✨1- Incontro✨

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Tra le strade c'è aria di festa, la notte di Halloween fa riempire la città di ogni maschera, bambini e adulti camminano ignari della verità che li circonda.

Anche per alcune creature quella notte e speciale, possono mangiare senza avere problemi di nascondersi, ed e proprio in queste strade che un ragazzo dagli occhi azzurri e biondi capelli cammina ignaro del pericolo, gli è bastata una spinta ritrovandosi in un buio vicolo circondato da tre uomini.

Uomo: "Ma guarda che bel pasticcino abbiamo qui stasera"

Uomo2: "lo sai che non dovresti andare in giro da solo?"

Uomo3: "se non fossimo arrivati noi chissà cosa ti poteva succedere"

X: "vi prego non fatemi del male"

Uomo: "no dolcezza non piangere"

Lacrime scendevano dal quel dolce viso mentre quei tre uomini se la ridevano assaporando già la vittoria di sottomettere ancora una volta un povero ragazzo sotto i loro tocchi mentre si deliziavano e immaginavano le varie cose che potevano fargli.

Uomo3: "ora dammi un bel bacio ragazzino"

L'uomo si avvicinò al ragazzo prendendo con una mano il suo mento stringendolo con forza mentre gli alzava il viso avvicinando le labbra a quelle del biondo.

XX: "Jimin finiscila di giocare voglio tornare a casa"

Una voce di donna alle loro spalle li fece sussultare e quando si girarono una ragazza seduta sul muretto li stava osservando, portarono lo sguardo di nuovo sul ragazzo quando sentirono la sua voce e sul suo viso non più lacrime ma un ghigno vi era.

Jm: "che noia che sei Lamya... Dov'è I.n.?"

Lamya: "in giro con Han"

Uomo: "cosa sta succedendo qui? Vuoi unirti a noi ragazzina?"

La ragazza dai lunghi capelli neri un pò mossi sorrise alla frase dell'uomo non sapendo che tra poco sarebbero stati solo cibo, in pochi secondi un urlo squarciò il silenzio del vicolo vedendo già la preoccupazione salire sul volto degli uomini si girarono verso quell'urlo trovando l'uomo che era vicino a Jimin bloccato da lui in ginocchio, le sue labbra sul suo collo e un rivolo di sangue che cadeva lungo il petto dell'uomo.

Uomo: "cosa... Chi sei tu?"

Jimin si staccò dal collo e lasciò cadere l'uomo a terra ormai privo di vita, si avvicinò piano agli altri due, con una mossa si trovò dietro al primo uomo, la sua mano che circondava il suo collo con forza mentre lui era immobile.

Jm: "Vieni sorellina la cena e servita"

La ragazza avanzò fino ad affiancare il fratello che colpì le gambe dell'uomo facendolo cadere in ginocchio, la ragazza avvicinò le labbra tirando fuori i canini affondandoli nel collo dell'uomo che tentava di scappare ma la presa di Jimin era troppo forte, l'ultimo rimasto rimase immobile per la paura in quel momento gli sembrava un incubo, i suoi due amici morti uccisi da due ragazzini usciti da un film dell'horror.

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