spingendo, quanto il suo corpo si stesse portando al suo limite di sopportazione o di quanti metri Taehyung stesse percorrendo, la distanza tra lui e Jungkook sembrava non diminuire mai. I polmoni bruciavano, gli arti gli dolevano, il buio del fondale cominciò a comprimergli ancora di più il petto e a distrarlo in continuazione, facendogli credere di vedere sagome scure che non esistevano e facendogli perdere velocità. Ma non poteva fermarsi, se avesse abbandonato in quel momento avrebbero rischiato di morire entrambi in quella pozza d'acqua fredda e Taehyung non poteva permetterlo. 

Eppure il suo corpo non ce l'avrebbe fatta, sentiva di essere allo stremo delle sue forze, sapeva che non sarebbe riuscito a raggiungere Jungkook in tempo. Il ragazzo aveva smesso di muoversi. Taehyung sarebbe stato con gli occhi colmi di lacrime per la disperazione se non si fosse trovato a metri e metri al di sotto della superficie dell'acqua ed il non poter fare niente per salvarlo lacerò profondamente qualcosa dentro di lui, fino a farlo mugolare e quasi soffocare con l'acqua che respirò inavvertitamente. 

Un fascio di luce improvvisa si scontrò violentemente contro qualsiasi cosa ci fosse poco sotto al punto in cui si trovava Jungkook, una luce più intensa della traccia dorata che aveva lasciato il ragazzo dietro di sé, spingendo il corpo del ragazzo verso l'alto ed accompagnandolo rapidamente verso di lui. Un brivido di adrenalina scosse il corpo di Taehyung e lo fece reagire istantaneamente, afferrandogli un braccio e tirandolo fuori dalla nube dorata che lo circondava prima di risalire in superficie con le ultime forze che gli bruciavano in corpo. 

Icarus - TaeKookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora