Capitolo 12

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Draco aveva solo sentito la conversazione tra Potter e la nuova ragazza, Arale McDonald.

Dopo quella triste rivelazione, era scappata via in lacrime, fuori dalla Sala Grande incredula. Poi Harry Potter l'aveva seguita correndo e nessuno non sapeva cosa fosse successo dopo tra i due.

Draco sentiva ancora i singhiozzi strozzati della professoressa McDonald e il professor McDonald che cercava di farla calmare con parole dolci.

Allora era vero! I genitori di quella ragazza sarebbero morti presto! O almeno era quello che credeva visto le lacrime dell'intera famiglia. Probabilmente Arale aveva visto la morte prematura dei genitori, ma perché avrebbe dovuto dirglielo? Perché rovinare la vita dei genitori con una notizia del genere? Questo Draco non lo sapeva, ma credeva che ci fosse qualcosa di più sotto e la sua curiosità lo spingeva a scoprirlo.

-Scusa!- urlò Harry, mentre correva ancora presso ad Arale, che correva a poco più di dieci metri da lui.

La ragazza si fermò di colpo, non perché il ragazzo le si fosse scusato, anche perché non aveva nessuna colpa, ma perché non ce la faceva più a correre, aveva il fiatone ed erano arrivati nei pressi della Foresta Proibita.

Harry le si fermò di fianco e la guardò apprensivo, sentendosi in colpa come un assassino.

-Mi dispiace...non avrei dovuto...-

-No- lo interruppe lei, voltandosi a guardarlo con il viso inondato di lacrime- Tu non centri niente. La tua domanda era semplice, e visto chi sei era anche lecito, tu hai a che fare spesso con la morte, ma...sappi che io non posso mai mentire sulle mie visioni, mai- spiegò la ragazza tristemente.

-Oh! Non lo sapevo! Perché non puoi?- domandò lui curioso.

-Perché...non lo so. Ma ogni volta che qualcuno mi chiede qualcosa su cosa ho visto, io non posso mentire, non ci riesco, è una forza più potente di me e non riesco a contrastarla. Devo dire la verità, anche se crudele- fece Arale.

-È per questo che lo hai detto anche ai tuoi genitori?- chiese lui dispiaciuto.

-Ho fatto la previsione quando ero piccola, avevo 4 anni, è stata una delle mie prime, e non sapevo che cosa fosse e infatti non l'ho detto subito hai miei genitori. Poi ho rivelato la morte del nostro criceto, a 5 anni, e loro mi hanno chiesto se avessi già avuto questo tipo di premonizione, così ho dovuto dire la verità, e quando mi hanno chiesto cosa avevo visto, sono stata costretta a dire che sarebbero morti molto prima del dovuto per mano di Tu-Sai-Chi- raccontò lei.

Arale lo guardò, Harry strinse i pugni, furioso. Altre vittime per mano di Voldemort. Non ce la faceva più! Doveva fermarlo prima che altri innocenti perissero a causa sua, doveva...

-Harry, ti prego, non dire niente a nessuno di quello che ti ho confidato- lo supplicò lei, gli tocco una mano e improvvisamente si bloccò.

Harry la guardò confuso e vide sconvolto che gli occhi rossi erano diventati improvvisamente neri! Cosa stava succedendo?

Provò a scuoterla, allarmato, ma la ragazza rimase imbambolata di fianco a lui, senza dare segno di vita.

-Tu sei molto speciale. Io non ti merito- fece la ragazza, come in trance. Il ragazzo diventò ancora più confuso, cosa voleva dire? La mano della ragazza scottava! Gli bruciava la pelle! Provò a staccarla da sé e improvvisamente la ragazza tornò in sé.

-Arale, cosa...- fece curioso, notando che la pupilla era tornata velocemente delle dimensioni normali e che il rosso degli occhi era tornato splendente come prima.

-Oh! Harry....- fece lei arrossendo come un pomodoro.

Lui la guardò confuso, perché era arrossita?

Occhi che non vedonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora