I mostri stavano solo dormendo

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Shisui uscì tanto sollevato dall'ufficio di Gaara per quanto Itachi ne venne fuori avvilito. Ora il maggiore lo stava letteralmente trascinando in direzione di un bar.

"Cugi, ma che ti prende? Abbiamo un sacco di testimonianze a favore di Sasuke, uno di loro è nientemeno che il sindaco. Gaara si sta impegnando davvero al massimo."

Itachi sospirò ancora abbattuto: "Lo so, ma oltretutto Gaara sembra un poco in soggezione riguardo al fatto di dover contrastare la sorella. È vero che è una donna determinata, chi lo avrebbe mai detto che si sarebbe attaccata a quelle poche frasi scritte da Madara? Senza contare come anche io abbia fatto la mia parte nel rovinare la vita a Sasuke. Inutile voler fare finta di niente, dovrà pagare per colpe non sue e io non potrò mai darmi pace."

Shisui, a quelle parole, si era arrestato di colpo per stingerlo in un abbraccio: "Itachi, smettila di addossarti tutte le responsabilità del mondo. Purtroppo, oltre a quello, si sono verificati una serie di altri eventi sfortunati: l'incidente di Obito, i problemi di Madara, mio padre."

"E il mestiere che abbiamo fatto per anni, io e te. Se non contiamo anche il fatto che stavo per uccidere Nagato..."

"Basta, Itachi" Shisui gli prese energicamente la testa tra le mani guardandolo fisso negli occhi "Noi siamo stati costretti dalla vita a fare determinate scelte, poi ci siamo messi a posto, no? Come ha detto Gaara, va preso in considerazione. Eravamo giovani e abbiamo dovuto troppo presto cavarcela da soli. Non prenderti la responsabilità anche di Nagato, non sei mica un dottore; tu ci avevi provato con tutto il cuore, come fai sempre."

Shisui finì la frase posando un bacio sulla testa del minore.

Itachi non poté fare a meno di tornare con il pensiero a quel colloquio che si erano appena lasciati alle spalle. Gli occhi verde chiaro dell'avvocato non si erano mai staccati dal monitor del suo laptop mentre elencava, con la massima serietà, tutti i punti a favore di Sasuke. A parte la fondamentale testimonianza di Naruto e tutti gli aspetti appena riepilogati da Shisui, ci sarebbe stata la deposizione di Kisame sulle cure riservate da Sasuke al fratello dopo l'aggressione. Oltre al suo impegno a rifarsi una vita tra sport, lavoro e la conoscenza di Sakura nonostante la dolorosa fine di un matrimonio in cui aveva tanto creduto. Qualunque amico avrebbe potuto confermare quanto Sasuke fosse cambiato in meglio negli anni, Tra le pagine della nostra vita raccontava anche questo e in maniera molto più ampia delle piccolezze scovate da Temari. Era stato anche grazie a Sasuke se la famiglia si era riunita dopo tanti anni. Le cosiddette aggressioni nei confronti di Hinata e dello stesso Itachi, in fin dei conti, non si potevano neanche definire tali e Neji aveva già ripreso la sua attività di modello senza avere riportato danni né alla carriera né estetici. Secondo Gaara, non esistevano neanche le basi per un ricovero in una comunità, nonostante Sasuke avesse avuto un'infanzia e una giovinezza terribili. Tuttavia, se Neji e Hinata avessero preso la decisione di rimanere arroccati sulle loro considerazioni, Temari si sarebbe attaccata a qualunque cavillo pur di spuntarla.

Gli ho ucciso i genitori davanti...

Itachi non aveva detto niente a Kisame nemmeno quel giorno, era troppo delicata la situazione per poter abbassare il controllo. Se c'era qualcosa che quel maledetto incidente, provocato da lui stesso, gli aveva insegnato, era proprio che non poteva permettersi il lusso di perdere il sangue freddo. Oltre a tutto il resto, iniziò a farsi strada anche il rammarico di non rendere partecipe Kisame di aspetti importanti della sua vita. Lo avrebbe fatto, a tempo debito. Itachi fu preda di un capogiro mentre seguiva Shisui per la strada, il maggiore non se ne accorse.

Dopo aver terminato tutte le sue considerazioni, Gaara aveva appoggiato il mento sulle mani intrecciate guardando serio i due cugini. A Itachi era dispiaciuto un sacco che fosse costretto a contrastare la sorella. Lui sapeva benissimo in cosa consiste il legame fraterno, Shisui era figlio unico e, forse per questo, non poteva comprendere fino in fondo. Qualcosa nello sguardo di Gaara, aveva fatto capire a Itachi quanto fosse complicata questa situazione per lui, è più semplice di quanto si pensi far sconfinare il lavoro nella vita privata nonostante gli sforzi fatti da tutti per evitare di portarselo a casa.

Splendida banchisa scivolosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora