Dopo essere scese dalla Guferia, ci siamo divise. Pansy ha raggiunto gli altri nella sala comune mentre io mi sono diretta verso una meta molto precisa e molto più in alto: la torre di astronomia. Avevo un appuntamento con il mio uccellino Corvonero e le Chiacchiere con Pans mi avevano fatto perdere di vista l'orologio; ero in ritardo.
Corsi a perdi fiato, salendo tutti i gradini a due a due.
Quando arriva in cima, non vidi nessuno, quindi decisi di affacciarmi sulla ringhiera ad ammirare il meraviglioso paesaggio.
"scusa il ritardo " disse una voce dietro di me, con il fiatone.
Mi girai di scatto portandomi una mano al cuore.
"Vi, mi hai spaventato. Ero così assorta ad ammirare il panorama che non mi sono resa conto del tuo arrivo."
"Scusa, non volevo farti prendere un colpo. È stata un impresa liberarmi di Vanessa e le altre senza dare sospetti. Ho detto che dovevo inviare una lettera, perciò non abbiamo molto tempo. Cosa hai in mente piccola malandrina?"
"Vanessa e le altre galline si stanno comportando peggio del solito. Ho sentito primine piangere in bagno dire le peggio cose su di lei. Non ha alcun diritto di trattare male la gente, nessuno lo merita. Voglio vendicarmi e soprattutto darle la lezione che merita."
"Mi sembra giusto, ma io cosa c'entro?"
"Sono felice di constatare di non conoscere veramente Vanessa, per mia fortuna o sfortuna in questo caso. Voglio che tu le stia vicino in questo periodo, senza dare sospetti. Voglio che tu scopra tutto ciò che puoi su di lei, da ciò che mangia a dove dorme, Da ciò che odia a ciò che ama. Se voglio vendicarmi dei suoi comportamenti scorretti, ho bisogno di sapere ciò che potrebbe essermi utile per colpirla maggiormente e più in profondità possibile."
"Brooke...A volte mi fai paura" Disse Violet sorridendo, mentre si sistemava il lunghi capelli color pece dietro l'orecchio.
Violet Rhodes era una ragazza oggettivamente bella. Non troppo alta, minuta, chiara di carnagione con una spruzzata di lentiggini sul naso e degli occhi azzurro cielo in cui perdersi per quanto grandi.
Avevo fatto amicizia con lei sul treno al nostro primo anno, prima di essere smistate. Avevamo scoperto di avere tantissime cose in comune, dall'amore per il Quidditch alla passione per i libri Babbani gialli e rosa. Nemmeno il cappello parlante era riuscito a dividerci, anche se fisicamente eravamo in case diverse. Con gli anni e il peggioramento del caratteraccio di Vanessa, che per qualche strano motivo ce l'ha con me, era diventata per me una sorta di uccellino spia. Il suo carattere all'apparenza docile, calma e dolce le permettono di non dare sospetti a nessuno, catturando facilmente informazioni molto utili in questa guerra contro la stronza.
Fino all'anno scorso Cayler non aveva neanche idea che tra i suoi ci fosse un nemico. Dopo un brutto tiro che gli avevo tirato al terzo anno, qualcosa nei suoi pochi neuroni rimasti si è attivato ed ci è arrivata, sospettando però della ragazza sbagliata e quindi arrivando a concludere nulla.
L'anno precedente a Violet piaceva un ragazzo e attraverso una delle mie fonti avevo capito che anche lei gli piaceva, ma erano entrambi troppo timidi. Quindi la cupido che è in me si è attivata e li ho rinchiusi entrambi, con l'inganno, in un'aula in disuso al Terzo piano. Il risultato fu semplicemente stupendo, entrambi si dichiararono e si misero insieme qualche giorno dopo. Tuttora stanno insieme e Violet ha detto di essermi debitrice.
Adesso, a distanza di quasi un anno, è il turno di riscuotere.
"D'accordo Brooke, ci sentiamo quando scopro qualcosa di interessante" Disse lei tornando seria "Tu ci vai ad Hogsmeade domani? È l'ultimo giorno di riposo prima che le lezioni ricomincino"
"Si, penso ci andrò, sento prima gli altri, in caso ci vediamo li no?" Le risposi voltandomi nuovamente verso il paesaggio
"Certo" mi rispose e quando mi girai lei non c'era già più, sospirai e quindi tornai ad osservare il paradiso che circondava il castello.
Rimasi ad ammirare il tutto fino a quando il sole non iniziò ad abbassarsi e il tramonto non tinse la volta celeste di rosso. Il tutto mi rilassava.
Distolsi lo sguardo da quello spettacolo che madre natura mi offriva e mi girai per andarmene.
Sfortunatamente però andai a sbattere contro un muro e caddi a terra.
Alzando lo sguardo mi accorsi che quello non era assolutamente un muro, ma bensì un ragazzo, di Beauxbatons per la precisione o così diceva la sua uniforme.
"Scusa, non ti avevo visto" disse sorridendo , in un quasi perfetto accento inglese , con una leggera cadenza francese. Mi tese la mano e io l'accettai alzandomi. Il ragazzo aveva un volto familiare e una volta stabile su due piedi, riconobbi il campione della scuola francese."Sono Phill Duboise comunque, piacere"
"Brooke Black, piacere mio. Scusa per questo scontro, colpa mia, ultimamente la gente si diverte a sorprendermi alle spalle, sei il secondo oggi." dissi con un velo di ironia sorridendogli di rimando.
"Tra l'altro noi ci siamo già incontrati. Non so se ti ricordi di me, ma ero presente alla festa di fin estate attorno al falò, dove mi hai lasciato solo dopo il nostro flirt, sembravo un po' alticcia e molto sicura di te"
"Ma certo, ecco dove ho già visto il tuo volto, avevo uno strano Deja Vu" esclamai battendomi il palmo sulla fronte. " Ci siamo incontrati anche alla festa del mio compleanno ieri. Adesso che ci penso non eri nemmeno sulla lista degli invitati"
"È vero" disse ridendo " avevo sentito dire che voi inglesi fate delle feste stupende e volevo verificare, così mi sono imbucato"
"E... come sono?"
"Stupende, come la festeggiata d'altronde" disse diretto guardandomi negli occhi. Imbarazzata guardai altrove.
"Come hai scoperto che c'era la festa? Pansy ha cercato di essere il più discreta possibile" dissi cercando di cambiare argomento.
"Oh si, ho i miei informatori. Dove ci sono le feste c'è Phill"
"E chi sarebbero tali informatori? Se ci sono spie nella mia casa lo voglio sapere no?"
"Un mago non rivela i propri segreti no? Però ti posso dire che mia madre è inglese e mio padre francese. Per questo parlo bene la lingua. Ho vissuto qua per i primi 12 anni della mia vita, facendo avanti e indietro da Parigi. Ho fatto il primo anno qua ad Hogwarts e poi i miei genitori si sono trasferiti definitivamente in Francia e io ho cambiato scuola. Ma in un anno ti stupiresti di sapere quanti amici mi sono fatto e con cui sono rimasto in contatto." si allontanò da me e mi diede le spalle, come per andare via.
"Aspetta, domani ci sei ad Hogsmeade, Phill Duboise ?" chiesi
"Forse, ci vediamo Brooke Black" disse e prima che potessi chiedergli in che casa fosse stato smistato ad Hogwarts, scomparve.
Sbuffai e tornai in camera, che era deserta, dove feci una doccia rilassante pensando allo scherzo epico e allo strano incontro . Oramai era buio così mi diressi verso la sala grande, dove cenai con i miei amici ridendo e parlando dalle cose serie alle stupidate.
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La Casa Del Cuore
FanficBrooke è semplicemente se stessa, diretta, estroversa, forse un po' cinica. Si ritrova ad affrontare un altro anno ad Hogwarts , immergendosi in un mondo di mistero,amori,amicizie e tanto divertimento sempre sostenuta dai suoi padri e dagli amici de...