Mi raccomando, leggete sempre gli spazi autrice!
*"Il trauma è personale.
Non scompare se non convalidato.
Quando viene ignorato o invalidato, le urla silenziose continuano internamente, ascoltate solo da chi è tenuto prigioniero.
Quando qualcuno entra nel dolore e sente le urla, la guarigione può iniziare".
- Danielle Bernock*
Harry
"Lasciatelo andare, ha bisogno di stare da solo" il sergente Grant sospirò abbandonando gli occhiali da sole sulla scrivania di legno. Parve combattuta, forse anche risentita di qualcosa.
I detective la guardarono contrariati, ancora pronti ad inseguire il loro amico e collega, ma si accasciarono ai loro posti, preoccupati.
Il riccio continuò ad osservare la scena come se fosse un personaggio esterno alla vicenda: i suoi pensieri erano come innumerevoli pezzi di puzzle alla ricerca del loro opposto per incastrarsi l'un l'altro.
Ma c'era un pezzo mancante per completare quel puzzle intricato. Qualcosa di omesso nel racconto delle donne... Qualcosa di fondamentale.
Il comportamento del detective Tomlinson c'entra qualcosa con il caso?
Chi era Kimberly Bennett e perché è stata brutalizzata?
Qual è il collegamento con il Killer delle Parole e il detective Tomlinson?
Il video mandato dal killer è una delle prove più concrete fino ad ora. E' evidente che l'uomo e il detective siano in qualche modo collegati.
L'assassino ha minacciato la sua famiglia, era a conoscenza delle cose personali del detective e di Kimberly..Ma certo...
Il riccio sbuffò una specie di risata di scherno, attirando l'attenzione delle due detective
"Allora, volete dirci quello che state nascondendo o dovremo scoprirlo da soli?" pronunciò con una punta d'arroganza, asciugandosi il leggero strato di sudore dalla fronte con la canottiera sporca di fuliggine.Era certo che nel loro racconto mancasse qualcosa di fondamentale, che se avessero avuto probabilmente avrebbe chiarito tutto, e le facce colpite delle due donne, confermarono i suoi sospetti.
"Che intende dire Capitano" alzò un sopracciglio la più giovane, incrociando le braccia al petto con finta noia. Era evidente che stesse nascondendo qualcosa. E lui avrebbero scoperto che cosa.
Il sergente Grant rimase in silenzio, lo sguardo torvo.
"Intendo dire" rimarcò per bene il concetto, avvicinandosi alla porta in legno dell'ufficio, la mano sulla maniglia, i dossier nell'altra "che finché non ci direte ogni cosa riguardo al caso di Kimberly e il motivo per cui è collegato a questo, care signore, fra esattamente nove giorni, il 17 agosto, un'altra persona morirà. E la colpa sarà vostra. Non me ne frega un bel cazzo di niente delle vostre politiche sulla privacy, qui si sta parlando di vita o di morte, ed è arrivato il momento di mettere da parte le regole e di usare un po' di fottuto buon senso". Uscì, sbattendosi la porta dietro le spalle.
Percorse il corridoio del dipartimento scuotendo la testa e imprecando tra sé e sé. Le bretelle slacciate dell'uniforme sbattevano contro il retro dei pantaloni, la canotta bianca, con qualche buco qua e la, lasciò intravedere i numerosi schizzi di inchiostro e i muscoli, frutto di infinite ore a trasportare bombolette d'ossigeno e corpi di vittime...
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Fireproof -Larry Stylinson
RomanceUn dito sul grilletto. Un'anima dannata. Una pistola come dono. Una fiamma come demone. Due anime in bilico sul sottile filo della morte. Questa è la storia di due uomini, nati per combattere contro i mostri che inghiottono la società. Badate bene...