Chapter 12 - Pozione Invecchiante E Programmi Di Giornata.

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Mi alzai presto il giorno dopo, felice, nel letto di Pansy, dove ormai avevo preso l' abitudine di dormire. Il mio letto, ancora intatto era ricoperto da pacchi, ma decisi di aprirli più tardi. Pansy, svegliatasi insieme a me, si alzò di scatto e mi abbracciò di scatto, avvolgendomi con le sue esili braccine.

"Auguri quindicenne" sussurrò per poi lasciarmi un live bacio sulla fronte.

"Grazie" sorrisi di rimando.

Una volta vestite ci dirigemmo verso la sala comune, dove ci aspettava Draco.

Anche lui mi abbracciò ,stritolandomi, ed insieme decidemmo di dirigerci a fare colazione.

Di sabato, in genere, quasi tutti gli studenti facevano colazione tardi.

Invece quella mattina io, Pansy e Draco non fummo i soli ad alzarsi molto prima del solito: quando salimmo in Sala d'Ingresso, c'erano già una ventina di persone che girellavano, mangiando toast e osservando il Calice di Fuoco. Stava nel centro della Sala, sullo sgabello che di solito reggeva il Cappello Parlante. Una sottile linea d'oro circolare era disegnata per terra, a circa tre metri dallo sgabello.

"Qualcuno ci ha già messo dentro il suo nome?" chiese Theo impaziente, dopo averci raggiunto per fare colazione, anche lui dopo avermi stritolato in un abbraccio da boa constrictor, a una del terzo anno.

"Tutti quelli di Durmstrang" rispose lei. "Ma non ho ancora visto nessuno di Hogwarts".

"Scommetto che qualcuno si è segnato ieri sera dopo che eravamo tutti andati a dormire" dissi. "Io avrei fatto così... non avrei voluto che tutti mi vedessero. E se il Calice ti risputa subito fuori?"

Qualcuno rise alle mie spalle. Voltandomi, vidi Fred, George e Lee Jordan che correvano giù dalle scale, tutti e tre molto eccitati.

"Fatto" sussurrò Fred trionfante a Harry, Ron e Hermione che si trovavano vicino a me, in modo tale che sentissi pure io. "L'abbiamo appena presa".

"Cosa?" chiese Ron.

"La Pozione Invecchiante, cervellodicacca" disse Fred.

"Una goccia per uno" spiegò George, sfregandosi le mani tutto allegro. "Ci basta essere più grandi solo di pochi mesi".

"Approposito , Auguri Brooke, il nostro regalo ti piacerà , fidati" Mi fecero entrambi l'occhiolino per poi continuare a discutere sulla pozione.

"Ci divideremo i mille galeoni se vince uno di noi tre" disse Lee, con un gran sorriso.

"Non sono sicura che funzionerà, sapete" intervenni cautamente. "Silente avrà pensato anche a questo".

Fred, George e Lee mi ignorarono.

"Pronti?" chiese Fred agli altri due, tremando per l'eccitazione.

"Andiamo, allora... vado io per primo..."

Tutti guardarono affascinati Fred che estraeva dalla tasca un foglietto di pergamena con scritto sopra 'Fred Weasley - Hogwarts'. Fred avanzò fino alla linea, e lì rimase, dondolandosi sulle punte dei piedi come un tuffatore che si accinge a un volo di quindici metri. Poi, con gli occhi di tutti i presenti puntati addosso, trasse un gran respiro e superò la linea.

Per un solo istante, fummo tutti convinti che avesse funzionato - George lo pensò di sicuro, perché emise un ululato di trionfo e seguì il fratello con un balzo - ma un attimo dopo si udì un forte sfrigolio, ed entrambi i gemelli furono espulsi dal cerchio d'oro come se fossero stati scagliati da un invisibile lanciatore del peso. Atterrarono doloranti a tre metri di distanza sul freddo pavimento di pietra, poi, come se non bastasse, risuonò una forte esplosione ed entrambi si videro spuntare due identiche lunghe barbe bianche.

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