Capitolo 1

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A Grimmauld Place regnava il silenzio, l'unico rumore che si poteva udire era quello delle lancette del pendolo che segnavano le 3 del mattino.

Ma un altro suono sovrastò il ticchettio dell'orologio, un rumore forte e martellante, che destò gli abitanti della casa.

Un insistente bussare alla porta.

-Cosa succede, Arthur?- chiese insonnolita Molly Weasley, mentre scendeva le scale al seguito del marito.

-Non ne ho idea, Molly, ora lo scopriremo- disse l'uomo sottovoce, prese un ombrello che stava all'ingresso e si preparò a colpire qualsiasi cosa potesse minacciarlo.

-Parola d'ordine- disse forte, in modo che si sentisse anche di fuori. La risposta fu poco più di un gemito e i colpi erano cessati.

-Mettiti dietro di me, cara, e sta pronta ad usare la bacchetta- le disse Arthur, mettendo una mano alla maniglia.

-Ma tu non hai la tua bacchetta?- domandò lei preoccupata.

-L'ho lasciata di sopra- disse lui con calma, girando la maniglia lentamente.

Quando aprì la porta, però, l'ombrello gli cadde dalla mano dalla sorpresa.

Il tonfo che creò l'oggetto cadendo per terra svegliò la vecchia Black, che cominciò ad urlare ai quattro venti le più volgari delle oscenità che la sua lunga lingua conosceva.

-O mio Dio!- disse la signora Weasley, appena vide chi c'era sulla soglia.

Draco Malfoy.

Il viso sporco di sangue che lasciava vedere poco più di una misera guancia, il petto nudo era ricoperto da tagli e graffi vari, anche essi intrisi di rosso, lo stesso colore padroneggiava sui pantaloni neri, e sul resto del corpo.

La signora Weasley gemette orripilata da quella vista e il marito si decise a portar all'interno della casa il povero ragazzo.

Hermione Granger chiuse il libro che teneva aperto sulle ginocchia da un paio di ore.

Aveva sentito le urla della signora Black e aveva deciso che avrebbe fatto meglio a farla stare zitta, prima che svegliasse tutta la casa.

Si alzò silenziosamente, non volendo svegliare la sua compagna di stanza, Ginny Weasley, e si diresse verso la porta.

Appena scese le scale le si presentò davanti una scena macabra.

Il signor Weasley stava cercando di rianimare una persona sul divano del salotto con un bocca a bocca da principiante.

-Signor Weasley!- disse la ragazza correndo verso il divano, avendo paura che l'uomo peggiorasse la situazione del poverino.

-Hermione- disse l'uomo, sorpreso di vedere la ragazza in una camicia da notte azzurra- Cosa ci fai qui? Torna a letto, cara- le disse indaffarato.

-Così peggiora la situazione! Lasci fare a me!- disse la ragazza autoritaria, scostò in disparte il signor Weasley e si avvicinò al mal capitato.

Solo allora si accorse che il mal capitato era Draco Malfoy, a stento riconoscibile dal sangue che gli imbrattava la faccia sfigurandolo.

Fece una piccola smorfia. Draco Malfoy era un nemico, aveva complottato per uccidere Silente, come potevasalvagli la vita? Ma il suo innato altruismo prese la meglio sulla ragione e la sua bocca si avvicinò a quella del ragazzo.

Gli chiuse il naso e cominciò a soffiare ossigeno nei polmoni del ragazzo, come aveva imparato a fare nel corso di pronto soccorso che aveva fatto l'anno prima durante l'estate, e aspettò che si riempissero prima di soffiare di nuovo.

Occhi che non vedonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora