ERIKA'S P.O.V
Il mio primo e importante traguardo è finalmente arrivato. Sacrifici, notti insonni, momenti di scoraggiamento nel quale credevo che non sarei più arrivata a questo momento, altri invece in cui riuscivo a convincermi che bastava ancora un ultimo sforzo e poi eccomi qua: il giorno della mia laurea.
Ho preparato tutto nei minimi dettagli già da settimane. In realtà da più di settimane, da quando ho saputo che avrei potuto iniziare a scrivere la mia tesi: da li è iniziato il momento "preparativi" da me tanto desiderato.
Insieme a Del ho scelto l'abito perfetto, ho chiesto il sostegno l'aiuto di Lucy per organizzare un piccolo rinfresco subito dopo la mia proclamazione, ho domandato gentilmente di non fare nulla a Ilary (so che non avrebbe fatto nulla comunque, però ci tenevo ad essere io a dirle di non fare nulla!) ed infine ho più volte ribadito quale sarebbe stato il mio regalo ideale alla mia amica Grace: Niall James Horan.
Lo voglio con un bel fiocco al collo pronto ad accogliermi con il suo meraviglioso sorriso, proprio come è sempre sua abitudine fare.
Non che abbia avuto molto tempo per pensare a lui, lo ammetto, ma non mi dispiacerebbe per nulla ritrovarlo più tardi a fine festeggiamenti per continuarli in un modo decisamente più allettante.
Si, non mi dispiacerebbe per nulla.
"Allora sei pronta?" Del arriva in camera mia vestita di tutto punto come ho chiesto a tutte le mie amiche; ognuna di loro ha potuto personalizzare l'abito da me scelto per l'occasione: ovviamente Del ha scelto il giubbino di pelle che le sta d' incanto con il suo abito verde.
"Solo un momento, devo verificare che abbia preso tutto!". Verifico che dentro la mia borsetta ci sia rossetto e fazzoletti pronti all'uso in qualsiasi momento, visto che piangere sembra essere una mia delle maggiori caratteristiche; ho sempre pianto in qualsiasi occasione figuriamoci se non piangerò anche oggi.
"Guarda che c'è Candy in chiamata Skype per mandarti un saluto"
"Oddio!". Con una mossa veloce sono subito davanti il computer superando incurante Del che faccio quasi cadere. "Scusa!".Urlo ormai lontana mentre la sento imprecare sotto voce come è sua abitudine fare. Ma vengo subito catturata dal sorriso dolce della mia amica americana.
"Ciao donna!" Urlo di gioia.
Candy ride coprendo le orecchie. "Come stai?"
"Guarda che sono io a dover chiedere come sta la mia amica laureata"
"Giusto, chiedimi pure"
"Come stai?".Come sto? Se solo lo sapessi potrei dirlo.
"Credo di non saperlo sai, sono preoccupata, felice, agitata, tranquilla, compulsiva come sono sempre stata e frenetica. In più credo di non essermi mai sentita così realizzata in tutta la mia vita fino a questo momento. E' come se tutto adesso avesse un senso!"
"Ottimo, quindi stai bene!"
Già piango, ecco lo sapevo. Subito recupero un fazzoletto. "Candy mi manchi, perché non sei qui?"
"Lo sai, non sono riuscita. L'università mi impegna troppo!" Anche se so tutto ciò non posso smettere di piangere.
"Giuro che se continui a piangere non ti truccherò mai più!" Ecco Del. Ogni volta che le chiedo un favore è pronta a rinfacciarlo per il resto della sua vita, credo che non abbia mai dimenticato la volta che l'ho lasciata in asso al parco perché occupata in faccende di pubbliche relazioni di massima importanza. Poi saluta Candy con un sorriso così dolce che quasi non sembra lei, la guardo infatti con occhi sbarrati però faccio finta di nulla; vederla in questo stato non è sicuramente un evento abituale.
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