La Casa Del Cuore

Chapter 11 - Il Calice Di Fuoco

"Non ci credo" esclamò Theo stupefatto, mentre gli studenti di Hogwarts risalivano in fila i gradini dietro la delegazione di Durmstrang. "Krum, Brooke! Viktor Krum! "

"Per l'amor del cielo, Theodore, è solo un giocatore di Quidditch!" disse Astoria..

" Solo un giocatore di Quidditch? " dissi, guardandola non riuscendo a credere alle mie orecchie. "Ast... è uno dei migliori Cercatori del mondo! Non sapevo che andasse ancora a scuola!"

Mentre riattraversavamo la Sala d'Ingresso con gli altri studenti di Hogwarts, diretti alla Sala Grande, vidi Ron che saltava su e giù per riuscire a veder meglio la nuca di Krum. Parecchie ragazze del sesto anno si stavano frugando freneticamente in tasca mentre camminavano ("Oh, non ci posso credere, non ho nemmeno una penna", "Credi che mi firmerà il cappello col rossetto?")

Raggiungemmo il tavolo di Serpeverde e prendemmo posto. Mi premurai di sedere sul lato che guardava l'ingresso, perché Krum e i suoi compagni di Durmstrang erano ancora riuniti laggiù, apparentemente incerti su dove sedersi. Gli studenti di Beauxbatons si erano sistemati al tavolo di Corvonero e si guardavano intorno imbronciati. Tre di loro si stringevano ancora sciarpe e scialli attorno alla testa. Tutti sembravano disorientati, tutti tranne il ragazzo che avevo osservato all'ingresso. Sembrava a suo agio mentre chiacchierava con un gruppo di galline Corvonero che pendevano dalle sue labbra come fosse oro colato. Ad un certo punto si voltò ed incrociò il mio sguardo. Sorrise flebilmente e mi fece l'occhiolino ed io distolsi l'attenzione su Astoria, a cui era evidente non andassero a genio le studentesse di Bauxbatons.

"Non fa così freddo" esclamò irritata Ast, che li stava osservando. "Perché non si sono portati i mantelli?"

Viktor Krum e i suoi compagni di Durmstrang si erano decisi a sedersi ed erano venuti proprio al nostro tavolo. Notai con certa soddisfazione che Vanessa e le sue cagnoline non erano molto compiaciuti per questo. Krum si sedette vicino al nostro gruppetto e vidi Draco chinarsi in avanti per dire qualcosa a Krum che sorrise, sebbene il suo sorriso fosse sbilenco, più simile a un ghigno

"Sembrano molto più allegri di quelli di Beauxbatons" osservò Blaise accanto a me, che stava osservando come me Viktor.

Gli studenti di Durmstrang si stavano togliendo le pesanti pellicce e guardavano in su verso il soffitto nero stellato con aria interessata; un paio presero i piatti e le coppe d'oro e li osservarono da vicino, apparentemente impressionati.

Su al tavolo dei docenti, Mastro Gazza, il guardiano, stava aggiungendo delle sedie. Indossava un vecchio frac ammuffito in onore della circostanza. Mi meravigliai nel vedere che aggiungeva quattro sedie, due da ciascun lato di Silente.

"Ma ci sono solo due persone in più" dissi. "Perché Gazza prepara quattro posti? Chi altro deve arrivare?"

"Eh?" disse Blaise in tono vago. Stava ancora fissando avidamente Krum.

Quando tutti gli studenti furono entrati nella Sala e si furono sistemati ai tavoli delle loro Case, gli insegnanti entrarono, raggiunsero in fila il tavolo più lontano e si sedettero. Il professor Silente, il professor Karkaroff e Madame Maxime furono gli ultimi. Quando apparve la loro Preside, gli allievi di Beauxbatons scattarono in piedi. Alcuni studenti di Hogwarts risero. Il gruppo di Beauxbatons non sembrò minimamente imbarazzato, e nessuno tornò a sedere se non dopo che Madame Maxime ebbe preso posto alla sinistra di Silente. Quest'ultimo però rimase in piedi e il silenzio calò sulla Sala Grande.

"Buona sera, signore e signori, fantasmi e - soprattutto - ospiti" disse Silente rivolgendo un gran sorriso agli studenti stranieri. "È un grande piacere per me darvi il benvenuto qui a Hogwarts. Spero e confido che la vostra permanenza qui sarà tanto comoda quanto piacevole".